30 aprile, 2015

Se attraete le zanzare e vi chiedete il perchè, risponde la genetica

Mentre tu ti disperi per le continue punture, al tuo fianco, il tuo vicino non sembra neanche accorgersene e sembra immune e incolume, perchè? Una nuova ricerca sta esplorando i legami tra il patrimonio genetico, i vostri batteri e l'attrazione delle zanzare. 

http://www.mosquitoweb.it/generale/curare-le-punture-di-zanzara.html
Chi non è mai stato nel bosco o in campeggio o non ha camminato per strada con gli amici e notato che alcuni sono morsi mentre altri sono liberi da queste torture? Il più sfortunato è anche coperto da pruriti e relativi segni rossi di punture. 

http://www.iflscience.com/plants-and-animals/chemical-attraction-why-mosquitos-zone-some-people-not-othersOsservazioni precedenti hanno determinato, ha detto il sito IFL Science, che le zanzare preferiscono i bevitori di birra e le donne in gravidanza. Tuttavia, contrariamente alla credenza popolare, non si è mai stati in grado di dimostrare che le scelte alimentari abbiano un'influenza. Nemmeno il consumo di aglio ...

Gli autori di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PLoS One (PDF -  Heritability of Attractiveness to Mosquitoes) avrebbero le risposte


Hanno studiato le differenze di attrazione della zanzara Aedes aegypti in un gruppo di veri gemelli, trovato nel British National Register TwinsUK. La ricerca sui gemelli monozigoti è un buon modo per testare le differenze fra geni e ambiente. 


Le coraggiose cavie hanno messo le mani in scatole di plexiglas in cui c'erano 20 zanzare femmina. I gemelli identici sono stati pizzicati per un numero di volte significativamente vicino e gli scienziati ritengono che l'ereditarietà genetica spieghi il 67% dell'attrazione delle zanzare. 

I ricercatori hanno scelto di esporre le mani dei soggetti perchè si sono resi conto che le zanzare utilizzate erano più attratte da questa parte del corpo rispetto a qualsiasi altra. 

Si sono quindi interessati alle differenze delle popolazioni di batteri residenti sulla superficie della pelle. Si pensava fino a poco tempo che l'ambiente avesse una grande influenza sui nostri batteri. Ma la ricerca condotta ancora una volta sui gemelli britannici suggerisce che il background genetico determina, per esempio, i batteri intestinali. Ed è probabilmente la stessa cosa per i batteri della pelle. 

La prossima volta che la signora zanzara vi morderà le caviglie, non ve la prendete con la sfortuna, ma piuttosto prendete in considerazione l'incredibile complessità della evoluzione e la relazione tra i geni e l'attrazione di una determinata specie zanzara per i vostri germi! 

29 aprile, 2015

L'Instagram per i medici. Figure 1


https://play.google.com/store/apps/details?id=com.figure1.android&hl=it

Figure 1 è, per così dire, l'instagram dei medici (vedi The guardian): l'App, sviluppata da una startup canadese, permette loro di condividere una spina dorsale, un'ulna o una foto di un pezzo di pelle di un paziente malato. Consente ai medici di aiutarsi a vicenda per stabilire o perfezionare una diagnosi. 

http://www.theguardian.com/technology/2015/apr/27/instagram-for-doctors-figure-1-crowdsourcing-diagnosesAlcuni medici usano l'applicazione in forma anonima, altri con il proprio nome - Figura 1 è un sistema di verifica di account per il personale medico. 

Il Dr. Vikas Shah (The Guardian già cit.) utilizza principalmente l'app per l'insegnamento "l'uso è sicuro e non ci sono regole severe in termini di privacy e di anonimato". 

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Figure 1 iTunes
Figure 1 Android

28 aprile, 2015

l'Unione Europea autorizza 19 OGM Monsanto.

L'Unione europea ha autorizzato l'importazione e la commercializzazione di 19 OGM, due giorni dopo aver proposto agli Stati membri la riforma che permette loro di vietare l'uso sul loro territorio. 

https://twitter.com/greenpeace_ita

Undici prodotti della multinazionale americana Monsanto figurano tra gli OGM autorizzati, ha detto venerdì 24 aprile la Commissione europea in un comunicato. Si tratta, nel dettaglio, di varietà di semi di soia, mais, colza e cotone. 

Gli altri otto sono prodotti della società statunitense Dupont e gruppi tedeschi Bayer e BASF (visto che c'è la Germania si capisce il perchè). Diciassette di questi OGM sono destinati all'alimentazione umana ed animale, due sono fiori. 

Queste autorizzazioni erano "in attesa" perché gli Stati membri non erano riusciti a formare una maggioranza a favore o contro la commercializzazione. Il permesso è immediato e vale per dieci anni. 

Tuttavia, anche se i governi europei hanno approvato la riforma presentata mercoledì, potranno vietare l'uso di OGM sul loro territorio. 

In caso contrario, le regole saranno quelle che hanno indotto la Commissione europea ad autorizzare la commercializzazione di OGM, non presentando, questi,  alcun rischio per la salute animale e umana, oltre che richieste a gran voce dalle imprese commerciali.

Greenpeace ha accusato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, "di non aver alcuna intenzione di essere vicino all'Europa dei cittadini, come ha promesso e di agire in favore di interessi degli Stati Uniti e della Monsanto". 

27 aprile, 2015

Decurta il suo salario, lo aumenta ai suoi dipendenti e guadagna un sacco di clienti!

L'iniziativa di Dan Price che ha deciso di abbassare il suo stipendio e di aumentarlo ai propri dipendenti gli ha permesso di conquistarsi molti clienti. Ma non solo ... 

http://money.cnn.com/2015/04/20/news/companies/pay-raises-new-business/
Un bel gesto che si è trasformato in una grande trovata di marketing. Annunciando qualche giorno fa che nella sua attività istituiva per i suoi dipendenti un salario minimo annuo di $ 70.000, Dan Price ha creato un incredibile passaparola nei media. La generosità del giovane capo, che ha diviso il suo compenso per 14 per aumentare quello dei propri dipendenti sembra aver dato i suoi frutti. 

Secondo la rete televisiva statunitense CNN , il giovane di 30 anni, che ha fondato Gravity Payments
, una società di servizi di pagamento, ha conquistato molti clienti. "É vero, abbiamo ricevuto simpatia e sostegno" ha assicurato Dan Price, citando decine di nuovi clienti. L'azienda ha vissuto la sua migliore settimana dal suo inizio 11 anni fa. 


Questo incremento dovrebbe costringere il giovane capo ad assumere fino a 120 dipendenti, se i clienti continueranno ad arrivare con questo ritmo. Il reclutamento di nuova gente non dovrebbe essere complicato. Dal momento che l'annuncio dell'aumento dello stipendio dei suoi dipendenti, Dan Price ha ricevuto più di 3500 C.V. e 3.000 candidature più del solito. 

Ma il giovane imprenditore riconosce che, mentre l'iniziativa ha permesso di attirare nuovi clienti, che ora dovrà continuare ad offrire un servizio all'altezza delle attese. "I clienti non potrebbero rimanere in un business che non dia loro un valore aggiunto" ha detto Dan Price.

26 aprile, 2015

I Prodigi e gli autistici condividono un legame genetico

http://journalmetro.com/plus/sante/762623/autistes-et-prodiges-partagent-un-lien-genetique/

Le persone autistiche e i prodigi condividono un legame genetico la cui esatta natura è ancora da svelare, lo dimostra uno studio condotto da ricercatori statunitensi. 

http://it.wikipedia.org/wiki/Cromosoma_1I ricercatori dell'Ohio State University e dell'Ospedale dei bambini Nationwide a Columbus, hanno scoperto che i soggetti sotto la loro osservazione condividono marcatori genetici sul cromosoma 1

In un precedente studio condotto da una co-autrice di questa indagine, la professoressa Joanne Ruthsatz aveva dimostrato che la metà dei prodigi studiati aveva un parente stretto o un membro della loro famiglia con autismo.

https://www.karger.com/Journal/Home/224250Ruthsatz e i colleghi hanno determinato che le mutazioni genetiche si verificano nella regione del cromosoma 1, sia tra i prodigi che negli autistici, senza peraltro essere in grado di identificarli con precisione. 

Sembra, tuttavia, che i prodigi abbiano geni protettivi che impediscono loro di soffrire dei deficit associati all'autismo, che permette loro, talenti eccezionali, di poter utilizzare queste facoltà al massimo

Ora i ricercatori hanno in programma di condurre ulteriori analisi genetiche per approfondire la loro scoperta.


I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista medica Human Heredity

25 aprile, 2015

La Norvegia abolisce la modulazione di frequenza.

http://svenska.yle.fi/artikel/2015/04/20/norge-slutar-med-fm-radiosandningar
Dal 13 dicembre 2017, non esisterà più in Norvegia l'FM - la modulazione di frequenza per la trasmissione in FM, sulla banda 87,5-108 MHz - sarà gradualmente eliminata, lo ha annunciato la scorsa settimana il Ministero della Cultura della Norvegia. Il Digitale Audio Broadcast (DAB) prenderà il suo posto in un paese che è stato il primo, con l'Inghilterra, nel 1995. 

Questo non dovrebbe disturbare le abitudini dei norvegesi, il 56% già ascolta la radio in questo modo, secondo un sondaggio TNS Gallup del 2015 il 55% delle famiglie ha almeno un radio digitale (Digital Audio Broadcasting o DAB), e il 20% delle auto sono già attrezzate. La transizione sarà ancora più agevole in virtù del fatto che la situazione attuale offre l'accesso a ventidue stazioni e potrà ospitarne un extra di Venti, mentre la FM consente di ascoltare solo cinque radio nazionali. Questo passaggio tecnico dovrebbe portare un incremento economico di 23,6 milioni di euro. 

In Italia la questione è pressoché totalmente sconosciuta non si parla neanche di un periodo di transizione FM/digitale, Il DAB è stato lanciato nel 2014 in parte dell'Europa, ma non sembra abbia avuto molto successo. Le Reti di grandi dimensioni sembrano mantenere una posizione riservata, se non addirittura ostile. 

In Italia dovremo aspettare almeno altri due anni, sapendo di fare delle ottimistiche previsioni.

Il ruggito del leone ha 98 anni.

La Metro-Goldwyn-Mayer, con un video ripercorre la storia del suo famoso leone ruggente, simbolo della stessa. 
Il video dal sito Movie Munchies

http://en.wikipedia.org/wiki/Leo_the_Lion_(MGM)Con quello della Universal e della Twentieth Century-Fox, è probabilmente il più famoso dei marchi degli studi di Hollywood. 

Il famoso leone ruggente c'era già nel 1917, quando la MGM, che esiste dal 1924, non era stata ancora creata. 

Basta guardare questo video per riportare alla memoria molti ricordi legati sino alla nostra infanzia roooooooaaaaaaaar!

24 aprile, 2015

Il primo sex shop a La Mecca, regolarmente autorizzato.

La Mecca, primo sex shop halal (lecito) 
http://www.elasira.com/
Le autorità religiose in Arabia Saudita hanno convalidato la conformità dei prodotti con la Sharia, la legge islamica. Il marchio olandese di prodotti erotici El Asira si prepara ad aprire a La Mecca, una delle città sante dell'Islam, secondo il quotidiano britannico "The Independent"

In un paese in cui i diritti delle donne sono limitati e la sharia applicata alla lettera, El Asira intende "promuovere l'ammirazione e l'amore per le donne" e migliorare i rapporti coniugali. 

http://www.elasira.com/the-sensual-collectionIl marocchino Abdelaziz Aouragh responsabile in loco del marchio El Asira, sottolinea che i negozi online non vendono "bambole gonfiabili o vibratori". Non si concentrano sull'atto sessuale, ma su tutto quello che ruota loro intorno. 

I prodotti intensificano l'atmosfera e aumentano la sensualità. Il negozio online offre oli da massaggio, lubrificanti e candele senza alcool o gelatina e promette anche una "consegna discreta". Questo non è il primo sexy shop aperto nel mondo musulmano. Altri si trovano nel Bahrein e Qatar.

23 aprile, 2015

Perché gli uomini evitano il matrimonio. Pare non convenga più secondo un libro recente.

Una docente universitaria nordamericana ne enumera le ragioni in un libro provocatorio: i benefici sono diventati molto inferiore ai rischi

http://www.dailymail.co.uk/femail/article-3046350/Why-men-refuse-marry-Women-complain-chaps-today-won-t-settle-Sorry-ladies-s-fault-argues-wickedly-provocative-new-book-Denigration-Men-PETER-LLOYD.htmlIl Daily Mail analizza nel suo sito le ragioni per cui gli uomini sempre più rifiutino di imbarcarsi nel matrimonio. Il tabloid britannico si riferisce a questo effetto in un libro provocatorio, "Why Men Are Boycotting Marriage, Fatherhood, and the American Dream (Perché gli uomini evitano il matrimonio, la paternità e il sogno americano)", scritto da Helen Smith, docente in psicologia presso l'Università del Tennessee. 


http://www.amazon.com/Men-Strike-Boycotting-Marriage-Fatherhood/dp/1594037620L'autrice non va per le lunghe. In sostanza, ci dice che i benefici non sono più quelli di una volta e i rischi ed i costi sono molto più alti. "In definitiva, gli uomini sanno che rischiano di perdere i loro amici e la stima, la loro vita sessuale, il loro denaro e, se tutto va male, le loro famiglie", ha scritto. "Non vogliono firmare un contratto legale con una persona che li potrebbe privare della metà della loro fortuna, una volta che la luna di miele sia tramontata". 

Da qui a dire "Sorry ladies, ma è tutta colpa vostra", quasi una sintesi del pensiero della cattedratica, non ce n'è uno di quelli che leggono il tabloid, oltre che il libro, che lo sfogli troppo allegramente. Provatevi anche voi. 

22 aprile, 2015

La Fondazione alla 721^ Fiera di San Giorgio - Comunicato

COMUNICATO STAMPA


INVASIONE CULTURALE E DIGITALE PER LA FONDAZIONE “SANTOMASI”

http://fondazionesantomasi.it/la-fondazione-alla-721-fiera-di-san-giorgio/#more-1077Gravina - Prove generali per voltare pagina e rimarcare il proprio ruolo. Nicchia rassicurante di un patrimonio librario e museale senza paragoni, la Fondazione “E. Pomarici. Santomasi” si veste di un nuovo abito, proiettando e progettando la città del futuro. È in moto un meccanismo al passo con le volontà del barone Santomasi messe per iscritto nel testamento,nonché con le esigenze di una Gravina che ha fame di crescita culturale, e nel solco della strategia di sviluppo avviata dall’Unione Europea. 

http://www.gravinafiere.it/721-fiera-san-giorgio/Parole d’ordine: «invasione culturale e hi-tech», «rilancio a tutto campo del ruolo di guida», «massima condivisione con la città», «mano tesa alla promozione delle start-up». Sono questi alcuni dei comandamenti laici prescritti dal Presidente Mario Burdi e condivisi dal consiglio della Fondazione, racchiusi in un progetto quinquennale fatto di tappe e traguardi, in un viaggio globalizzante; allungando il passo sulla digitalizzazione dell’offerta e dando al tempo stesso dignità ai talenti locali, alle donne e al merito in generale. «Il sogno del Barone era quello di rendere grande la sua Gravina, affinché i cittadini di questa terra elevassero il proprio spirito di conoscenza - spiega il Presidente Burdi - Partendo dal testamento di donazione, assolutamente lungimirante seppur risalente ad un secolo fa, abbiamo stilato nel dettaglio un articolato percorso; anno per anno, fino al 2020, quando si celebrerà il centenario della nascita della Fondazione, arricchiremo questo scrigno e di riflesso la città intera di nuovi contenuti culturali. Diventi il nostro piano di lavoro un’occasione per dimostrare la nostra gratitudine all’uomo che ha messo al primo posto l’amore per la sua città. Adesso tocca a noi migliorare il nostro destino», anticipa il Presidente. 

Punto di partenza, l’apertura di un caffè letterario proprio all’interno della Fondazione; contestualmente si provvederà all’allestimento di una “scatola nera”, come luogo di installazione di opere; attenzioni rivolte anche alla rinascita degli spazi verdi donati dal Barone. Saranno questi ed altri i contenuti che verranno approfonditi durante il convegno dal titolo “Una strategia di costruzione del nostro futuro” previsto per venerdì 24 aprile alle ore 16 presso il quartiere fieristico. Prodigo di sorprese sarà anche lo stand della Fondazione allestito in fiera, tanto per rendere l’idea del cammino che attende la città. «Se si vuole puntare alla crescita è indispensabile mettersi in gioco e stringere nuove relazioni. Del resto, lo stiamo già facendo - assicura Burdi - con tutti i partner che condividono la nostra visione. Ma cammineremo a braccetto anche con gli studenti, con i giovani imprenditori, nonché partecipando attivamente a progetti culturali, fino a portare la Fondazione anche al di fuori di Gravina». Per questo, porta spalancata a quanti decideranno di avvicinarsi alle iniziative della Fondazione, apportando idee, competenze e contributi. 


Gravina, 20 aprile 2015

comunicato a cura di Maria Teresa Di Noia

21 aprile, 2015

La Banca Mondiale fallisce nel suo compito principale e non mantiene i suoi impegni: aiutare i poveri.


La Banca Mondiale non è riuscita a proteggere i poveri. Creata per la lotta contro la povertà, finanzia progetti inefficaci ed in totale contraddizione con alcune delle sue missioni. Questo è ciò che rivela un sondaggio dal Consorzio Internazionale di Giornalisti investigativi. 

http://www.icij.org/project/world-bank

Dopo la clamorosa indagine di gennaio 2015 sullo scandalo di una frode globale orchestrata dalla banca HSBC, il Consorzio Internazionale dei Giornalisti investigativi colpisce ancora, ha appena pubblicato un sondaggio ambizioso, condotto in collaborazione con l' Huffington Post, The Guardian , e "un team di più di 50 giornalisti in 21 diversi paesi" sulla Banca Mondiale. 

Intitolata "EVICTED AND ABANDONED (Abbandonati e deportati)", rivela che dal 2004 la Banca Mondiale ha finanziato progetti che hanno avuto l'effetto di costringere 3/4 milioni di persone a lasciare la propria terra o le loro case. Effetti in totale contraddizione con la sua missione di aiutare i paesi in via di sviluppo. "La Banca Mondiale non ha mantenuto la promessa" scrivono gli autori solennemente nel loro articolo. 

L'indagine lunga dei media pubblicata sul sito del Huffington Post è il risultato di un importante lavoro di ricerca ed indagine giornalistica riassunta in una mappa interattiva che mostra che la maggior parte dei 3,4 milioni di sfollati in questione vive in Africa o in questi tre paesi asiatici: Vietman, Cina e India. 



L'indagine del Consorzio, per esempio dimostra che le autorità etiopi hanno "dirottato" diversi milioni di dollari dalla Banca Mondiale per organizzare deportazioni di massa di cittadini nei paesi occidentali, secondo la testimonianza di ex funzionari coinvolti nell'attuazione di tali programmi di trasferimenti forzati. 

I giornalisti denunciano: "Tra il 2009 e il 2013, la Banca Mondiale ha perso 50 miliardi di dollari in progetti, particolarmente rischiosi e irreversibili nel loro impatto sociale e ambientale, e senza precedenti".

Infine l'articolo evidenzia il fatto che la Banca mondiale - attraverso la intermediazione della International Finance Corporation (IFC), che da quella dipende, ha sovvenzionato prestiti a investitori privati ​​o dello Stato - avrebbe "finanziato governi e società accusate di violazioni dei diritti umani, come lo stupro, omicidio o tortura". 

20 aprile, 2015

A lezione di selfie con Rembrandt. Conoscere se stessi.


http://www.nytimes.com/2015/04/17/arts/international/with-rembrandt-the-selfie-takes-on-new-meaning.htmlResponso divertente quello del New York Times giovedi scorso sullo storico inglese Simon Schama. Quest'ultimo aveva recentemente invitato le giovani generazioni a fermarsi nel vezzo di guardarsi l'ombelico durante i selfies, "eyeballing (tirando fuori gli occhi, parole sue)" un po' più dei loro simili. 

Né l'una né l'altra cosa, la replica della giornalista Nina Siegal che rileva gran parte del lavoro del famoso pittore olandese Rembrandt essere basata su una certosina osservazione del corpo. Questo polemico excursus non è peregrino come dimostra una rassegna sul maestro della scuola olandese in corso ad Amsterdam fino al 17 maggio. 

Le ragioni di questa teoria di autoritratti sono per lo più pratiche. Le opere del maestro, lungi dal proporre una bellezza tradizionale, indagano sull'umanità dei modelli resi visibili, dalle loro espressioni, ma anche dalle loro imperfezioni. Il professor Chapman, autore di un libro sul pittore dice: 

"Rembrandt ha esplorato modi diversi di utilizzare le ombre negli occhi o le lentiggini intorno alla bocca e usato queste tecniche per dipingere ritratti lontani dall'ambito di una tradizione pittorica o di una visione storica". 

Non va, naturalmente, trascurata la motivazione economica di Rembrandt. Molti dei suoi autoritratti sono stati venduti agli amanti dell'arte e soprattutto alla famiglia Medici. 

http://www.john-uebersax.com/delphi/delphi2.htmQuanto alle ragioni più profonde dell'ossessione dell'artista per la sua riflessione, diverse ipotesi sono discusse. Per una volta, la teoria post-freudiana che il rappresentare della foto o della pittura sarebbe un modo per prendere coscienza di sé, il suo corpo e la sua mente, lascia il posto a una spiegazione più banale. In pittura, Rembrandt "guarda all'arte durevole, Raffaello, Tiziano, Dürer, reclama e consolida il suo posto nella storia", continua Chapman. 

Ma il dipingere le proprie emozioni ha permesso a Rembrandt di meglio ricreare e capire quelle degli altri. Quindi, è "eyeballing" se stessi che si impara a capire meglio gli altri dicono Nina Siegal e Simon Schama, passando per Rembrandt. 

19 aprile, 2015

Decapitare un astice in pubblico. Uccidere per mangiare. La protesta.

La performance "accidens" di Rodrigo Garcia, durante la quale un astice vivo è tagliato in due, molto fa discutere. 

http://quefaire.paris.fr/fiche/103955_festival_etrange_cargo_2015Presentata come parte del festival "Etrange Cargo" alla Ménagerie des verres, la performance ha scatenato una petizione su internet (30.000 firme) e l'indignazione delle associazioni degli animalisti. In Polonia, qui un uomo è salito sul palco per cercare di salvare l'astice ... proprio come a Parigi, dove uno spettatore si era alzato, martedì, per cercare di salvare il crostaceo sospeso ad un filo. 
Ma subito si è seduto dopo le invettive del regista, adirato. 
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&uact=8&ved=0CDkQFjAD&url=http%3A%2F%2Frodrigogarcia.es%2F&ei=L2IzVcqKJpCx7QaVkoHgCg&usg=AFQjCNGmdSIJod6bIo9Sbp9m0Xp9VR62PQ&sig2=UTRmiJRUviqdXHW_MSrLKg

L'uccisione di un'astice non è affatto banale per Rodrigo Garcia. Si tratta di un "atto primitivo", "un ritorno alla natura: uccidere un animale per mangiare". L'atto gli ricorda anche "il buio di un passato, non così lontano, in Argentina", la repressione e la tortura. 

Molti spettatori lasciano il locale, altri contemplano in silenzio l'astice, mentre si ascolta il battito cardiaco ripreso da un microfono. L'attore, scuro in volto, raccoglie in tre lunghi minuti la coda dell'animale e la posa accuratamente sopra un piano di lavoro prima di un taglio netto nel bel mezzo e metterlo sulla griglia, dove saltella crepitando per un po'. 

Nato a Buenos Aires da padre macellaio e madre fruttivendola, Rodrigo Garcia ha chiamato la sua attività "La Carniceria Teatro" (teatro del macellaio) e utilizza regolarmente gli animali. Sprezzante nei confronti della società dei consumi, ritiene che l'uomo moderno abbia "dimenticato il rapporto tra uomini e animali nella cultura". 

In una lettera pubblicata sul suo sito web, si rivogle ai firmatari della petizione, che "si lasciano manipolare da estranei" e "dirigere dai demiurghi dei social network": "Che sia chiaro sin sall'inizio: Siete completamente idioti", dice.

Partito dall'Argentina, direttore da gennaio 2014 del Centro Drammatico Nazionale a Montpellier, raramente lascia indifferenti. Nel 2011, il suo "Golgota picnic" aveva sollevato le ire delle associazioni cattoliche in Francia, prima di essere cancellata del tutto dalla cattolica Polonia. 

Alla fine di marzo, il Freedom Theatre di Tolone ha ricevuto minacce relative alle prestazioni "Et balancez mes cendres sur Mickey (spargete le mie ceneri su Mickey)", un gioco in cui l'attore immerse per dieci secondi quattro criceti in un acquario. 

A suo modo, Rodrigo Garcia, osserva che i criceti fuori dall'acqua sono "esattamente nello stesso stato di prima, sono soltanto bagnati (...) come quando camminano nelle fogne della città e devono fare il bagno se l'acqua li porta con sè". 

Per quanto riguarda l'astice, muore "per una ragione poetica", a differenza delle "centomila aragoste sui tavoli dei ristoranti" consumate ogni giorno nel mondo.

Rodrigo Garcia - Accidens. Matar para comer (2009). 

Appello per una protesta in piazza contro il velo.


http://www.corriere.it/foto_del_giorno/home/13_aprile_29/arabiadonne_291e65c8-b0e6-11e2-b358-bbf7f1303dce.shtml

Un giornalista chiede agli egiziani di manifestare contro il velo in piazza Tahrir al Cairo all'inizio di maggio. Una chiamata qualificata come "provocazione" da migliaia di conservatori.
"Propongo questo: un gruppo di giovani donne che comincino a rimuovere i loro veli durante una manifestazione in piazza Tahrir [al Cairo] un ​​giorno da stabilirsi nel corso della prima settimana di maggio, con gli uomini intorno per proteggerle. Io sarò il primo di questi uomini",
ha scritto il giornalista egiziano Sharif Choubachy sulla sua pagina Facebook (Sheriff Almuzeehy)

http://it.wikipedia.org/wiki/Hoda_Sha%27rawiSecondo il quotidiano egiziano Al-Youm Al-Sabee il giornalista, scrittore ed ex ufficiale dell'UNESCO, intende provocare un evento che sarà altrettanto sorprendente come il famoso gesto di Hoda Sha'rawi, che nel 1923 aveva pubblicamente rimosso il velo ad Alessandria. Gesto considerato fondatore del movimento di liberazione delle donne in Egitto. Il velo, in Egitto, era già scomparso da più di 50 anni. 

Sul suo account Facebook, lancia anche una serie di video per spiegare il legame tra il movimento di liberazione delle donne e la rivoluzione del 1919 (che ha portato l'indipendenza del paese nel 1922), "inizio dell'affermazione dell'identità dei cittadini". Ricorda anche che "il velo era andato in soffitta per più di 50 anni in Egitto, per riapparire negli anni '70, dopo la sconfitta contro Israele del 1967". 

Vari gruppi Salafiti e dei Fratelli Musulmani, hanno condannato l'iniziativa, invitando l'Università islamica di Al-Azhar ad intervenire per impedirlo. 

18 aprile, 2015

Un messaggio lanciato nello spazio: una ragazza, dalla terra, al padre astronauta.

Come potrebbe una ragazza trasmettere un messaggio al padre, astronauta della missione della Stazione Spaziale Internazionale? 


Prima di scrivere tutto il resto la mia mente è andata alle linee e ai disegni geoglifi di Nazca, ascoltando la colonna sonora, un valzer, sicura citazione di Kubrik e la sua 'Odissea nello spazio', mi sono chiesto se anche quelli fossero messaggi di augurio o di benvenuto verso destinatari più lontani.

Con la tecnologia, tutto è possibile, il meglio e il peggio. In questo caso, è il meglio: inviare un messaggio dalla Terra ad un astronauta in orbita. In effetti, il padre della giovane Stephanie, che vive a Houston, è attualmente in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale. Basti pensare che quando lui è assente, lo è per un bel po' di tempo, per non parlare del rischio che un tale lavoro comporta ... 
Eppure dalla Terra, Stephanie è stata in grado di trasmettere un messaggio a suo padre lassù in orbita. Come? Con una campagna pubblicitaria per l'auto Hyundai

Il primo passo, semplice: scrivere il messaggio "I love you". 

Il secondo: trasformare la scrittura della giovane in traccia stradale leggibile ingrandita dagli 11 piloti Hyundai Genesis. 

Ultimo passo: far coincidere la scritta con la traiettoria del passaggio della Stazione Spaziale in quel giorno, per poi scrivere materialmente il messaggio sulla superficie di un lago asciutto, il Dry Lake Delamar, nel Nevada, con i pneumatici.

Risultato finale: un messaggio di 5,55 km2, più o meno quanto l'estensione della città di Bari, periferia compresa, visibile e leggibile dallo spazio. Una iniziativa che ha toccato il cuore del padre astronauta e di tutta la famiglia e, ovviamente, entrato nel Guinness dei primati. Per una volta, nessuno si è abbandonato allo zapping da quella che, in fondo, non è altro che la più grande campagna pubblicitaria del mondo! 

17 aprile, 2015

Straordinaria esposizione al museo, tra fiori e delicate sensazioni. Da restare incantati.

Una sensazionale rassegna in Giappone al museo di Tokyo. Immersione totale ed interattiva tra fiori fluttuanti. 
http://www.team-lab.net/all/art/ffgarden.html

Come parte della esposizione al Miraikan Museum di Tokyo, il collettivo di designers TeamLab, ha creato una foresta composta da 2.300 fiori in levitazione. Le piante rispondono ai movimenti dei passanti sinuose ed avvolgenti. 

"Quando il visitatore si avvicina, i fiori si sollevano sopra la sua testa, per creare una piccola cupola intorno a lui", descrive il sito giapponese Spoon e Tamago, deliziato dall'esperienza. 

Di fronte al notevole successo ottenuto, la mostra è stata prorogata fino al 1° maggio. 

16 aprile, 2015

Cannabis a domicilio ed un investimento da 10 mln di dollari.

Snoop Dogg investe nella cannabis alla maniera di Uber
https://www.eazeup.com/#/home
Una startup californiana che fornisce la cannabis a domicilio ha raccolto 10 milioni di dollari di fondi per il suo sviluppo. 

http://qz.com/381500/eaze-pot-delivery-service-lands-an-investment-from-snoop-doggs-venture-firm/L'azienda Eaze collega consumatori e coltivatori con una serie di automobilisti driver-partner. "sul modello della domanda di conducenti Uber", lo riferisce il sito Quartz

Eaze dice di aver fatto 30.000 consegne sin dal suo inizio, in circa nove mesi. L'azienda non è l'unica sul mercato, ma è una delle prime ad avere investitori istituzionali, in una ambiente che flirta con la legalità e qualche eccezione. "In molte giurisdizioni, Uber ha talora infranto la legge, così come Airbnb. Dobbiamo guardare al futuro, in quale direzione sta andando il mondo, piuttosto che stare dove siamo oggi", rassicura Kyle Lui, uno dei quadri dirigenti di uno dei principali investitori, l'impresa DCM. 

La tua isola galleggiante personale. Adesso puoi.

Una società costruisce isole galleggianti artificiali completamente arredate, chiavi in mano. Quanto basta per diventare un moderno Robinson di lusso.

Ne siete tentati...? Ma è un tantino costoso. 
http://www.rtl.fr/actu/sciences-environnement/des-iles-flottantes-artificielles-privees-et-eco-responsables-en-vente-aux-maldives-7777366766
Da 1.4 a 4 milioni di dollari: questo è il prezzo che si deve pagare se si vuole la propria isola galleggiante artificiale completamente attrezzata. 

Le prime di queste emergeranno sul mare alle Maldive, Dubai e Miami come primi edifici di lusso galleggianti.

Il network immobiliare del lusso Christie's ha annunciato che sarà partner in questo progetto un po' sui generis.

"Gli acquirenti potranno personalizzarle, sia nelle dimensioni, che nel gusto", ha detto Dan Conn, presidente di Christie's International Real Estate.

15 aprile, 2015

Naypyidaw, Capitale senza abitanti.

Benvenuti a Naypyidaw, la capitale più strana del mondo. 

http://www.theguardian.com/cities/2015/mar/19/burmas-capital-naypyidaw-post-apocalypse-suburbia-highways-wifi

Due giornalisti del quotidiano britannico The Guardian hanno esplorato Naypyidaw, costruita da zero nel 2005 dall'esercito birmano nel bel mezzo della giungla. Una gigantesca città nel cuore del paese, ma priva di abitanti. 

Una città di 4.800 km2 di superficie sei volte più grande di New York, con vie gigantesche fino a 20 corsie, che si estendono fino all'orizzonte. Ma nessun abitante. O molto pochi. Così Kennard e Provost descrivono il paradosso della capitale birmana Naypyidaw in un articolo pubblicato su The Guardian

"Nulla si muove. Ufficialmente la popolazione della città é di un milione di abitanti, ma ci sono molti che dubitano su questa stima. Una Domenica pomeriggio di sole, le strade sono tranquille, i ristoranti e gli alberghi vuoti. Questo suona come una immagine terrificante di un sobborgo americano dopo l'Apocalisse, come in un film di David Lynch girato in Corea del Nord", scrivono i due giornalisti.

La storia di Naypyidaw è iniziata nel novembre 2005, quando la giunta birmana annunciò il trasferimento della capitale da Rangoon, situata lungo il fiume Irrawaddy e a pochi chilometri dal mare, a questo sito nel bel mezzo della giungla. 

La costruzione di Naypyidaw, che significa "Casa del Re" sarebbe costata 4 miliardi dollari (€ 3.690.000.000) in un paese che spende solo lo 0,4% del suo PIL per la salute dei suoi cittadini, una delle percentuali più basse del mondo (dati World Bank), dice The Guardian. 

Le ragioni di questo spostamento rimangono poco chiare. Probabilmente la crisi del leader megalomane della giunta, Than Shwe o un segno della sua follia, come suggerì uno dei dispacci diplomatici americani rivelati da Wikileaks nel 2006. In ultima analisi é verosimile pensare che la giunta l'abbia preferita all'affollata Rangoon, dove le proteste sono sempre possibili? I reporters non lo decidono. 

Nel frattempo, la capitale offre ai visitatori la rara opportunità di giocare a golf in uno dei quattro percorsi della città o visitare lo zoo, dove è stato costruito uno spazio con aria condizionata per i pinguini. In tutti i casi, una visita a Naypyidaw, lascerà del Myanmar (Birmania) un'impressione agli antipodi rispetto a quella che il mondo ha di quel paese.

Seduti sotto un parasole sulla terrazza di un caffè di fronte a un centro commerciale gigantesco, due consulenti dell'ONU, in visita, intervistati da The Guardian, si dicono felici di essere stati inviati qui piuttosto che a Rangoon. "Non ero sicuro di cosa ci aspettava; si pensava che la Birmania fosse sottosviluppata. Non mi aspettavo queste gigantesche strade. Per contro, è completamente deserta, come una città fantasma, in realtà, non ci sentiamo a nostro agio qui", dice uno di loro. 

14 aprile, 2015

Ooho! Stiamo per dire addio alle bottiglie d'acqua in plastica. In modo gratuito.

L'acqua in bottiglie di plastica cade in disuso? Niente più riciclaggio della plastica. 
https://www.linkedin.com/company/skipping-rocks-lab/
L'azienda SKIPPIN ROCKS LAB, di Londra, sta lavorando su una bolla gelatinosa alimentare che permetterà lo stoccaggio del prezioso liquido senza creare rifiuti di plastica. Per bere, dovremo, quindi "mordere la bolla viscosa e poi aspirare il liquido o inghiottire senza altri indugi, come un'ostrica", dice The Atlantic, io aggiungerei come un uovo pur non avendo provato il marchingegno. 

La ricetta per creare Ooho!, il nome dell'invenzione della società britannica, è di dominio pubblico "in modo che tutti possano farlo a casa". 


P.S. Ma 'ste palline le porteremo in tasca?

13 aprile, 2015

Sotto l'ombra dei bellissimi ciliegi in fiore.

Dal Giappone all'America, si celebrano i fiori di ciliegio, presagio di primavera. Avviso per gli amanti: attenti agli occhi! 


Gaudeamus igitur, la primavera è tra noi! Ad aprile, i primi alberi da frutto fioriscono in tutto il pianeta, per il piacere dei sensi, degli appassionati e soprattutto dei fotografi. Migliaia di turisti hanno visitato lo scorso week End Washington DC, negli Stati Uniti, per assistere al festival dei fiori di ciliegio (Cherry Blossom). L'opportunità di camminare, circondati da un mare di fiori, le corsie del National Mall, lungo il viale Independance Avenue e sulle rive del Tidal Basin (bacino di marea). 

Come mai i ciliegi a Washington D.C.? Nel 1912, il sindaco di Tokyo decise di offrire 3.000 ciliegi alla capitale statunitense per sigillare l'amicizia tra le due nazioni. Oggi, i loro fiori bianchi e rosa sono uno dei più preziosi tesori della regione e il Cherry Blossom Festival è l'occasione annuale per festeggiare. 

In Giappone, il ciliegio è sacro. Il suo fiore è il più popolare, che non manca mai all'appuntamento della fioritura, per farsi guardare, ogni primavera. É il momento per celebrare e prepararsi all'arrivo della stagione calda. 

Stesse scene in Cina e Corea del Sud. Tra i tre paesi, un lungo dibattito anima conversazioni ogni primavera. Chi è il padre del ciliegio? I sudcoreani e giapponesi rivendicano da tempo la paternità, di aver dato i natali agli alberi da frutto. Recentemente, anche i cinesi sgomitano in questa battaglia, dicendo che i fiori di ciliegio hanno avuto origine nel loro paese. 

Un dibattito che non interessa agli europei, probabilmente troppo impegnati a guardare ammirati le distese di fiori bianchi e rosa, come maree colorate nei loro giardini e parchi. 

12 aprile, 2015

Quali danni combina un Periscope.

In queste ultime settimane, le applicazioni live streaming hanno suscitato grande scalpore, prima Meerkat poi Periscope (la risposta di Twitter). 
https://www.periscope.tv/
I primi commenti si sono focalizzati su tecnologia, l'utilizzo e la guerra delle applicazioni. Rimane la questione giuridica posta da avvocati ed esperti in questioni di proprietà intellettuale. Uno degli aspetti di un dibattito che è solo all'inizio. 

http://meerkatapp.co/Le nuove applicazioni Meerkat e Periscope che consentono di trasmettere un video snapshot, senza la necessità di scaricarlo prima, a tutte le persone nella propria rete sociale, sollevano numerosi quesiti legali. 

In primo luogo, un primo problema, è quello dei diritti di immagine delle persone, tra cui Vip, attori, giocatori ... personalità. 

Infatti, il diritto all'immagine permette ad una persona, famosa o no, di opporsi alla distribuzione, senza l'espressa autorizzazione, della sua immagine. 

Se il video trasmesso nell'ambito delle applicazioni presenta l'immagine di una persona, si potrebbe legittimamente ritenere che vìoli il diritto che ognuno ha alla sua immagine. Così, da poter chiedere il divieto della distribuzione del video stesso ed un risarcimento dei danni nei tribunali. 

Ma, data la immediatezza della diffusione, la possibilità di danni irreparabili e le prove della realizzazione sarebbero difficili da reperire. 

Inoltre, la trasmissione immediata, attraverso queste applicazioni, di eventi culturali e sportivi è anche suscettibile di creare non poche difficoltà. 

É noto che i diritti di sfruttamento da parte degli organizzatori di eventi sono di solito concessi ai canali televisivi pubblici e privati ​​che ottengono il diritto di trasmettere dietro importanti contropartite finanziarie. 

Tenuto conto degli interessi finanziari in gioco e degli importi investiti, la diffusione selvaggia potrebbe compromettere gravemente lo schema e gli importi in causa, visto che su tali diritti di diffusione le emittenti e gli organizzatori non potrebbero più contare su contratti di esclusiva. 

Un esempio per tutti, la Football League (LFP) ha minacciato di perseguire Twitter (vedi le Figaro), che aveva appena comprato l'applicazione Vine, visto che la trasmissione delle immagini delle partite produrrebbe grave danno non giustificabile con il diritto all'informazione. 

Secondo la LFP, la trasmissione, tramite il social network Twitter, le stava causando un danno stimato in 10 milioni di euro. 

Oggi siamo di fronte a questo nuova evoluzione con Meerkat e Periscope acquistato da Twitter. 

É molto probabile che la Lega e le altre organizzazioni sportive, i cui eventi generano molti ricavi significativi, non si accontentino di annunciare una azione, ma in realtà decidano di mettere in guardia queste nuove applicazioni ed il social network Twitter dall'effettuare queste trasmissioni. 

Infatti, gli organizzatori, concedendo la trasmissione in esclusiva, hanno l'obbligo di fare tutto il possibile per evitare che venga minata questa esclusività. 

Oltre all'azione legale, gli organizzatori potrebbero prendere in considerazione la creazione di jammers negli stadi e nei luoghi dove gli eventi si svolgeranno, anche se la cosa sembra piuttosto complicata a farsi. Un'altra possibile soluzione sarebbe quella di far sottoscrivere agli spettatori le condizioni generali di utilizzo dei biglietti, minacciando l'espulsione delle persone beccate a far riprese degli eventi, ma, probabilmente, anche questo  non sarà sufficiente. 

Infine, queste nuove applicazioni sono suscettibili di essere utilizzate nel compimento di più gravi reati come la pedofilia, l'incitamento all'odio razziale, etc. 

Vi è infatti la possibilità che si scateni una sorta di emulazione creata con il feedback immediato sul video. Così, in un video pubblicato su Periscope, di un autista che viaggiava a 150 chilometri all'ora i commenti lo incitavano ad andare più veloce.... 

Gli internati con la lora incoscienza saprebbero creare situazioni anche molto più gravi ed incontrollabili.