Breve racconto di giovedì 7, passando per la piazzetta di via Borgo, dove proiettavano Wilde Salomé.
Mi ero rassegnato, ieri sera, al solito caffè, preso dall'abitudine più che da reale convinzione e mi avvicinavo al bar per la routine. Avevo frettolosamente attraversato la piazzetta mentre proiettavano Big hero 6, sbirciando velocemente se vi fosse un amico e proseguendo nel mio percorso.
Avvicinandomi al bar mi sento chiamare, è Rosa. Pensavo che lei fosse su uno dei sette colli della città eterna ed invece il suo natio borgo selvaggio l'aveva richiamata prepotentemente "... se si tratta di pochi giorni ogni tanto questa città è anche gradevole".
Rasserenato da tanto ottimismo, la invito a bere qualcosa. Ci accomodiamo per un caffè ed una bevanda di cui non ricordo il nome. Dopo alcuni rapidi exscursus sui rispettivi accadimenti decidiamo di fare tappa alla magnifica paninoteca di piazza Notar Domenico per un buon panino con un bicchiere di vino (Il panino 'Lo fa Luccio').
Lei avrebbe voluto vedere Al Pacino in Wilde Salome, sempre nella piazzetta, ma, al mio passaggio, le avevo detto, c'era ancora il film che lo precedeva, quindi un buon panino sarebbe stato un ottimo viatico.
Per la cronaca, vi informo, se ancora non lo sapete, che a Gravina, nella piazzetta di via Borgo, il giovedì alle 21,00, si proietta sempre qualcosa di decente, grazie all'impegno degli organizzatori del "Cinema di strada", quest'anno alla terza edizione.
Buono il panino con il vino, ottima la compagnia, ci avviamo verso la piazzetta per il film.
Buono il panino con il vino, ottima la compagnia, ci avviamo verso la piazzetta per il film.
Non vedevo Al Pacino da l'Avvocato del diavolo, lui che in questo film condivide la non sopita passione del teatro con il cinema, lui che ha girato alcuni film che non vedremo mai, così come alcune sue pitture, con il pudore di chi non osa confrontarsi con i grandi cineasti per i quali nutre un grande rispetto.
Ho visto Wilde attraverso lo stile appassionato della sua interpretazione. Abbiamo visto le due facce del grande attore quando si improvvisa regista, a digiuno dei bisogni di questo agognato mestiere, mentre interpreta e cerca di darci il pensiero di Oscar Wilde e la sua interpretazione.
É stato, per me, sorprendente vedere come questa storia di ossessione, ambizione, depravazione, orgoglio di potere, violenza, sesso, rabbia, prenda un eccezionale potenza e intensità quando Pacino si concentra nel conflitto tra Erode e Salomé intorno alla figura del profeta Giovanni Battista.
Lui incarna un Erode squartato dalla sua stessa rabbia tra la sua lussuria e la sua lubrica religiosità, di fronte alla superba Jessica Chastain, Salomé, ardente e dissoluta.
Lui incarna un Erode squartato dalla sua stessa rabbia tra la sua lussuria e la sua lubrica religiosità, di fronte alla superba Jessica Chastain, Salomé, ardente e dissoluta.
Nella piccola piazza del centro storico non avrei mai immaginato, in passato, una simile situazione, interessante nell'insieme. Un solo piccolo promemoria di servizio per l'istancabile Mimmo, una maggior cura per i decibel a volte eccessivi. Che non suoni critica gratuita perchè va bene anche così.
Bevande, panino ed Erodiade una serata che non pensavo proprio che sarebbe andata così.
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