IceCube, un rivelatore di neutrini sepolto sotto tonnellate di ghiaccio, ha da poco rilevato un flusso senza precedenti di questa particella sfuggente che ci aiuterà a risolvere alcuni misteri dell'universo.
'A circa 47 milioni di anni luce, il buco nero al centro di una galassia chiamata NGC 1068 emette flussi di particelle enigmatiche', dice il sito di notizie di tecnologia e scienza CNET.
Queste 'particelle fantasma', chiamate neutrini, 'infestano il nostro universo ma lasciano poche tracce della loro esistenza'. Quindi ogni secondo, miliardi e miliardi di neutrini passano attraverso il bostro corpo, senza che tu ce ne accorgiamo.
Il loro viaggio è “continuo” nello spazio, ma gli scienziati non hanno altra scelta che “aspettare pazientemente il loro arrivo” sulla Terra nella speranza di rilevarli, grazie a dispositivi estremamente sensibili e complessi.
Sepolto sotto un miliardo di tonnellate di ghiaccio, a più di due chilometri di profondità sotto l'Antartide, si trova l'osservatorio 'IceCube Neutrino' progettato per raccogliere il loro segnale inafferrabile, libero da interferenze.
In un articolo pubblicato il 4 ottobre sulla rivista Science, il team internazionale dietro l'ambizioso esperimento ha confermato di aver trovato prove di 79 'emissioni di neutrini ad alta energia' provenienti da NGC 1068, aprendp così la strada a una nuova fisica: 'astronomia dei neutrini'.
'Con questa fonte di neutrini, entriamo in una nuova era', spiega il team di ricerca. 'È probabile che i neutrini di NGC 1068 abbiano milioni o addirittura miliardi di volte più energia di quelli del sole o delle supernove', gli unici che abbiamo osservato finora.
'L'universo ha diversi modi di comunicare con noi', afferma Denise Caldwell della National Science Foundation e membro del team IceCube.
“La radiazione elettromagnetica che vediamo, le onde gravitazionali che scuotono il tessuto dello spazio e le particelle elementari, come protoni, neutroni ed elettroni emessi da sorgenti localizzate”, elenca lo scienziato.
Il neutrino è una di queste particelle.
Questo gruppo di ricerca ha appena dimostrato che è possibile estrarne informazioni, 'per rivelare fenomeni e risolvere enigmi che non possiamo risolvere con nessun altro mezzo', conclude CNET.
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