Negli ultimi mesi, la polizia arresta per strada o in un posto di blocco di routine le ragazze obbligandole a sottoporsi ad un test di verginità. Una pratica umiliante e illegale, indegna.
Accade, in Algeria.
Accade, in Algeria.
Lo denuncia El-Watan .
"Erano terrorizzate. Scioccate per essere state arrestate dalla polizia e costrette a sottoporsi a questo tipo di esame!"
Lo stesso ginecologo di guardia in un ospedale algerino orientale si è dichiarato sconcertato: i casi di esami di verginità richiesti da ufficiali di polizia sono in aumento. In questi casi, l'assenza dei genitori delle due minori ovviamente produce panico e gli stessi medici si dichiarano turbati. Le ragazze non erano vittime di stupro o violenza, semplicemente rientravano da una festa di compleanno.
"Questo tipo di esame è fatto, di solito, in presenza della madre, in caso di stupro", spiega il medico. Alla fine dell'accertamento, uno degli agenti di polizia si presenta per ottenere il risultato che la legge impone di mettere in una busta chiusa". Dopo le prime reazioni di incredulità del medico, l'ufficiale continua: "E 'necessario che io sappia cosa scrivere sul rapporto".
Secondo il gruppo Facebook "Algerie fait" all'inizio di marzo, tre ragazze di età compresa tra 18 a 20 anni sono "state sottoposte a test di verginità da parte delle autorità, dopo essere state prelevate durante un pic-nic a El Mridj (Constantine)".
Lo stesso ginecologo di guardia in un ospedale algerino orientale si è dichiarato sconcertato: i casi di esami di verginità richiesti da ufficiali di polizia sono in aumento. In questi casi, l'assenza dei genitori delle due minori ovviamente produce panico e gli stessi medici si dichiarano turbati. Le ragazze non erano vittime di stupro o violenza, semplicemente rientravano da una festa di compleanno.
"Questo tipo di esame è fatto, di solito, in presenza della madre, in caso di stupro", spiega il medico. Alla fine dell'accertamento, uno degli agenti di polizia si presenta per ottenere il risultato che la legge impone di mettere in una busta chiusa". Dopo le prime reazioni di incredulità del medico, l'ufficiale continua: "E 'necessario che io sappia cosa scrivere sul rapporto".
Secondo il gruppo Facebook "Algerie fait" all'inizio di marzo, tre ragazze di età compresa tra 18 a 20 anni sono "state sottoposte a test di verginità da parte delle autorità, dopo essere state prelevate durante un pic-nic a El Mridj (Constantine)".
Secondo la Direzione Generale del Comitato per la Sicurezza Nazionale (DGSN), cinque persone erano a bordo di un veicolo controllato in data 6 marzo alle 01:05 e una accertamento è stata eseguito su due ragazze minorenni. Una terza ragazza, maggiorenne, al momento dei fatti, non si è mostrata preoccupata.
Sempre secondo i DGSN, uno delle due minori era scappata di casa e cercata dalla sua famiglia. I suoi genitori avevano presentato una denuncia contro i due giovani che le accompagnavano. Ed è stata verificata loro verginità su richiesta dei genitori e con il consenso del procuratore della repubblica. Il tribunale di Cheraga ha aperto un fascicolo il giorno successivo per "incitamento alla depravazione (débauche)".
Sempre secondo i DGSN, uno delle due minori era scappata di casa e cercata dalla sua famiglia. I suoi genitori avevano presentato una denuncia contro i due giovani che le accompagnavano. Ed è stata verificata loro verginità su richiesta dei genitori e con il consenso del procuratore della repubblica. Il tribunale di Cheraga ha aperto un fascicolo il giorno successivo per "incitamento alla depravazione (débauche)".
Nessuna legge consente questo tipo di esame.
Raggiunto per telefono, il medico che aveva esaminato la giovane donna:
"Assolutamente non su richiesta dei genitori. Non erano lì!" Il medico aveva eseguito più volte controlli di questo tipo, maggiorenni comprese, perchè richiesti più volte. Ricordava anche di una donna divorziata sottoposta a questo tipo di esame dopo la denuncia contro il marito per aggressione e lesioni: "Lei diceva di non comprendere il motivo per cui dovesse subire tutto quanto sofferto, mentre il responsabile era già stato rilasciato".
Diversi altri ginecologi confermano che tali test sono stati richiesti più volte. Un ginecologo di Algeri dice che hanno già condotto un test simile due volte in quasi due anni, mentre una sua collega dice di averne fatti cinque in un anno e mezzo.
In realtà, nessuna legge consente queste procedure. "Forse nei casi di stupro, ma solo se la ragazza ha presentato una denuncia ed è d'accordo", dice un avvocato, indignato, che ha chiesto l'anonimato. "Questo tipo di esame è una violazione della libertà personale. Cosa c'entra la verginità con un crimine o un reato?". I giuristi sono più formali: può essere considerato attentato al pudore un atto particolarmente esplicito. La constatazione deve essere fatta in flagranza dell'atto stesso, ma anche in questo caso, la verginità non prova nulla.
Tutte le ragazze fanno un test di verginità prima del matrimonio.
Incuriosito, un avvocato, ha interpellato i membri del consiglio di sicurezza nazionale, che gli hanno assicurato che nessuna istruzione era stato data in tal senso. Non di meno sono stati incoraggiati a essere più severi nei confronti delle coppie, al fine di scoraggiare il comportamento "svergognato".
Interrogato da un giornalista a fine marzo, il ministro degli Interni Daho Ould Kablia ha detto: "Questo è totalmente illegale, inappropriato e inaccettabile". Nassera Merah, sociologa e femminista, non è sorpresa."Qui non si tratta nè di legge, nè di misure particolari, ma di abusi da parte delle forze dell'ordine".
Per lei, il problema è più grave. "Nei casi di stupro, si considera che le donne siano responsabili di ciò che accade loro, minori comprese. Spesso le condanne sono più pesanti se la ragazza era vergine al momento dello stupro e in questi casi, si considera che lo stupratore abbia colpito l'onore della famiglia! Questo è ancora il patriarcato imperante, ha esclamato fulminante. "Abbiamo a cuore l'onore della famiglia e chi se ne frega della ragazza".
"Niente di nuovo, tutte le ragazze fanno il test da vergini prima del matrimonio, è la nostra società che lo vuole", ha detto madame Zemirli, psicologa, circa la cristallizzazione dell'attenzione della società sulla verginità della donna. Il certificato DOC è richiesto dai mariti per convenienza. "Non pensiate che le cose si siano evolute, la maggior parte delle famiglie lo fanno, che lo si ammetta o no."
In realtà, nessuna legge consente queste procedure. "Forse nei casi di stupro, ma solo se la ragazza ha presentato una denuncia ed è d'accordo", dice un avvocato, indignato, che ha chiesto l'anonimato. "Questo tipo di esame è una violazione della libertà personale. Cosa c'entra la verginità con un crimine o un reato?". I giuristi sono più formali: può essere considerato attentato al pudore un atto particolarmente esplicito. La constatazione deve essere fatta in flagranza dell'atto stesso, ma anche in questo caso, la verginità non prova nulla.
Tutte le ragazze fanno un test di verginità prima del matrimonio.
Incuriosito, un avvocato, ha interpellato i membri del consiglio di sicurezza nazionale, che gli hanno assicurato che nessuna istruzione era stato data in tal senso. Non di meno sono stati incoraggiati a essere più severi nei confronti delle coppie, al fine di scoraggiare il comportamento "svergognato".
Interrogato da un giornalista a fine marzo, il ministro degli Interni Daho Ould Kablia ha detto: "Questo è totalmente illegale, inappropriato e inaccettabile". Nassera Merah, sociologa e femminista, non è sorpresa."Qui non si tratta nè di legge, nè di misure particolari, ma di abusi da parte delle forze dell'ordine".
Per lei, il problema è più grave. "Nei casi di stupro, si considera che le donne siano responsabili di ciò che accade loro, minori comprese. Spesso le condanne sono più pesanti se la ragazza era vergine al momento dello stupro e in questi casi, si considera che lo stupratore abbia colpito l'onore della famiglia! Questo è ancora il patriarcato imperante, ha esclamato fulminante. "Abbiamo a cuore l'onore della famiglia e chi se ne frega della ragazza".
"Niente di nuovo, tutte le ragazze fanno il test da vergini prima del matrimonio, è la nostra società che lo vuole", ha detto madame Zemirli, psicologa, circa la cristallizzazione dell'attenzione della società sulla verginità della donna. Il certificato DOC è richiesto dai mariti per convenienza. "Non pensiate che le cose si siano evolute, la maggior parte delle famiglie lo fanno, che lo si ammetta o no."
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