La pubblica amministrazione ha giustificato il gesto per l'affitto non pagato. I locali sono stati sigillati durante la notte.
I locali di Amnesty International a Mosca sono stati chiusi Mercoledì mattina dalle autorità. Lo ha annunciato l'ONG in difesa dei diritti umani. La città di Mosca, proprietaria, giustifica la sua decisione: 'arretrati di affitto'.
I dipendenti dell'organizzazione hanno trovato, intorno alle 10 (ora locale) l'ingresso sigillato. "Non abbiamo ricevuto alcuna notifica e i sigilli sono stati messi in nostra assenza", ha dichiarato Amnesty International in un comunicato.
"Tutta la nostra attività, i nostri computer e i nostri documenti sono lì, a porte chiuse", ha detto Ivan Kondratenko su Facebook, dipendente di Amnesty International in Russia.
L'ONG ha pubblicato una foto dei sigilli, su cui è scritto che l'organizzazione deve contattare il Comune di Mosca per informazioni. C'è anche numero di telefono, ma suona a vuoto, ha aggiunto Ivan Kondratenko.
Amnesty International occupa questi locali da vent'anni. Le serrature sono state cambiate e l'elettricità tagliata.
"Noi non sappiamo cosa abbia spinto le autorità di Mosca ad impedire il nostro accesso agli uffici. É una brutta sorpresa", ha detto in un comunicato John Dalhuisen, direttore europeo di Amnesty International.
"Come organizzazione, con gli altri, ho criticato le autorità russe, è possibile che questo faccia parte delle pressioni sulle società civile", sostiene. Amnesty ha infatti accusato la Russia di violare i diritti umani, conducendo una campagna di attacchi aerei mortali in Siria.
"É anche possibile che questo sia un vero e proprio errore amministrativo e non altro. In questa fase, non vogliamo fare nessuna speculazione finché non avremo l'opportunità di trovare una soluzione con le autorità municipali", ha dichiarato John Dalhuisen.
In un comunicato citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti, il comune di Mosca afferma che Amnesty era stato informato su "un certo numero di irregolarità relative al pagamento del canone di locazione" ed era stato concesso un mese per risolvere il problema. Ma l'organizzazione avrebbe ignorato questa richiesta.
Amnesty International ha dichiarato, nel frattempo, che i documenti dimostrano che è in regola con i suoi pagamenti. La sede di Mosca è l'unico ufficio di Amnesty International in Russia.
Le ONG in Russia sono soggette a controlli delle autorità sempre più severi. Dal 2012, una legge richiede alle ONG che ricevono finanziamenti dall'estero e con un' "attività politica" di registrarsi come "agenti stranieri".
Da maggio, una nuova legge ha nel mirino le organizzazioni internazionali. Permette di bloccare i conti bancari o di chiudere senza alcun giudizio in tribunale un'organizzazione straniera considerata una minaccia alla "sicurezza nazionale".
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aggiornamento del 4 nov 2016
Mikhail Fedotov, capo del Consiglio russo per i diritti umani, ha dichiarato alla Reuters di aver incontrato il presidente Vladimir Putin e discusso giovedi con lui la questione di Amnesty. "Il contratto di locazione è stato ripristinato. Loro (i membri di Amnesty) saranno in grado di riprendere i locali presto. Putin è stato informato", ha detto Fedotov, senza dare ulteriori spiegazioni.
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