Il bar del palazzo di giustizia di Torino, è rimasto a lungo chiuso, riaprirà nei prossimi mesi in modo innovativo: saranno i detenuti o ex detenuti in fase di reinserimento a servire il caffè, lo si è appreso mercoledì scorso.
Nella vasta struttura che accoglie tutti le istanze giudiziariei del capoluogo piemontese, i pubblici ministeri della Corte d'appello, il bar servirà i 900 dipendenti e centinaia di giudici, avvocati e membri del pubblico che passano ogni giorno, chiuso da alcuni mesi fa a causa di problemi di gestione.
Il comune di Torino, proprietario del locale, ha firmato mercoledì un protocollo che proponee una concessione di sei anni ad un'organizzazione impegnata nella reintegrazione dei detenuti.
Dal momento deli'offerta, il bar dovrebbe riaprire entro pochi mesi, ha assicurato Michele Chicco, portavoce del comune:
'Questo si integra negli sforzi di umanizzazione della detenzione, come quando si ha, come in questo caso, un lavoro a contatto con la clientela, per aiutare il reinserimento alla conclusione del periodo della pena', oltre alla possibilità che un detenuto sia tenuto a servire un panino al giudice che lo ha condannato.
Lo sforzo andrà anche in un'altra direzione, in quanto 60 mq della vasta area saranno riservati a progetti culturali e mostre sui diritti dei detenuti e sull'umanizzazione delle pene.
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