I residenti della città di Cacahoatan, in Messico, si son fatti giustizia da se stessi dopo lo stupro e l'omicidio di una bambina.
Giustizia sommaria in Messico: un uomo accusato di stupro e uccisione di una bambina di sei anni è stato bruciato vivo venerdì dai residenti di Cacahoatan (sud), come hanno annunciato le autorità dello stato del Chiapas.
Un gruppo di residenti ha sequestrato Alfredo Roblero e lo ha accusato di stupro e omicidio della bambina, la cui famiglia aveva annunciato la scomparsa il giorno prima.
Lo hanno picchiato, lo legato a un palo ed inzuppato di benzina, prima di dargli fuoco, secondo il resocondo dell'inquirente del Chiapas.
La polizia, arrivata sul posto, non ha potuto salvare l'uomo. Il Procuratore del Chiapas ha dichiarato di non permettere ai cittadini di farsi giustizia da soli e che avrebbe indagato sul linciaggio.
Venerdì, in un'altra città vicino al Guatemala, è stato trovato il corpo senza vita di una ragazza di 13 anni. Il Messico è uno dei paesi con il più alto tasso di crimini al mondo. Più di 250.000 omicidi sono stati segnalati dal dicembre 2006, quando iniziò l'offensiva federale contro i cartelli della droga.
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