Il regista americano, vincitore dell'Oscar per il miglior documentario nel 2003, Bowling for Columbine, Michael Moore afferra di nuovo l'attualità nel film a sorpresa intitolato Michael Moore in TrumpLand e si rivolge agli elettori Donald Trump.
Il documentario si basa su uno spettacolo (one man show) che Moore ha girato per due notti all'inizio di ottobre, davanti a un pubblico in gran parte conservatore nella Clinton County, in Ohio.
Uno spettacolo di più di un'ora intorno "alla più pazza campagna elettorale di tutti i tempi", secondo le parole di Moore riportate da Rolling Stone. Il luogo non è stato scelto a caso: "Dei 25.000 elettori registrati nella Clinton County (contea Clinton nome proprio della Contea), solo 500 sono democratici", evidenzia il settimanale americano.
Uno spettacolo di più di un'ora intorno "alla più pazza campagna elettorale di tutti i tempi", secondo le parole di Moore riportate da Rolling Stone. Il luogo non è stato scelto a caso: "Dei 25.000 elettori registrati nella Clinton County (contea Clinton nome proprio della Contea), solo 500 sono democratici", evidenzia il settimanale americano.
Tuttavia, secondo il New York Times, chi sperava in un attacco in piena regola del regista, noto per le sue provocazioni, potrebbe essere deluso. Moore, ardente sostenitore durante le primarie democratiche di Bernie Sanders, "non rappresenta un attacco diretto contro Donald Trump, ma un panegirico alla sua avversaria Hillary Clinton", dice il giornale.
Proiettato in due teatri, il 18 ottobre, il documentario verrà mostrato nei cinema di New York e Los Angeles durante il week end prima di essere pubblicati sulla piattaforma iTunes.
Proiettato in due teatri, il 18 ottobre, il documentario verrà mostrato nei cinema di New York e Los Angeles durante il week end prima di essere pubblicati sulla piattaforma iTunes.
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