Un nuovo studio dell'Instituto Pasteur mostra che qualsiasi persona infetta sviluppa difese su più livelli per combattere il coronavirus.
Il modo in cui il corpo umano lavora per combattere l'infezione da coronavirus è ancora poco conosciuto, compresa la risposta delle persone asintomatiche, che costituiscono quasi la metà di quelle infette.
Un nuovo studio condotto dai team dell'Institut Pasteur e del CNRS e pubblicato su Cell Reports Medicine fornisce diverse nuove risposte.
Un'infezione induce il corpo a sviluppare anticorpi che alla fine neutralizzano il virus, cioè gli impediscono di infettare nuove cellule. Ma i ricercatori hanno scoperto che il nostro corpo è in grado di produrre anticorpi che hanno molteplici funzioni.
Quelli neutralizzanti sono anche in grado di riconoscere una cellula già infettata dal virus e quindi attivare cellule killer (NK per Natural Killer, natural killer) che la distruggono, spiega Eurekalert.
Gli anticorpi possono anche attivare un funzione di complemento, che è una raccolta di proteine plasmatiche che consentono anche l'eliminazione delle cellule bersaglio. In questi due casi non siamo quindi nell'atto di neutralizzare il virus ma di distruggere le cellule che ha già infettato.
Mentre lo studio ha rivelato queste nuove difese, ha anche dimostrato che chiunque sia stato infettato dal coronavirus ha sviluppato questi anticorpi polifunzionali, anche se la risposta di questi è leggermente più debole nelle persone asintomatiche.
"Questo suggerisce che la protezione indotta da un'infezione asintomatica è molto vicina a quella osservata dopo un'infezione sintomatica", conclude Olivier Schwartz, co-autore principale dello studio e capo dell'Unità Virus e Immunità presso l'Institut Pasteur di Parigi.
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