I ministri dell'agricoltura dell'UE hanno aperto la strada a ulteriori sforzi per proteggere gli insetti del miele.
Hanno concordato lunedì su come tenere conto, nella valutazione dei pesticidi, dei loro effetti sulle colonie di api, aprendo la strada a nuove misure contro il declino di questi insetti cruciali.
I pesticidi possono essere autorizzati nell'UE solo se "una valutazione completa del rischio" avrà dimostrato che non vi siano danni alla salute umana ed effetti "inaccettabili" sull'ambiente, ma i criteri per valutare l'impatto sulle api non sono cambiati dal 2002, secondo la Commissione Europea.
Sequestrata nel marzo 2019 dall'esecutivo europeo, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha sviluppato diversi scenari per fissare "obiettivi specifici" per la protezione delle api da miele nella valutazione dei pesticidi.
Tra i vari metodi proposti, i ministri dei Ventisette, riuniti in Lussemburgo, hanno concluso lunedì che fissare una soglia di riduzione "accettabile" per le dimensioni delle colonie di api "ha offerto una protezione sufficiente", secondo una nota.
Mentre gli Stati inizialmente erano molto divisi sul livello di questa soglia, alla fine hanno concordato un "tasso massimo di riduzione" del 10% delle dimensioni delle colonie di api in tutta l'UE.
Un maggiore calo delle popolazioni di api sarebbe quindi considerato critico. Diversi Stati chiedono di abbassare ulteriormente questa soglia.
"I ministri hanno concordato sulla necessità di aumentare le ambizioni dell'UE nella protezione delle api da miele, garantendo nel contempo che le misure possano essere attuate dagli Stati", afferma la dichiarazione senza ulteriori chiarimenti.
Secondo l'ONU, citata dal Consiglio Europeo, le api impollinano 71 delle 100 specie coltivate fornendo il 90% del cibo mondiale. Tuttavia, negli ultimi anni, il crollo delle popolazioni di insetti impollinatori, molto vulnerabili ai pesticidi, minaccia la produzione agricola.
Il governo francese ha anche messo in consultazione lunedì un "piano impollinatore" volto a contrastare il declino delle api - un piano promesso da Parigi nell'agosto 2020 dopo la temporanea reintroduzione di insetticidi neonicotinoidi, qualificati come "killer delle api", per la coltivazione della barbabietola.
Questo piano francese prevede di valutare il rischio di tutti i pesticidi, inclusi erbicidi e fungicidi, per gli impollinatori in vista di una possibile restrizione, o addirittura divieto, del trattamento su colture a fioritura attraente, ora applicabile solo agli insetticidi.
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