Covid-19: La ricerca conferma che il periodo medio di incubazione è più lungo del previsto

Il tempo che intercorre tra l'infezione con il nuovo coronavirus e la comparsa dei primi sintomi è stimato in media poco più di otto giorni, secondo un nuovo studio. Maggiore, cioè, dei cinque giorni proposti dalle autorità sanitarie nella maggior parte dei paesi. 

Mentre i funzionari sanitari stimano il periodo medio di incubazione (il tempo tra la contaminazione e l'insorgenza dei primi sintomi) per Covid-19 è di circa cinque giorni, con un massimo di quattordici giorni, i ricercatori suggeriscono che 'potrebbe essere più lungo'. 

In uno studio pubblicato il 7 agosto su Science Advances, basato sui dati di oltre 1.000 persone che hanno lasciato Wuhan prima che la città cinese fosse completamente confinata il 23 gennaio, gli scienziati del China Center for Disease Control and Prevention, l'Istituto nazionale statunitense di allergie e malattie infettive e l'Università di Pechino hanno riscontrato un periodo medio di incubazione di 8,29 giorni. 

Stimano che la mediana (il numero che divide la popolazione in studio in due parti uguali) sia di 7,76 giorni. 

La distribuzione del periodo di incubazione viene utilizzata per definire il “numero di riproduzione” R, che è il numero medio di persone infettate da un portatore del virus. 'Questo numero è una quantità chiave che influenza la dimensione potenziale di un'epidemia', scrivono i ricercatori. per il South China Morning Post: 

'Una migliore conoscenza del periodo di incubazione potrebbe aiutare le autorità a definire i loro piani di controllo sanitario, poiché alcune persone possono trasmettere il virus senza mostrare i sintomi della malattia'. 

Il quotidiano di Hong Kong rileva inoltre che 'sebbene lo studio confermi l'idea che il periodo di incubazione nella maggior parte dei pazienti non superi i quattordici giorni - la durata della quarantena introdotta nella maggior parte dei paesi - rivela anche che [Dal 5 al] 10% dei pazienti può sviluppare sintomi oltre questo periodo'. 

Tuttavia, i ricercatori affermano che i loro risultati si basano su casi verificatisi all'inizio dell'epidemia e potrebbero non essere applicabili a casi più recenti, a seconda delle mutazioni nel virus.