Non molto tempo fa i neuroscienziati scoprirono che il cervello umano è pieno di microbi. Ora stanno cercando di capire il loro ruolo nella nostra salute.
Un crescente numero di ricerche suggerisce che la demenza può derivare da un aumento della carica microbica nel cervello con l’avanzare dell’età.
“Nella nostra giovinezza, il sistema immunitario è abbastanza forte da impedire a troppi di questi organismi di raggiungere i nostri tessuti neuronali.
Con l’età, invece, le nostre difese si indeboliscono – un processo chiamato “immunsenescenza” – e permettono il passaggio di alcuni microbi», spiega la rivista.
Non sappiamo esattamente come questi microbi finiscano nel nostro cervello e sono state avanzate diverse ipotesi. Ma ciò che conta di più per alcuni ricercatori è ciò che fanno lì.
Sono interamente responsabili di malattie come l’Alzheimer? E se sì, possiamo prenderli di mira per prevenire lo sviluppo della malattia?
Sono solo dannosi?
“Dopo tutto, alcuni microbi intestinali aiutano la digestione, quindi è possibile che altri nel cervello contribuiscano all’analisi e al ragionamento”, osserva New Scientist.
In attesa che la ricerca faccia piena luce sul ruolo di questo microbioma cerebrale, la scoperta del suo coinvolgimento nelle malattie neurodegenerative suggerisce già nuovi potenziali trattamenti.
Questo nuovissimo campo di studio dovrebbe consentire grandi progressi negli anni a venire.
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