18 febbraio, 2016

Sarebbe un handicap avere un grande cervello.

Come dire: le dimensioni non contano. Oppure: Quello degli uomini è più grosso...
Gli animali con cervello più grande rispetto al loro corpo hanno un maggior rischio di estinzione. 
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Era già noto che avere un grande cervello non fosse necessariamente una garanzia di intelligenza. 

Secondo uno studio pubblicato Mercoledì in Proceedings B della Royal Society nel Regno Unito, queste caratteristiche sono associate piuttosto al pericolo di estinzione. 

La vulgata spesso ci die: un cervello di grandi dimensioni è un bene, un generatore di intelligenza, ha capacità cognitive superiori nella elaborazione delle informazioni. Ipotesi queste da prendere con le pinze. Alcuni animali hanno un cervello molto grande ma non sono noti per essere grandi intellettuali, come il capodoglio e il suo cervello di nove chili. 

Inoltre, per confrontare ciò che è paragonabile, gli scienziati preferiscono studiare i coefficienti di encefalizzazione (QE). L'uomo con un QE di 6-8, a seconda del valore di r considerato, ha il valore più alto di tutti gli animali. Non è seguito dalle scimmie (valori compresi tra 1 e 3) come si potrebbe immaginare, ma dal delfino (QE intorno al 5) che misura le dimensioni del cervello rispetto al corpo dell'individuo (da Wikipedia). 

Ma anche allora, il coefficiente di encefalizzazione non sembra un indicatore reale del quoziente di intelligenza (IQ). Secondo uno studio pubblicato in autunno, l'intelligenza umana è meno legata alla dimensione del cervello di quanto non lo sia al modo come è strutturato. 

Inoltre agli uomini, pur avendo generalmente cervelli più grandi rispetto alle donne, non hanno mostrato capacità cognitive più avanzate di quelle. Ma Eric Abelson, del Dipartimento di Scienze Biologiche presso la Stanford University negli Stati Uniti, va oltre, avanzando l'idea che un cervello di grandi dimensioni potrebbe essere un handicap. 

Il ricercatore ha calcolato le dimensioni del cervello di 1679 animali (160 specie) e confrontato queste misure con i dati del Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), che valuta il rischio di estinzione di migliaia di specie e sottospecie. 

Ha mostrato e messo in evidenza un coefficiente di correlazione tra le dimensioni del cervello e la probabilità di estinzione. Legame ancora più forte tra i piccoli animali. 

Mantenere un cervello di grandi dimensioni sottopone ad un notevole costo metabolico. Si tratta di un consumo di energia superiore senza, pare, una forma fisica migliore. Eric Abelson sostiene che i costi di un elevato coefficiente di encefalizzazione superino i benefici per le piccole specie. 

Inoltre, le note di studio lo dicono, una maggiore conoscenza non protegge la fauna selvatica dai pericoli dell'ambiente moderno. 

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