31 luglio, 2016

La loro vita stroncata dal fratello per una questione d'onore.

Due sorelle stavano per sposare i loro amati senza il consenso del fratello. 
Due sorelle pakistane sono state uccise dal loro fratello perché erano in procinto di sposare uomini senza il suo consenso, riferisce una fonte della polizia sabato. L'uomo, che è fuggito, è ricercato. 

Le due donne, di  22 e 28 anni, sono state uccise venerdì, il giorno prima del loro matrimonio nella provincia del Punjab, così riferisce un funzionario della polizia. Il fratello di 35 anni voleva sposassero uomini selezionati nella loro famiglia allargata. 

Intervistato dai giornalisti, il padre ha detto di essere distrutto. "Lui (il figlio) ha rovinato la mia famiglia; Ci ha distrutto", ha detto. 

Questo nuovo crimine definito d' "onore" avviene poco dopo l'uccisione di un giovane starlette, popolare sui social network, Fauzia AzeemIl, strangolata il 15 luglio dal fratello, che diceva di aver agito per l' "onore" della famiglia. Era definita la Kim Kardashan Pakistana. 

Ogni anno in Pakistan, paese molto patriarcale, centinaia di donne vengono uccise da parenti con il pretesto della violazione dell'onore della famiglia. Una serie di questi omicidi ha sconvolto il paese negli ultimi mesi. 

Una disposizione controversa della legge islamica in vigore in quel paese prevede che gli uomini uccidendo i congiunti di sesso femminile possono evitare la condanna se i loro parenti "perdonano" in cambio del pagamento di una somma compensativa. 

Fauzia AzeemIl, il video che nel 2014 l’ha fatta diventare una celebrità si intitolava How I’m looking.

Come fanno a guadagnare i giochi gratuiti come Pokemon go

Ventiquattro ore dopo il suo lancio negli Stati Uniti, l'applicazione Pokemon Go aveva portato più soldi di tutte le applicazioni di Apple Store e Google Store messe insieme: 14 milioni di $ (12.700.000 € ).

http://www.vox.com/2016/7/21/12247428/how-free-games-make-money"Peraltro, l'applicazione è gratuita. Ma il denaro rinviene da tutti gli acquisti opzionali che vengono offerti", dice Vox. Qui il giocatore americano spiega che nelle applicazioni come pure nell'economia freemium, miscelazione libera di free (gratuita) e "Premium". 

"Il concetto è quello di applicare le lezioni di base di psicologia comportamentale", spiega il sito. In primo luogo, creare una moneta virtuale, con un tasso che complica la conversione in denaro reale. Ad esempio, 550 pokécoins costano 4,99 dollari. "Così si spendono soldi che si pensa virtuali e ci vuole solo un secondo, perché le coordinate bancarie sono già nel telefono" riassume Vox. Altre strategie includono penalità, che possono essere evitate pagando. Per esempio: il giocatore perde tutto quello che ha accumulato quando perde una partita, a meno che non spenda una piccola somma o gli si da un limite di tempo per finire una partita, a meno che non spenda, anche qui, un po' di moneta virtuale. 

Vox afferma che "solo una piccola percentuale di giocatori diventa contribuente. Una percentuale ancora più piccola, poi, di quei contribuenti diventa ciò che viene definito 'balene': La gente disposta a spendere centinaia o migliaia di dollari o di euro per un app". Una  società di marketing stima che la metà del reddito di un'applicazione come Pokemon Go proviene solo dallo 0,5% dei giocatori. 

30 luglio, 2016

Vanno risarciti i discendenti degli schiavi che edificarono la CASA BIANCA?

Dopo aver appurato che gli schiavi avevano contribuito a costruire la residenza presidenziale, il dibattito divide gli Stati Uniti. 
https://twitter.com/WhiteHouseHstry/status/758655793465991168/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw
La controversia non è di ieri, la stessa First Lady Michelle Obama ha aggiunto qualcosa all'inizio della settimana. Durante il suo discorso in sostegno di Hillary Clinton lunedi, 25 luglio ha detto che "si sveglia ogni mattina in una casa costruita da schiavi". Una frase che non è del tutto esatta, spiega Politifact dopo aver approfondito la questione, approfondita da The White House Historical Association in una pubblicazione speciale mercoledì 27 luglio

Secondo l'associazione, non solo gli schiavi hanno preso parte alla costruzione della residenza presidenziale degli Stati Uniti, ma sono stati utilizzati anche per i normali servizi, come spiega il TIME. Sette presidenti sono stati proprietari di schiavi alla Casa Bianca, tra questi Thomas Jefferson e James Madison, nel periodo in cui la costruzione dell'edificio non era nemmeno finito. 

http://docsouth.unc.edu/neh/jennings/jennings.html"Quando Mr. Madison fu nominato Presidente, ci siamo trasferiti alla Casa Bianca. L'ala est non era finita e il viale non era ancora pavimentato, era in uno stato terribile", racconta lo schiavo Paul Jennings nel suo libro 'Memorie di un uomo di colore', citato dal TIME. La rivista ricorda che gli schiavi hanno contribuito alla ricostruzione della Casa Bianca dopo la sua distruzione nel 1812. 

Naturalmente, in quanto schiavi, i lavoratori neri che parteciparono alla costruzione non furono mai pagati. 

http://www.thedailybeast.com/articles/2016/07/27/what-we-owe-the-white-house-slaves-83-million.html"I loro cognomi non sono stati registrati sui documenti ufficiali, dato che avevano lo stesso status giuridico dei cani", dice Michael Daly nel Daily Beast. Ma i loro proprietari ebbero un risarcimento di 60 dollari all'anno, ciò che fa immaginare al giornalista quanto realmente l'America debba effettivamente agli schiavi. Con gli interessi maturati nei 224 anni della Casa Bianca, si arriva alla somma astronomica di 83 milioni di dollari. 

"Non si tratta di riparazioni, è semplicemente solo per pagare la gente per il lavoro onesto che hanno fatto", dice Michael Daly. Il problema è quello di trovare i discendenti degli schiavi che dovrebbero incassare. Ma "i proprietari sono noti, e questo potrebbe essere un buon inizio". Il nome William Beall, Ignazio Boon o James Hoban, il supervisore della costruzione della Casa Bianca, si trovano nei documenti. 

Ma per gli altri, è più complicato. "Coloro che hanno effettivamente lavorato al progetto sono morti da molte generazioni", ha scritto Charlie McKenna sul sito conservatore Media Research Center TV, in particolare tassare i discendenti di schiavisti diventerebbe un vero problema finanziario, come anche l'impatto che queste transazioni abbiano avuto sulle fortune attuali dei discendenti. Inoltre questi ultimi non hanno mai chiesto niente a nessuno. "Loro non sono stati coinvolti nei fatti, non possiamo far loro sopportare il debito dei crimini che non hanno commesso", dice rabbuiato il giornalista conservatore. 

Dovremmo fare pagare quel debito per l'intera popolazione degli Stati Uniti? "Sarebbe certamente ingiusto", sostiene McKenna. "Soprattutto perchè non tutti hanno antenati proprietari di schiavi". Alla fine, dice che una tale campagna di risarcimento potrebbe aprire la porta ad altri reclami provenienti da tutte le comunità che sono state sfruttate nella storia americana. "Quale sarebbe il limite, che determinerebbe la possibilità di un'azione giudiziaria? Sarebbe il caos", dice Michael McKenna. 

Dopo le proposte di Michelle Obama, il commentatore sulfureo Bill O'Reilly di Fox News ha anche voluto partecipare al dibattito e innescato una polemica dicendo che gli schiavi della Casa Bianca erano ancora "ben nutriti e alloggiati decentemente". 

29 luglio, 2016

Che cosa è il bidet? L'interrogativo del turista.

Tutti gli alberghi, manco a dirlo, offrono questa coppa misteriosa nel bagno delle loro stanze, ma pochi clienti stranieri sanno cosa farne e deviano dalla sua reale utilità. 
http://www.vagabondish.com/an-idiots-incomplete-guide-to-the-bidet/
Questo è un elemento del bagno che il globe trotter trova sempre meno negli alberghi del nord. Tranne che in Italia, dove è sempre presente. Al punto che sarebbe strano se qualche albergo non ne avesse. 

Ma a volte, alcuni turisti si chiedono come possa essere utilizzato, a che cosa mai possa servire. Queste perplessità bene le esprime il giornale del Ticino, dove la clientela straniera, tedesca in particolare non sa proprio a cosa serva

Noi italiani leggiamo con sorpresa che il bidet, che viene normalmente utilizzato per abluzioni intime o lavanda dei piedi, è spesso deviato dal suo primo utilizzo. Così che, per esempio, un cliente tedesco ha ringraziato un albergo per aver previsto il bagno per il cane, osserva il quotidiano. 

Secondo il presidente dell'Associazione ticinese albergatori, signor Pianezzi, ogni anno molti aneddoti comici gli arrivano circa l'uso del bidet. "Ho sentito di tutto per molti anni", dice. L'esempio che viene più spesso raccontato è quello dell'utilizzo come rinfrescante di birre. 

Per alcuni il problema è soprattutto culturale. "Nel nostro territorio, la tradizione del bidet è forte. Ma siamo di fronte a un cliente tedesco che in gran parte non è abituato a usarlo". 

Il bidet è infatti diffuso nei bagni dei paesi mediterranei come Grecia, Spagna, Portogallo e, in particolare, in Italia, dove gratifica il 97% delle famiglie. É anche molto comune in Brasile e Argentina. 

Lo stesso dicasi per il Medio Oriente e l'Asia, in particolare in Giappone, dove si chiama "Washlet", lo si trova anche nei bagni pubblici nelle sue forme più automatizzate ed elettroniche. 

Altrove in Europa, il bidet è praticamente sconosciuto, come il Regno Unito o la Germania. In Francia, secondo un sondaggio sul tema pubblicato su Libération nel 1995, il suo uso era costantemente inferiore (42%).

Il bidet quindi ha ancora un bel futuro davanti. Non solo per rinfrescare le birre, per fare il bagno al cane, come porta-giornali per la lettura in bagno o per immergere le piante in una insolita coltura idroponica...

http://www.stilearte.it/francois-boucher-le-toilette-intime-delle-signore-che-i-signori-non-dovrebbero-mai-vedere/Come potete immaginare c'è sempre una première fois anche per il bidet che viene citato la prima volta nel lontano 1726. Denis Diderot nel suo romanzo licenzioso I gioielli indiscreti“, che Carlyle definisce "il più stupido di tutti i peggiori romanzi del passato", ci racconta dell'aristocratica che riceve nella propria camera il Marchese d’Argenson, a cavallo del nuovo strumento sanitario, "intenta tranquillamente all’igiene personale,  in cui le parti intime delle signore sono dotate di parola e raccontano ciò che le loro proprietarie non vorrebbero né mai potrebbero dire". 

Leggevo in Stile Arte, ben nutrito di stampe dell'epoca, nell'articolo (non più disponibile) "Francois Boucher, le toilette delle signore che i signori non dovrebbero mai vedere (1740-1760)".

La Russia mette in guardia gli Stati Uniti: La scomparsa delle api causa di una terza guerra mondiale

La scorsa settimana, John Kerry, il segretario di Stato, è stato costretto ad una anticamera di 3 ore prima di incontrare Vladimir Putin, molto arrabbiato contro Barack Obama. Il motivo? I pesticidi e la massiccia distruzione delle api. 
http://abcbirds.org/wp-content/uploads/2015/07/Congressional_Dining_Hall_Report_July_2015.pdf
Sapevamo già che le relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti erano tempestose, ma la settimana scorsa un nuovo punto di disaccordo è venuto a interferire tra le due potenze. La ragione di questo disaccordo? Un rapporto del Ministero delle risorse naturali e dell'ambiente della Federazione Russa (MNRE) avrebbe la "prova inconfutabile" che alcuni insetticidi neuro-attivi legati alla nicotina e meglio conosciuto come nome neo-nicotinoidi sarebbero in procinto di sterminare api e quindi minacciano le colture in tutto il mondo. 

Durante un viaggio diplomatico in Russia, il segretario di Stato Usa John Kerry è stato costretto ad aspettare per tre ore, prima di essere ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin, particolarmente turbato dal fatto che Barack Obama si sia rifiutato di discutere l'argomento di forte preoccupazione per la comunità scientifica. 

In realtà il presidente degli Stati Uniti avrebbe protetto i due giganti agrochimico Syngenta e Monsanto, che producono questi prodotti. La prima azienda era già stata condannata in Germania per nascondere il fatto che il suo mais geneticamente modificato uccidesse il bestiame. La Commissione europea ha, nel frattempo, recentemente vietato l'uso di questi neo-nicotinoidi nel continente. 

Secondo un rapporto, pubblicato dalla American Birds Conservancy, "É chiaro che queste sostanze chimiche hanno il potenziale di influenzare intere catene alimentari. La persistenza ambientale dei neo-nicotinoids, la loro propensione per il deflusso e l'infiltrazione nelle acque sotterranee e il loro modo di azione cumulativo e fortemente irreversibile per gli invertebrati solleva gravi preoccupazioni ambientali". 

Tuttavia, gli Stati Uniti continuano a utilizzare questi neo-nicotinoidi e a proteggere i produttori di questi pesticidi. Un atteggiamento che ha spinto il governo russo ad avvertire che "ciò porterà certamente" ad una guerra mondiale, se nulla fosse fatto per fermare questo disastro. La speranza è che i due paesi trovino un terreno comune d'incontro. 

https://pesticidinograzie.wordpress.com/2013/03/03/uccidere-la-api-e-gli-impollinatori-selvatici-ci-portera-alla-fame/Si spera che le discussioni tra i due stati vengano riprese. Se questi studi scientifici sono corretti, le conseguenze della scomparsa delle api sarebbero assolutamente disastrose per le colture di tutto il mondo. E le poche risorse alimentari sarebbero certamente disputate a caro prezzo ... Non pensate che gli Stati Uniti dovrebbero prendere in considerazione le minacce della Russia? E, ancora, che gli stati dell'UE, Italia compresa, prendano una posizione su questi pesticidi che decimano le nostre api? 

28 luglio, 2016

Gravina. Maggioranza traballante. L'opposizione si rivolge al Prefetto di Bari

COMUNICATO STAMPA 
del 28 luglio 2016
I consiglieri comunali di opposizione nel corso del consiglio comunale del 27 luglio hanno richiesto al Prefetto di Bari il decreto di scioglimento del Consiglio Comunale e la nomina del Commissario Prefettizio per il Comune di Gravina in Puglia. Ciò a seguito del venir meno continuo della maggioranza consiliare e dello stato di permanente crisi istituzionale sfociata, peraltro, nel corso della seduta di ieri sera, nell'assunzione della delibera di assestamento di bilancio con 12 voti anziché con 13 così come previsto dalla legge. 

Comunicato a cura di
I Consiglieri di Opposizione

L'Iran cresce, si accorcia la Sierra Leone. Italiani al 32° posto

Uno studio rivela i cambiamenti nella dimensione umana nelle nazioni in un secolo. Gli Iraniani ed i Coreani del Sud hanno avuto la loro dimensione accresciuta di 16,5 e 20,2 cm! 
http://www3.imperial.ac.uk/newsandeventspggrp/imperialcollege/newssummary/news_25-7-2016-18-41-53
Olandesi e lettoni sono i più grandi del mondo, ma è gli iraniani e sud-coreani si sono più allungati in un secolo, secondo uno studio dell'Imperial College di Londra (ICL) pubblicato martedì. 

Gli olandesi sono, in media, 1.825 metri e i lettoni 1,70 m, mentre gli uomini di Timor Est (1,60 m) e le donne guatemalteche (1,49 m), i più piccoli, secondo i dati nel 2014. 

Gli uomini, i belgi, estoni e lettoni si posizionano al 2°, 3° e 4° posto, posizioni occupate dalle donne olandesi, estoni e ceche. 

Lo studio, condotto da 800 scienziati, mostra anche che le dimensioni degli iraniani e dei Coreani del Sud vedono la loro dimensione crescere da 16,5 e 20,2 centimetri nel periodo 1914-2014, un record. 

A titolo di comparazione, gli uomini e le donne americane non sono aumentati che di 6 e 5 centimetri in questo secolo. in 3a e 4a posizione in classifica nel 1914, sono apparsi nel 2014 al 37° e 42° posto. (per visualizzare tutte le posizioni - qui - l'Italia al 32°, dal 55°). 

In Italia misuravamo 164,8 (163,2 - 166,3) in media nel 1914, ora ci avviciniamo ai 180 cm, per l'esattezza 177,8 (176,6 - 179,9). 


"Il nostro studio mostra che i paesi anglosassoni, in particolare gli Stati Uniti, passano dietro ad altri paesi europei e dell'Asia e del Pacifico ad alto reddito", soprattutto a causa di problemi di obesità, in primo luogo, secondo l'analisi di Majid Ezzati, professore presso la Scuola di sanità pubblica del ICL, che ha guidato lo studio. 

"Il modo in cui si cresce è fortemente influenzato dalla nostra dieta e dai fattori ambientali, anche se i geni giocano un ruolo importante", indicano anche gli autori dello studio. 


In molti paesi subsahariani, tra cui la Sierra Leone, Uganda e Ruanda, se la popolazione ha guadagnato qualche centimetro in un secolo, la dimensione media è diminuita - fino a 5 cm - negli ultimi quaranta anni. 

In un secolo, la dimensione complessiva del divario tra uomini e donne è cambiato appena, da 11 cm nel 1914 a 12 cm nel 2014.
__________ 
Mappa interattiva consultabile

27 luglio, 2016

Nebia - La doccia rivoluzionaria

Nebia Shower: Il nome di una doccia rivoluzionaria tutta da scoprire! 
http://www.live-smart.co/smart-home/nebia-smart-shower-energy-saving-62
Una Start Up americana ha l'ambizione di rivoluzionare il modo di fare la doccia e presenta "Nebia Shower".

Questa testa di doccia può ridurre in modo significativo il consumo di acqua. Come? Con la diffusione di un sottilissimo erogatore che trasforma l'acqua in milioni di piccole goccioline.

Questa tecnologia permette di raggiungere la superficie cutanea 10 volte più che una testa convenzionale. Quindi utilizza molta meno acqua di quanto non accada con la doccia tradizionale. 

La lettera di Patti a Robert. Tributo all'amore.

Stiamo vivendo un periodo in cui gli eventi si susseguono sinistri e cruenti, la storia svolge le sue trame buia e angosciante, scritta sempre più spesso da individui mediocri, saliti al rango di maestri sugli sconnessi gradini dei social. Anche l'amore, oggi, quello potente, annega le sue passioni nella più insulsa e stupida delle rappresentazioni. Ho riletto dopo qualche tempo la lettera di una grande artista ad un genio e la trascrivo perché come la pioggia battente del pomeriggio in cui scrivo dilava quest'angolo di Murgia possa abbattersi pulita sulla fiera delle vanità locali. 

http://www.panorama.it/foto/grandi-fotografi/patti-smith-mapplethorpe-norman-seeff/#gallery-0=slide-3
Patti Smith e Robert Mapplethorp
nella foto di Norman Seeff
Panorama.it 1969
Nel 1967, Patti Smith (nata il 30 Dicembre, 1946) si trasferisce a New York e incontra la sua "anima gemella", il fotografo americano, dai sontuosi ritratti in bianco e nero, Robert Mapplethorpe (4 novembre 1946 - 9 Marzo, 1989). Il loro rapporto intimo diviene intoccabile amicizia fino alla morte. 


A 42 anni, i medici scoprono che Mapplethorpe ha l'AIDS: consapevole del fatto che la fine è vicina, moltiplica le sue creazioni. Pochi giorni prima della sua morte, Patti Smith scrive questa lettera, che rimane oggi uno dei migliori tributi a un artista, erigendo Mapplethorpe come opera d'arte in sé, la più bella di tutte le sue creazioni. Purtroppo, Mapplethorpe non ebbe la possibilità di leggere questo tributo immortale per lui più che alla sua arte. 


Caro Robert, 
Spesso, quando sono sdraiata, gli occhi aperti, mi chiedo se anche tu faccia lo stesso. Soffri, ti senti solo? Mi hai tirata fuori dal periodo più buio della mia giovane vita. Abbiamo condiviso tutto il mistero sacro della vita d'artista. Ho imparato a vedere attraverso gli occhi e ora non traccio una linea, non disegno una curva che non sia alimentata dalla conoscenza che mi ha portato il tempo trascorso insieme.

Il tuo lavoro, che nasce da fluida sorgente, sgorga dal nudo canto della giovinezza. Tu allora dicevi di camminare mano nella mano con Dio. Ricorda come, con tutti, hai sempre avuto questa mano, tienila stretta, Robert, non lasciarla andare. 

L'altro pomeriggio, quando ti sei addormentato sulle mie spalle, sono andata alla deriva, troppo. Ma ancor prima, quando ho visto tutta la tua attività e le tue opere, e la mia mente stava navigando attraverso i molti anni di lavoro, mi sono resa conto che di tutte le creazioni, tu resti la migliore. La più bella La più bella tra tutte. 

Patti

lettera originale in inglese 


Dear Robert,
Often as I lie awake I wonder if you are also lying awake. Are you in pain or feeling alone? You drew me from the darkest period of my young life, sharing with me the sacred mystery of what it is to be an artist. I learned to see through you and never compose a line or draw a curve that does not come from the knowledge I derived in our precious time together. 

Your work, coming from a fluid source, can be traced to the naked song of your youth. You spoke then of holding hands with God. Remember, through everything, you have always held that hand, grip it hard, Robert, and don’t let go. 

The other afternoon, when you fell asleep on my shoulder, I drifted off, too. But before I did, it occurred to me looking around at all of your things and your work and going through years of work in my mind, that of all your work, you are still your most beautiful. The most beautiful work of all. 

Patti

26 luglio, 2016

Centinaia di ombrelli colorati sospesi ad Agueda.

Agueda in Portogallo
foto/link galleria daglobeholidays
http://www.globeholidays.net/Europe/Portugal/Beira_Litoral/Agueda/Agueda_Guarda_Chuvas.htm
Dopo aver visto questo magnifica installazione, forse non guarderemo più i nostri ombrelli nello stesso modo. Da due anni, in questa città del Portogallo, centinaia di ombrelli levitano al di sopra dei passanti. Un'esperienza magica e pratica per proteggere le persone dal sole! 

http://i1182.photobucket.com/albums/x459/beppedeleonardis/foto%20eventi%20da%20gennaio%202013/San%20Michele%20delle%20Grotte/SanMicheledellleGrotte-08052013-Gravina-38.jpgUna cosa simile la viviamo ogni anno l'8 marzo durante l'esposizione dei balloni, a Gravina, molto antica e legata alle tradizioni popolari.

Immaginate le vie dello shopping delle nostre città, centinaia di ombrelli colorati che si affacciano sulle teste. Questo è ciò che può essere scoperto nella città di Agueda in Portogallo durante il mese di luglio e questo accade da due anni. Oltre a rinfrescare le strade, questa struttura multicolore riempie di gioia tutti i passanti che possono sognare ad occhi aperti di fronte a questo spettacolo. 

Molte delle fotografie che si possono vedere sono state scattate dai fotografi Patricia Almeida e Diana Tavares.  

Anche in caso di pioggia, l'impianto potrebbe essere bello da guardare con le cascate che scendono lungo gli ombrelloni, della pioggia che cade, come in questi giorni alle nostre latitudini.

Una Fatwa Anti Pokemon di 15 anni fa ripresa in Arabia

Il più grande Organo religioso dell'Arabia Saudita ha di nuovo emesso una fatwa che vieta dal 2001 i giochi Pokemon senza specificare se la decisione sia legata a Pokemon Go, gioco di realtà aumentata che ha fatto un gran tuffo nel mondo dall'inizio di luglio. 
http://www.bbc.com/news/technology-36848175
Pokemon Go non è ancora ufficialmente disponibile in questo ultra-conservatore Paese del Golfo, ma è stato scaricato illegalmente già molte volte. 

Pokemon Go è basato sulla tecnologia di realtà aumentata (AR), che arricchisce di elementi virtuali il mondo reale catturato dalla fotocamera degli smartphone. 

Con il naso incollato ai telefoni, i "cacciatori" cercano di mettere le mani sui piccoli personaggi di fantasia che invadono il mondo reale: parchi, stazioni della metropolitana, bar, deserti, chiese, musei ...

http://www.alifta.net/Search/ResultDetails.aspx?languagename=en&lang=en&view=result&fatwaNum=&FatwaNumID=&ID=10338&searchScope=7&SearchScopeLevels1=&SearchScopeLevels2=&highLight=1&SearchType=exact&SearchMoesar=false&bookID=&LeftVal=0&RightVal=0&simple=&SearchCriteria=allwords&PagePath=&siteSection=1&searchkeyword=112111107101109111110#firstKeyWordFoundIn Arabia Saudita, il comitato permanente per la ricerca e la fatwa ha detto sul suo sito web di aver ancora emesso una decreto sui giochi Pokemon (n. 21758) dopo aver "ricevuto molte richieste" dal pubblico sull'argomento

La fatwa che vieta i giochi Pokemon era stata imposta nel 2001 dal Mufti del regno che lo aveva paragonato ad un gioco in denaro, proibito dall'Islam. 

I giochi di avventura per bambini Pokemon erano stati venduti a decine di milioni di copie dal suo lancio nel 1996 in Giappone. 

La massima autorità religiosa, il muftì, in Arabia Saudita, ha anche sostenuto che il tipo di design del gioco è basato sulla teoria darwiniana dell'evoluzione delle specie per selezione naturale, respinta dall' Islam. 

Secondo lui, la maggior parte delle carte del gioco "comprendono la stella a sei punte, simbolo del sionismo internazionale e dello Stato di Israele" e "croci in forme diverse". 

Pokemon Go, gioco gratuito, utilizza la geolocalizzazione per consentire ai suoi utenti di catturare Pokemon, piccole creature dalle forme e poteri magici popolari nelle piattaforme Nintendo alla fine del 1990. 

Questo gioco, peraltro, è già stato accusato di un'ondata di crimini, violazioni del codice della strada e reclami in diverse città in tutto il mondo. 

25 luglio, 2016

Numero record di vittime civili da gennaio

AFGHANISTAN: Secondo l'Onu, più di 1.600 persone sono morte e quasi 3.600 sono rimaste ferite. Molti bambini sono tra le vittime. 
http://unama.unmissions.org/afghanistan-record-level-civilian-casualties-sustained-first-half-2016-un-report
L'Afghanistan per il primo semestre del 2016 registra "un ​​numero record di vittime civili", i primi conteggi nel 2009, furono di 5166 morti e feriti, secondo la Missione di assistenza delle Nazioni Unite in questo paese (UNAMA - UNITED NATIONS ASSISTANCE MISSION IN AFGHANISTAN). 

In un rapporto pubblicato oggi, lunedi, l'UNAMA ha detto che questo totale di 1601 morti e 3565 feriti è in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo nel 2015, "un terzo delle vittime sono bambini", 388 morti. 

"Il numero totale di vittime civili registrate dalle Nazioni Unite tra il 1 gennaio 2009 e il 30 giugno 2016 ha raggiunto quota 63.934", di cui quasi 23.000 morti e 41.000 feriti. 

L'Unama accusa le forze ribelli, in primo luogo i talebani e l'organizzazione dello Stato Islamico (Isis), quali responsabili nella stragrande maggioranza (60%) di queste vittime. Ma osserva che quelle causate dalle forze governative sono fino al "47% rispetto allo scorso anno" e il 23% del totale. 

Per quanto riguarda i bambini, gli esplosivi abbandonati, mine e altri "oggetti esplosivi improvvisati" - sono responsabili deli'85% delle morti e feriti. 

"Le persone vengono uccise durante la preghiera, il lavoro, lo studio, quando vanno a prendere l'acqua o lasciando l'ospedale: ogni vittima civile rappresenta un fallimento e chiama ciascuna delle parti in conflitto a rispondere ... per ridurre le sofferenze dei civili e di rafforzare la loro protezione", ha detto il rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite a Kabul Tadamichi Yamamoto

Questo bilancio sulla "protezione" e "senza dubbio sottovalutato" a causa del metodo di conteeggio, insiste l'ONU. 

É noto come Kabul abbia appena subito un terribile attacco rivendicato dall'Isis, che ha provocato 80 morti e 231 feriti tra le minoranze sciite hazara

La situazione della sicurezza è costantemente peggiorata nel Paese dopo la partenza della maggior parte delle truppe della coalizione occidentale, alla fine del 2014, nonostante la presenza di circa 12.000 soldati, tra cui 9800 americani, che hanno continuato a fornire supporto e formazione alle forze afghane. 

Nel 2015, l'ONU aveva contato 11.000 vittime civili. 

Trovato il destinatario dell'orecchio mozzato di Van Gogh

Un nuovo libro spiega che il pittore depresso diede il suo orecchio a una prostituta di nome Gabrielle Berlatier. Il ritorno su una strana storia. 
https://www.theguardian.com/artanddesign/2016/jul/20/woman-who-received-van-goghs-ear-named-130-years-after-artist-cut-it-off
Il 23 dicembre 1888, il pittore Van Gogh, caduto in depressione e in preda a crisi psicotiche si tagliò l'orecchio e lo diede a una prostituta di Parigi. Questa famosa storia è nota da tempo. 

https://en.wikipedia.org/wiki/La_Mousmé
Mousmé - dipinta da Vangogh
Quel che finora non sapevamo e che rivela il libro "Van Gogh's ear: the true story" (La vera storia dell'orecchio di Van Gogh), di Bernadette Murphy, è che questa giovane peripatetica, si chiamava Gabrielle Berlatier. 

Ma chi era veramente Gabrielle? Il personaggio del dipinto dell'artista "La Musmè seduta". 

Questo figlia di contadini che viveva nei pressi di Arles, in Provenza, era stata morsa da un cane rabbioso, nel 1888. Contaminata dal morbo, la poveretta, si vide trasferire a Parigi presso l'Istituto Pasteur, dove un vaccino le salvò la vita. 

Ma il trattamento, allora molto costoso, mise la famiglia di Gabrielle, allora cameriera al Café de la gare, sul lastrico. Per pagare le cure mediche la signorina (minore, il che spiega perché il suo nome non compare negli "elenchi" della professione) iniziò a prostituirsi. Così, sulla strada, incrociò Vincent Van Gogh. 

"Ora è possibile comprendere il corso di questi eventi e, forse, sapere di più sulla relazione tra Van Gogh e Gabrielle Berlatier il cui primo incontro fu traumatico", afferma Martin Bailey, studioso del pittore che gli dedicherà un libro che sarà pubblicato verso la fine del 2016. 

24 luglio, 2016

Noleggiare una persona normale per farsi ascoltare

I giapponesi, in cerca di orecchie attente cui confidarsi, possono rivolgersi a persone di 45 a 55 anni perchè ascoltino. 
http://www.dailysabah.com/life/2016/07/22/these-japanese-rent-a-friends-will-just-listen-to-you-and-your-problems
Se non ci sono confidenti: gli adolescenti giapponesi, come gli anziani, sentono il bisogno di parlare ad orecchie "neutrali" senza andare a sdraiarsi sul divano di uno psicanalista. La soluzione: assumere un "bravo tipo". Il servizio si chiama "Ossan rental" (o “Middle-Aged Guy Rental”) o "Uncle rental", il primo termine identifica letteralmente un uomo di mezza età (45-55 anni). Il costo è di 1.000 yen (8,5 euro) all'ora. 

http://observer.com/2013/09/new-service-lets-you-rent-a-middle-aged-man-because-its-not-like-you-can-find-them-for-free-on-the-internet/
Rent me! (Photo: Ossan)
L'idea è nata quattro anni fa nella testa dello stilista indipendente Takanobu Nishimoto (foto). Ha cominciato mettendosi in affitto. "Questo servizio è per me un piacere soprattutto, con l'idea iniziale di migliorare l'immagine degli uomini della mia età un po' malridotta e che si tende a prendere in giro", dice, tra due "clienti". 

E per tagliare corto su ogni sospetto, "le persone che mi affittano mi chiedono solo di accompagnarle per una o due ore e, soprattutto, di ascoltarle". Egli cita il caso di un ottantenne che, ogni settimana, lo ha chiamato per un giro nel parco. "Stavo quasi diventando come un figlio", dice Nishimoto, 48 anni. 

Racconta anche che c'è stato un pescatore che ne aveva abbastanza di stare da solo fino a quando il pesce abboccava, una studentessa che aveva deciso di diventare una starlet, ma poco appoggiata dalla sua famiglia, un giovane impiegato che non sapeva come comportarsi con il suo superiore. 

"Ho vissuto molti momenti toccanti e, anche se a più riprese, ho pensato di smettere, questo servizio e questi incontri credo siano per me diventati indispensabili. Mia moglie si fida ciecamente", confessa lui, che ha tra i 30 ei 40 clienti al mese, di cui il 70% donne. 

Di "Ossan" a noleggio, il servizio di M. Nishimoto, ora ce n'è sessanta sparsi in tutto il paese. "Non so, quando mi assumono, me lo chiedo spesso, mi fa anche un po' di paura, ma è anche stimolante. Peraltro se devo dire la verità non ho mai avuto a che fare con clienti bizzarri". 

Nodoka Hyodo, 24 anni, noleggia il signor Nishimoto per parlare liberamente, dimenticando il "ruolo sociale" che lei dovrebbe avere con il suo prossimo. "Ci sono io con i miei amici, io con la famiglia, io con il mio compagno. Creo me stessa a seconda degli altri. Ecco, tutto questo esplode perché parlo con qualcuno che non conosco e con il quale mi sento di capirmi meglio... ", dice questa impiegata di una società di traduzione. 

Questo io divisibile, "dividu" (Termine poco noto in Italia) che, secondo il neologismo dello scrittore Keiichiro Hirano è molto giapponese e si oppone al concetto di entità "individuale", un intero essere, indivisibile e libero di apparire come è, senza liquefarsi in personalità imposte dalle circostanze. 

Per i sociologi specialisti della società giapponese questo servizio è significativo della crescente difficoltà dei giapponesi nel comunicare con i loro parenti per paura di sembrare noiosi e delle loro reazioni. 

Un parere condiviso da Hiroaki Enomoto, psicologo e autore di numerosi libri sulla comunicazione e la società, il quale sottolinea che in Giappone, il quadro relazionale è predefinito e che si può dire che "Quando ci si confronta con qualcosa di nuovo, è difficile segnalare l'accaduto a qualcuno, perché non vi è necessariamente un partner adatto nelle relazioni già esistenti. Ci si chiede in che misura ci si possa confidare, senza rischiare di influenzare l'altro". 

Nel caso del "noleggio Ossan", questo è un rapporto d'affari, "per cui la persona paga e parla, può richiedere di essere ascoltata, questa cosa non è possibile con il prossimo, che non si può forzare ad accettare una conversazione e nei confronti del quale si può provare una certa vergogna. Le donne mi confidano cose che non si sognerebbero nemmeno di dire ai loro amici", dice Nishimoto.

Aquila, il drone che servirà le zone prive di segnale WIFI

Volo riuscito per il drone Aquila. Il marchingegno senza pilota concepito da Facebook. Progettato dal colosso californiano per assicurare l'accesso a internet in aree remote. 
http://www.theverge.com/a/mark-zuckerberg-future-of-facebook/aquila-drone-internet
Il social network degli Stati Uniti Facebook ha annunciato Giovedi di aver superato il primo test su scala reale del suo drone Aquila. In definitiva, si propone di utilizzare la macchina come un sorta di ripetitore per portare internet in zone remote del pianeta. 

"Abbiamo volato con una versione più piccola di 1/5 di Aquila per diversi mesi, ma questa è stata la prima volta che volavamo con una full size", scrive Jay Parikh, ingegnere capo a Facebook, in un messaggio pubblicato sul sito web del gruppo

Un portavoce ha detto che il test ha avuto luogo a Yuma Proving Ground, una base di test militari situata in Arizona (sud-ovest). 

Il progetto di Facebook consiste nel creare una rete di questi droni solari. L'idea è di piazzarli in posizione geostazionaria ad alta quota e utilizzare dei laser per collegarli con apparecchiature di comunicazione a terra o satellitari. Droni servono come ripetitori per l'area sottostante. 

Alphabet, la società madre di Internet del gigante Google, studia un'idea simile, ma con dei palloncini. 

Nel suo primo test in dimensioni reali, Aquila ha volato a bassa quota per 96 minuti. Cioè tre volte più a lungo di quanto inizialmente previsto, stando a quanto Facebook ha riferito. 

Questo ha permesso di raccogliere i dati per verificare in condizioni reali il tipo di modello da realizzare per i tecnici in funzione delle reazioni del drone a contatto con le turbolenze o il vento, l'aerodinamica, l'affidabilità del sistema del pilota automatico, o il suo consumo di energia. 

"Misureremo i limiti di Aquila con una lunga serie di test nei prossimi mesi e anni", dice ancora Jay Parikh. "Faremo volare Aquila più veloce, più alto e più a lungo, per poi raggiungere i 60'000 piedi", una altezza di circa 18 chilometri presumibilmente quota limite per i suoi voli di crociera. 

Il drone è costituito essenzialmente da una grande ala in fibra di carbonio, analoga a quella di un Boeing 737, ma con un peso inferiore ad una piccola macchina. L'obiettivo è quello di mantenere in volo autonomo per tre mesi. 

Facebook vuole estendere la copertura Internet a circa 4 miliardi di persone, ovvero il 60% degli abitanti del pianeta, che non accedono sempre, secondo le sue stime, soprattutto nei paesi emergenti. 
da Wall Street Journal

23 luglio, 2016

Selfie, epidemia contagiosa, sempre più spesso mortale

Scattare un selfie è diventata una epidemia: come causa di morte in piena espansione. 
http://www.digitaltrends.com/social-media/selfies-are-now-the-most-popular-genre-of-picture-and-in-related-news-everyones-the-worst/#ixzz3ycIueBUo
Dal momento dell'ascesa dei social network, milioni di persone vivono ormai nella sfera del "mi piace", della condivisione e del Retweet. Dal riconoscimento per schermi interposti nascono le nuove abitudini, come i selfies. Un gesto quotidiano diventato nuova causa di morte, un comportamento narcisistico a volte veramente stupido. 

Il selfie sembra essere un fenomeno innocuo fatto al solo scopo di mostrare il raggiungimento di nostri risultati ai nostri amici. Come prova dell'ampiezza del fenomeno sulla nostra vita quotidiana, uno studio ha riportato (digitaltrends / foto in alto) che il ritratto rappresenta il 30% delle foto pubblicate on-line in un range di persone tra i 18-24 anni. Va anche sottolineato che, sempre più spesso, vari avvenimenti ci dicono che i morti a causa dei selfie stanno aumentando di anno in anno. 

Tanto per citare i più recenti, il 5 luglio 2016, due turisti hanno perso la vita in Perù per scattare un selfie da un punto panoramico troppo alto. Entrambe le cadute mortali sono solo le ultime due di una serie iniziata dalla nascita di questa abitudine. 

Nel 2014, una coppia di turisti morì sotto gli occhi dei propri bambini cadendo da una scogliera in Portogallo. Nel marzo 2016, un uomo è morto per un proiettile in testa, mentre scattava un selfie, con una pistola. Nel settembre 2015 un adolescente russo cade dal nono (foto) piano per voler scattare un "risky selfie" o, letteralmente, un "selfie rischioso". 

http://priceonomics.com/the-tragic-data-behind-selfie-fatalities/
La lista è lunga, uno studio ha contato 49 morti di questo tipo dal 2014. Secondo lo stesso studio, il selfie causa più morti degli attacchi degli squali. 28 morti da selfie sono state contate nel 2015 contro solo 8 per attacco da squalo.

Il 40% di queste morti si è verificato in India. Secondo le statistiche, le vittime di queste morti sono per lo più uomini di vent'anni. Mentre tali incidenti sono, diciamo così, ancora marginali, una pagina di Wikipedia è stata creata sull'argomento. 

https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_selfie-related_injuries_and_deathsIl selfie, ha causato 22 morti dall'inizio del 2016. Ovviamente, non è la foto in sè che provoca la morte, ma il comportamento a rischio legato alla ricerca di sensazioni da far esplodere sui social. Così che il selfie potrebbe essere considerato un qualsiasi comportamento a rischio, come l'ubriachezza o l'influenza della droga. 

É diventato il gesto quotidiano che rivela molto sulla nostra società. La Psicologa e filosofa Elsa Godart ha analizzato ('Selfie dunque sono' - Huffington post) questa nuova abitudine nel suo libro 'Je selfie donc je suis'

Il primo selfie, con questo nome, sarebbe apparso nel 2002 su un forum online australiano (ABC Online), derivato dal termine self - inglese che significa "auto" e talvolta "essere soli", che avrebbe aggiunto il suffisso gergale, argotico, o se volete emozionale "ie". Da lì, con la complicità della rivoluzione tecnologica, si è diffuso rapidamente nel mondo ... 

"Nel 2013, la parola selfie fu eletta 'parola dell'anno' dall'Oxford dictionary e, dal 2016, è presente nei dizionari francesi. Ora sarebbe impossibile farne a meno", ci dice la studiosa. 

Lei analizza anche il gesto in sé. "Il selfie è l'emblema delle numerose rivoluzioni in cui siamo invischiati. In primo luogo, il selfie non ci sarebbe stato senza una rivoluzione tecnologica: l'avvento del digitale ha avviato una serie di fratture che hanno sconvolto profondamente i nostri stili di vita. 

Ha portato a un cambiamento radicale nella nostra percezione del mondo che può essere chiamata rivoluzione umana, in cui possono essere identificati due importanti cambiamenti: quello del nostro rapporto con lo spazio-tempo e il linguaggio. Con il selfie, è ovvio che per prima è in gioco la 'rappresentazione di sè' e richiede una riflessione sul narcisismo", spiega la Godart (già cit). 

Al di là della rivoluzione sociale e culturale, l'intellettuale si rabbuia a proposito del selfie ritratto. "Un tale problema ci interroga sulle ripercussioni del nostro rapporto con gli altri, quelli che prosperano in perenne crisi d'identità da adolescenti e che configurano una quarta rivoluzione, sociale e culturale. 

La società, così, si trasforma gradualmente in un teatro delle rappresentazioni del nostro ego, un gioco in cui la dimensione così bella, accogliente e creativa di un selfie non può essere ignorata, una pulsione di vita (Eros) che riflette una rivoluzione erotica. Tuttavia, Eros non è senza Thanatos, l'istinto di morte: il selfie ha il suo lato oscuro nel peso della solitudine che dissimula nei suoi morbidosi eccessi, tanto da manifestarsi nel suo ulteriore aspetto patologico". 

Di fronte all'aumento del tasso degli incidenti, i paesi e le organizzazioni si stanno mobilitando. Il sindaco di Mumbai, capitale dell'India, per esempio, ha istituito aree "no selfie" in molte delle sue attrazioni turistiche. Coloro che osano entrare in queste aree sono multati con 1.200 rupie, circa 15 euro, anche se non scattano foto. L'anno scorso, il governo russo ha pubblicato una guida (trad google) su come scattare selfies e restare sani e salvi. L'ufficio del turismo norvegese ha anche adottato stessa iniziativa.

Sono anche nate organizzazioni per la propria difesa, come Selfietodiefor

Vi siete un po' spaventati? Fate un'innoqua smorfia di paura e ritraetevi.