22 gennaio, 2017

21 Gennaio giornata delle coccole. Le ragioni per cui fanno bene

ABBRACCI PER TUTTI - Il 21 gennaio, è andata proprio così? É la Giornata Internazionale degli abbracci. Fondata trent'anni fa, da allora ha girato e forse conquistato il mondo. Un abbraccio ci fa bene al morale e anche alla salute. 
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Cerco di rispondere a tre semplici domande per dimostrare che è proprio necessario avervi preso parte e, se non lo avete fatto, siete sempre in tempo per porre rimedio. 

All'inizio dell'anno non è difficile sentirsi un po' depressi. Diciamolo pure, ci sono forti possibilità di esserlo, è la scienza - che ce lo dice. Natale già lontano, sopportiamo il freddo pungente, l'influenza che indugia, i buoni propositi che tardano a realizzarsi, la politica internazionale e nazionale ci preoccupa ... avete potuto finalmente respirare questo sabato con la sua Giornata Internazionale degli abbracci. Il principio è quello di rinfrancarsi con una buona dose di calore umano. 

No, questa iniziativa non è nata nella terra dei Care Bears, ma negli Stati Uniti. Un reverendo del Michigan, Kevin Zaborney, avrebbe avuto questa brillante idea, solo trent'anni fa. Avendo notato che il periodo da gennaio a San Valentino era stato particolarmente doloroso e che un po' di amore e calore non avrebbe fatto male a nessuno, lanciò l'idea. La prova che c'erano clienti da conquistare fu che l'idea esplose rapidamente e lasciò le frontiere degli Stati Uniti per diventare "internazionale". Da allora, paesi del mondo coccolano il 21 gennaio. 

Gli abbracci sono un bene per il morale ed anche per la salute. La scienza lo dimostra decisamente con tale copiosa messe di studi che vi convincerà. Secondo La Società di Neuroscienze a Washington (Vedi Science Daily), le coccole favoriscono il rilascio di un ormone, l'ossitocina, che crea una sensazione di benessere e riduce i livelli di stress. Queste esplosioni di affetto renderebbero anche più studiosi, spiegano i ricercatori della UC Berkeley, come riporta il New York Times. Gli studenti incoraggiati da una pacca sulle spalle dall'insegnante sarebbero due volte più rapidi e volonterosi. 

Per i ricercatori della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, l'abbracciare ha poteri curativi. Chiaramente, le persone regolarmente più coccolate si ammalano meno di altre. 400 partecipanti sono stati esposti, volontariamente, ad un virus invernale, coloro che hanno ricevuto l'affetto quotidiano hanno meno contratto questo brutto raffreddore del resto del gruppo, meno blandito. Questi preziosi momenti di tenerezza infatti riducono il flusso di sangue, la frequenza cardiaca e ancora una volta, grazie all'ormone magico, la tensione. Un abbraccio, insomma, è un modo per risparmiare un pomeriggio dal medico. 

Preparate il vostro cartoncino "abbracci liberi" e mettetelo in un luogo pubblico. La giornata canonica è passata, ma non è mai troppo tardi. Tuttavia, farei alcune raccomandazioni. Chiedete sempre il permesso al fortunato prima di saltare tra le sue braccia, consiglia il reverendo Zaborney, intervistato dal Christian Post. Il consiglio può sembrare ovvio, ma nessuno è immune da una effusione improvvisa di sentimenti, soprattutto quando preserva dall'influenza. Un altro suggerimento, che non mi stanco di ripetere: non esitate ad estendere le effusioni ad ogni giorno. Zaborney suggerisce di arricchire la prossimità con un profumo che le renda ancor più gradevoli. Tutto è buono per magnificare questa prossimità. 

Quindi, non dimenticate, gli abbracci non sono limitati a sabato, 21 gennaio e vi raccomando di allenarvi tutto l'anno per questo giorno di festa. Se, tuttavia, salterete oggi o domani, niente panico. Troveremo un altro giorno dell'anno per essere felici.

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