14 novembre, 2020

La parola dell'anno 2020 è ...

Non sorprende che l'espressione entrata nelle nostre vite abbia a che fare con la calamità che ha colpito il pianeta quest'anno. 

Ogni anno, il Collins English Dictionary designa la parola che ha visto esplodere il suo uso in pochi mesi. 

Per il 2020 avrebbe potuto tranquillamente essere "coronavirus", ma quella prescelta ha un nesso con la pandemia, trattandosi di un "lockdown" ("contenimento"), cioè la misura di restrizione presa da molti governi di tutto il mondo nel tentativo di limitare la diffusione del nuovo coronavirus. 

"Lockdown" si trova in un elenco di altre dieci parole - tra cui diverse legate alla pandemia - compilato dai lessicografi Collins che studiano l'evoluzione della lingua inglese. 

Collins ha registrato più di 250.000 usi della parola "contenimento" nel 2020, rispetto ai soli 4.000 dell'anno precedente. "La lingua è un riflesso del mondo che ci circonda e il 2020 è stato dominato dalla pandemia globale", ha affermato Helen Newstead, consulente per i contenuti linguistici di Collins, in una dichiarazione. 

"Abbiamo scelto" contenimento "come parola dell'anno perché riassume l'esperienza condivisa da miliardi di persone che hanno dovuto limitare la loro vita quotidiana per contenere il virus", ha aggiunto. 

Nella lista ci sono altre parole associate alla pandemia come il prevedibile "coronavirus", ma anche "social distancing" ("distanziamento sociale"), "self isolating" (il fatto di mettersi in quarantena se si ha o timori di aver contratto il coronavirus), “key worker” (lavoratori il cui lavoro è considerato essenziale per garantire il funzionamento dell'azienda) e “furlough” (“cassa integrazione”). 

Si distingue anche l'abbreviazione "BLM", a sottolineare un altro evento storico dell'anno, le manifestazioni del movimento "Black Lives Matter" dopo l'omicidio di George Floyd, un nero americano soffocato sotto il ginocchio di un poliziotto bianco a Minneapolis alla fine del Maggio. 

I social network, fornitori regolari di nuove parole, hanno anche portato all'inclusione dei termini "TikToker" (utente del popolare social network per il pubblico giovane TikTok) e "mukbang", un fenomeno originario della Corea del Sud che consiste nel filmare se stessi rimpinzandosi, mentre si interagisce con i propri follower sui social network. 

Ultima parola a comparire nella lista, "Megxit", contrazione di "Meghan" e "exit", allusione alla Brexit usata per qualificare il ritiro dalla famiglia reale britannica del principe Harry e di sua moglie Meghan, annunciato a gennaio. 

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