L'ONG FairY Health ha analizzato i dati di due milioni di americani che sono stati infettati dalla malattia e sviluppato sintomi di Covid lungo.
Più della metà di questi 1.959.982 pazienti i cui dati sono stati valutati non ha riportato sintomi della loro infezione da Covid.
Il 40% aveva sintomi ma non ha richiesto il ricovero in ospedale, incluso l'1 percento il cui unico sintomo era la perdita del gusto o dell'olfatto; solo il 5% è stato ricoverato in ospedale.
Questo rapporto alimenta gli studi su una sindrome che è ancora poco compresa dagli scienziati.
Quasi il 19% degli individui che hanno contratto Sars-CoV-2 ed erano asintomatici in quel momento sviluppano sintomi di Covid a lungo termine. Questo è uno dei risultati di un'analisi dei dati forniti dalle compagnie di assicurazione sanitaria, riportata dal New York Times.
Il rapporto pubblicato il 15 giugno dall'Ong Fair Health analizza i dati medici di quasi 2 milioni (1.959.982, per la precisione) americani risultati positivi al Covid tra febbraio e dicembre 2020, spiega il quotidiano americano.
Circa il 23% di loro (compresi i bambini) ha riportato uno o più problemi di salute almeno 30 giorni dopo la diagnosi.
“I due principali problemi riscontrati sono stati il dolore (nevralgie, dolori muscolari…) e la difficoltà di respirazione”, spiega il giornale. I sintomi sono molto vari, ipercolesterolemia, stanchezza, ipertensione, emicrania, disturbi del sonno o ansia.
La complessità e la quantità dei problemi indotti dalla pandemia dovrebbe far riflettere un po' tutti sulla necessità di osservare la prudenza necessaria nei nostri comportamenti ed evitare ulteriormente il contagio.
Agli addetti ai lavori, in primis i medici di famiglia, suggerirei l'approfondimento di questo studio che potrebbe riguardare migliaia di pazienti di cui in un prossimo futuro dovrebbero occuparsi.
La distinzione tra un male comune ed una conseguenza post-Covid potrebbe rivelarsi fondamentale.
Un esempio per tutti: 'problemi neurologici o cognitivi come la nebbia del cervello possono essere sottostimati perché i medici potrebbero non trovare un codice diagnostico appropriato oi pazienti potrebbero non cercare assistenza medica per quel problema specifico', ha affermato FAIR Health.
Nessun commento:
Posta un commento