Grazie al lavoro di uno storico linguistico, in Scozia sono emerse nuove intuizioni sulle origini della parola 'fuck'.
Un documentario descrive in dettaglio la storia di questa interiezione, che trova le sue radici in un duello letterario.
La storia non manca di piccantezza. Nel documentario Scotland - Contains Strong Language (contiene parole forti), trasmesso dalla BBC martedì 7 aprile, l'attrice Cora Bissett si mette alla scoperta di una terra considerata detentrice di imprecazioni facili e colorate.
La storia non manca di piccantezza. Nel documentario Scotland - Contains Strong Language (contiene parole forti), trasmesso dalla BBC martedì 7 aprile, l'attrice Cora Bissett si mette alla scoperta di una terra considerata detentrice di imprecazioni facili e colorate.
Ma le principali rivelazioni riguardano la più emblematica e la più versatile di tutta la lingua inglese: Fuck, le cui traduzioni variano enormemente a seconda del contesto.
Joanna Kopaczyk, ricercatrice di linguistica storica, porta una pietra miliare ai dibattiti sulla misteriosa etimologia del termine, analizzando il suo primo evento conosciuto.
Come riassume The Scotsman, 'le origini di questa imprecazione risalgono al XVI secolo e quello che si potrebbe definire l'equivalente di una battaglia rap'.
In un resoconto di una giostra oratoria tra due poeti, conservata nelle raccolte della National Library of Scotland, 'troviamo la prima traccia dell'uso di questo termine'.
Indubbiamente ispirato dalle muse, tale Walter Kennedy vince il suo avversario, un certo William Dunbar, ben noto 'wan fukkit funling', qualcosa come 'bastardo orfano'.
Siamo intorno al 1500, alla corte del re Giacomo IV di Scozia, dice il quotidiano. La documentazione scritta che rimane dell'evento proviene dal manoscritto di Bannatyne. 'Questo è un pezzo di 500 anni fa, una rarità', spiega Joanna Kopaczyk.
Un portavoce della National Library of Scotland afferma che il documento è stato prodotto in circostanze speciali. Quelli dei giorni di epidemia:
The B Bannatyne Manuscript 'è una raccolta di circa 400 poesie compilate da un giovane commerciante di Edimburgo, George Bannatyne, negli ultimi mesi del 1568, durante il quale un'epidemia di peste lo costrinse a rimanere a casa.
È una delle fonti più importanti di poesia nell'inglese medio (come era parlato in Scozia nel 14° e 15° secolo'.
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