Ma questi bambini inizierebbero a gattonare più velocemente di quelli nati prima della crisi sanitaria, secondo uno studio condotto in Irlanda e trasmesso dal Washington Post venerdì 28 ottobre.
Secondo questo studio, condotto in Irlanda, è probabile che i bambini nati durante il primo periodo di confinamento nel Paese sviluppino determinate capacità di comunicazione sociale più lentamente rispetto a quelli nati prima della pandemia di Covid-19.
Era quindi meno probabile che fossero in grado di fare un segno con la mano, indicare oggetti e conoscere una 'parola definita e significativa' all'età di un anno, spiega il quotidiano.
D'altra parte, erano più propensi a sapere come gattonare.
Il primo anno di vita per la coorte dei 'bambini confinati' è stato 'molto diverso da quello dei bambini pre-pandemici', dice al Washington Post la neurologa pediatrica Susan Byrne.
Peraltro lei e gli altri autori dello studio rassicurano i genitori. 'I bambini sono resilienti e curiosi per natura', sottolineano, e con il giusto supporto sono in grado di riprendersi.
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