Il 1° maggio si è celebrata (dal 1998) la giornata mondiale della risata. Ho riso troppo questi giorni, un grazie particolare va ad alcuni politici indigeni e, allergico alle ricorrenze comandate, penso di parlarne oggi. Anche perchè relegare al 1° maggio questa ricorrenza mi sembra piuttosto ridicolo, perchè c'è proprio poco da ridere dati i tempi che corrono.
Se i benefìci del ridere sono ben noti, ben altra cosa è sapere quali siano le origini e il motivo per cui l'essere umano è l'unico a farlo.
Ridere follemente o in maniera incontrollata, sorda, demoniaca, ingenua, comunicativa, nervosa ... Non c'è bisogno di celebrare il 1° maggio, che lascerei al lavoro e, certamente, di recente, c'è poco da ridere.
Se i benefìci del ridere sono ben noti, ben altra cosa è sapere quali siano le origini e il motivo per cui l'essere umano è l'unico a farlo.
Ridere follemente o in maniera incontrollata, sorda, demoniaca, ingenua, comunicativa, nervosa ... Non c'è bisogno di celebrare il 1° maggio, che lascerei al lavoro e, certamente, di recente, c'è poco da ridere.
Le opportunità per condividere una risata abbondano, originata da una buona battuta, da un'assurdo, attraverso lo scherno o un semplice solletico, su questo penso che siamo d'accordo.
Eppure questo fenomeno lo vediamo solo sugli esseri umani. Non riuscirete mai a strappare un sorriso ad una iena (ancorchè ridens), nonostante le apparenze, insomma. Al massimo, una grande scimmia imiterà una risata, senza però reagire al vostro umorismo leggendario. Perché allora ci si trova a sganasciarsi a volte rumorosamente, con tutti i denti fuori quando si presenta una situazione comica?
Per capire questi moti di euforia, diamo prima un'occhiata al luogo dove la risata è collocata, graficamente. Osservando il cervello, gli scienziati hanno scoperto che il riso si risveglia nella zona dei riflessi primitivi. Questa regione, chiamata sottocorticale, si trova nella parte inferiore della corteccia cerebrale e presiede ai meccanismi di controllo di base come la respirazione, per esempio.
Questo spiega perche i bambini sono in grado di risate e non si può vietargli di ridere quando un diavoletto li solletica di sorpresa. Negli adulti, invece, il riso ha spesso un'origine più intellettuale e parte da determinate aree, riservate alle attività sofisticate, come la memoria o il linguaggio.
L'aspetto positivo sta anche nel creare una collusione, di certo non tra le più sgradevoli con gli altri, come certamente avrete notato: la risata è altamente contagiosa. Vedere ridere qualcuno ... di solito provoca ilarità.
"Ridiamo 30 volte di più quando siamo in presenza di altri", dice Robert Provine, professore di psicologia e neuroscienze presso l'Università del Maryland e autore di Laughter: A Scientific Investigation (ridere: una ricerca scientifica). Sganasciarsi in coro sarebbe quindi un modo per creare un legame fondamentale con i propri simili.
Ma come spiegare che l'essere umano è l'unico a ridere? Su questo tema, le teorie abbondano. Cercare di spiegare il ridere, con tutte le sue forme molto complesse, vorrebbe dire, più o meno, risolvere il mistero dell'umanità. Decisamente immenso come programma. Tuttavia, Jim Holt, autore del saggio Stop Me If You Heard It nella "Piccola storia e filosofia della battuta di spirito", ha identificato diversi tipi di risate.
La prima, detta dell'"incongruenza", presuppone che l'uomo cerchi a tutti i costi di dare un senso logico alla vita. Quando una situazione sfugge da questa logica, il nostro cervello vede una specie di "corto circuito" e reagisce con una risata (ho già citato i politici locali, non mi dilungherò). O cosa accade ad esempio quando si ricercano gli occhiali, che in realtà sono già in testa.
Ma la teoria più complessa sul perché della risata viene dal dottor Freud, l'intramontabile. Si tratta di una "valvola": la risata è un modo per alleviare i pensieri inconsci e segreti, il che spiegherebbe l'origine delle battute sessiste, razziste o omofobiche. Questa visione più personalizzata della ilarità giustifica anche il fatto che noi non ridiamo tutti allo stesso modo e per la stessa cosa.
Oltre ai numerosi studi che dimostrano i benefici della risata sul corpo, esprimendo queste esplosioni di gioia, compiamo una profonda manifestazione della nostra umanità. Biologicamente identificato come un riflesso primario (nel caso di solletico), la risata è un legante sociale che ci permette di comunicare con gli altri.
Andando oltre, e senza che la sua origine sia chiaramente identificata, noi saremmo degli animali ridenti per reazione ad una situazione che sconvolge il nostro senso della logica, o per esprimere il pensiero meno razionale, ben nascosto nelle profondità della nostra specie.
Ma la teoria più complessa sul perché della risata viene dal dottor Freud, l'intramontabile. Si tratta di una "valvola": la risata è un modo per alleviare i pensieri inconsci e segreti, il che spiegherebbe l'origine delle battute sessiste, razziste o omofobiche. Questa visione più personalizzata della ilarità giustifica anche il fatto che noi non ridiamo tutti allo stesso modo e per la stessa cosa.
Oltre ai numerosi studi che dimostrano i benefici della risata sul corpo, esprimendo queste esplosioni di gioia, compiamo una profonda manifestazione della nostra umanità. Biologicamente identificato come un riflesso primario (nel caso di solletico), la risata è un legante sociale che ci permette di comunicare con gli altri.
Andando oltre, e senza che la sua origine sia chiaramente identificata, noi saremmo degli animali ridenti per reazione ad una situazione che sconvolge il nostro senso della logica, o per esprimere il pensiero meno razionale, ben nascosto nelle profondità della nostra specie.
Aggiungo che tempo fa scrissi di un orango che sembrava contraddire queste ipotesi. Vedi post: Adora la magia, l'orango, e scoppia a ridere da dove riprendo il seguente filmato:
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