I dottori dicevano che ormai non c'era più niente da fare, che era persa, i suoi figli avevano deciso di staccare le macchine, Suzanne Desjardins invece ha ripreso conoscenza.
Suzanne Desjardins è una miracolata. Sono i medici dell'ospedale di Saint-Eustache che lo dicono al Journal de Montreal. Questa donna, che aveva 54 anni, era rimasta in coma per alcuni giorni, dopo un'influenza le cui conseguenze erano amplificate dal suo enfisema polmonare.
Il 23 maggio, le sue condizioni si sono deteriorate bruscamente, al punto che i medici pensavano che non sarebbe passata la notte. 'Non era più in grado di svegliarsi. Non era più in grado di respirare correttamente ed espellere la sua CO2', afferma Jean Desjardins, fratello della paziente.
Di fronte alla prognosi fatale disegnata dal servizio medico, i due figli di Suzanne Desjardins avevano preso la decisione più terribile: staccare la loro madre dalle macchine. 'Il modo in cui i medici hanno parlato, non faceva supporre alcun miglioramento. Ci è stato detto che non c'era più nulla da fare, e non volevamo che lei soffrisse', ha detto Masha, 22 anni.
Il giorno dopo, è stato pianificato di disconnettere il paziente, delicatamente, dalle 18h, abbassando gradualmente il livello di ossigeno e aumentando la morfina. Ma alle 17:30, mentre Jean Desjardins era solo nella stanza di Suzanne, inizia una scena incredibile: la paziente esce dal suo coma e apre gli occhi!
'Ho iniziato a urlare contro di lei, scuotendola, dicendole di svegliarsi', dice suo fratello Jean. 'Ero davvero alla disperazione. Non volevo perderla. Dopo circa dieci secondi, si è svegliata!'
Suzanne è tornata in vita, quindi, sotto gli occhi dei medici che ancora non si rendono conto e la definiscono 'miracolata'. Sta andando bene, lei dice 'Sono così felice di essere ancora qui'. Dopo questo primo miracolo, se ne attende un altro, un secondo, nuovo polmone per un trapianto: 'Voglio vivere! Ho ancora molte cose da fare, ho vissuto solo metà della mia vita'.
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