16 novembre, 2016

Barcellona sta per battere moneta locale propria

La città catalana ha annunciato la creazione di una propria moneta per promuovere il commercio locale e l'economia sociale. 
 
Barcellona creerà una moneta locale per favorire lo sviluppo di negozi e progetti di economia sociale. La squadra del sindaco, Ada Colau, (che ha una particolare avversione per le banche) ha annunciato Lunedi, 14 novembre, il lancio di una fase di test nel periodo 2017-2018 nei distretti del fiume Besos, i più svantaggiati di Barcellona, spiega El País. Esso verrà esteso nel 2019 al resto della città.

Questa è una promessa elettorale della Colau, approvata dal partito Podemos. La città non ha ancora i dettagli sulle modalità, cioè, per esempio, se sarà una moneta fisica o virtuale. Ma nel suo programma elettorale, da candidata ha sollevato la possibilità di utilizzarla per il pagamento dei sussidi, il pagamento di una parte degli stipendi dei dipendenti pubblici e anche alcuni fornitori della City Hall.

"I pagamenti comunali saranno il motore iniziale per la sua espansione, ma il successo della nuova moneta dipenderà dalla quantità di aziende, imprese e cittadini che saranno disposti a usarla", ha detto lo stesso giorno in una sua dichiarazione.

La Banca di Spagna, dal canto suo considera il progetto "impossibile" e "indesiderabile", secondo il suo vice governatore, Fernando Restoy, che si espresse nell'estate del 2015. "Ma questi aggettivi non sembrano accordarsi con l'esperienza", secondo la giornalista Milagros Pérez Oliva. Lei ricorda più di 4000 iniziative di questo tipo già sperimentate in 35 paesi del mondo, in città come Bristol, Nantes e Tolosa.

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