Olimpiadi 2016: Un vescovo argentino denuncia la "cultura della fornicazione".
Ai giochi Olimpici 2016, 450.000 preservativi sono stati distribuiti ai 10.500 atleti di Rio, tre volte di più rispetto che a Londra nel 2012.
Egli respinge la forma "olimpica", degli atleti. Il vescovo argentino è convinto che una "cultura della fornicazione" regnava durante le Olimpiadi di Rio nel villaggio olimpico, indicando la distribuzione di 450.000 preservativi.
Egli respinge la forma "olimpica", degli atleti. Il vescovo argentino è convinto che una "cultura della fornicazione" regnava durante le Olimpiadi di Rio nel villaggio olimpico, indicando la distribuzione di 450.000 preservativi.
"Quarantadue preservativi per atleta per 17 giorni di gara. La preparazione (atletica) richiede l'astinenza, è logico, ma dopo ogni gara 'atleticamente ci si avvinghiava' (trad. approssimativa)", dice indignato, in un articolo pubblicato sul quotidiano El Dia, l'arcivescovo di La Plata, il conservatore Héctor Aguer (la foto illustrativa di quella pagina è con un Adamo ed Eva in una pace Olimpica). "La cultura della fornicazione che si diffonde senza scrupoli è un segno di disumanizzazione", "un comportamento animale".
Recentemente presentato dalla rivista argentina Noticias come un "nemico storico" di Papa Francesco, l'Arcivescovo Hector Aguer ha poi condannato la pubblicazione sulla stampa di articoli su giovani donne "che cambiano" fidanzato "cinque o sei volte l'anno". "Si suppone che non abbiano il tempo per leggere la Bibbia" dice indignato.
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