Scattare continuamente selfie può provocare la dismorfofobia.
Di che si tratta? Di una deformazione patologica dell'immagine che si ha di sé. Questo tipo di turbe psichiche si ritrova, per esempio, in alcune persone anoressiche che nonostante la loro magrezza si vedono grosse nello specchio.
A forza di abbellire la propria immagine in foto con filtri o pose accattivanti finiscono per aggrapparsi a dei falsi o dei difetti, impossibili da cancellarsi dallo specchio. Non vedono altro che questo.
Questa alterazione della percezione della realtà é stata indicata da alcuni chirurghi americani che hanno ricevuto richieste da pazienti che chiedono di sembrare, sempre più, ai propri selfie.
Non va confusa la dismorfofobia come un capriccio narcisistico. Questa rappresenta una vera e propria forma di sofferenza
Disperati per non corrispondere alla versione fantasma di sé, perdono confidenza in se stessi, chiudono le porte alla socializzazione per cadere, a volte, in forme anche gravi di depressione.
Gli esperti sconsigliano categoricamente l'intervento chirurgico per seguire un vero e proprio trattamento psicologico.
Le loro attese sono irrealistiche, nessun bisturi può curare la dismorfofobia, perchè questa ha origine nello sguardo e non nella realtà.
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