18 luglio, 2018

FOMO è morto viva il JOMO. Paura e piaceri dell'essere sempre connessi e non.

C'è un termine per denominare il terrore di non essere connessi a Internet e ai social network forse già lo conoscete: FOMO, che sta per Fear of Missing Out, la paura di perdere la connessione ad internet e, quindi, qualcosa di importante. 

http://www.dailymail.co.uk/femail/article-3410074/Forget-FOMO-FOJI-MOMO-JOMO-new-anxieties-caused-social-media.htmlIl suo esatto contrario, l'antitesi è JOMO che sta per Joy of Missing Out o la gioia di non sapere e di fuggire per un momento alla confusione di Internet. 

É stato l'imprenditore Anil Dash ad inventarlo nel 2012 quando nacque suo figlio. Il o la, decidete voi, JOMO fa di nuovo capolino oggi, in un momento in cui è sempre più raro e desiderato. 

Non prevede di eliminare la tecnologia ma vuol mostrarci che non è per niente indispensabile. 

Questa primavera, l'amministratore delegato di Google Sundar Pichai aveva presentato un'iniziativa (New York Times) per incoraggiare l'uso più sano delle nuove tecnologie ridimensionandolo. 

Durante il suo discorso, alle sue spalle, veniva proiettato l'invito alla Joy of Missing Out. Poco dopo Apple lanciava Screen Time, l'applicazione per visualizzare il tempo utilizzato e dedicato agli smartphone. L'iniziativa dei giganti tecnologici non nasceva dal nulla. 

Dopo anni di questo utilizzo, alcuni studi avevano mostrato l'impatto negativo di una connessione costante. Le continue notifiche rendono le persone infelici e sfortunate ( New York Times). 

Le sigle dei modi di comportarsi sono anche più che le due citate, il Daily Mail ce le elencava nello scorso febbraio (Forget-FOMO-FOJI-MOMO-JOMO... )

Quindi, questa estate, la vera vacanza potrebbe essere quella di disconnettersi e mettere alle spalle l'ansia provocata dalla nuova tecnologia e ... così sia. 

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