La giovane Katya, di 10 anni, è stata sequestrata per 48 ore da un uomo che afferma di averla "guadagnata" durante una partita.
Può il padre essersi giocata la figlia a poker? Questa è la domanda che si pongono gli investigatori del Birobidzhan, nell'estremo nord della Russia, secondo The Siberian Times (il réportage con ampia documentazione fotografica della bimba e genitori).
È in questa zona che la giovane Siberiana Bachurina Ekaterina (Katya), di 10 anni, è scomparsa per 48 ore dopo essere stata rapita all'uscita dalla scuola. I compagni di classe avevano assistito alla scena della sua presa a bordo di una macchina rossa.
500 persone, ma solo due giorni dopo, hanno tentato di tutto per ritrovarla. Il sequestratore si chiama Sergey Ponomarev, che ha sorpreso la polizia spiegando che Katya era con lui. L'aveva da poco vinta ... a poker!
500 persone, ma solo due giorni dopo, hanno tentato di tutto per ritrovarla. Il sequestratore si chiama Sergey Ponomarev, che ha sorpreso la polizia spiegando che Katya era con lui. L'aveva da poco vinta ... a poker!
Secondo il rapitore, il padre della ragazza avrebbe usato la sua piccola come posta in gioco. Una versione questa a cui non crede la madre della bimba, secondo lei il padre di Katia "non avrebbe mai potuto farlo" e "ama sua figlia molto". Il papà, comunque, è stato fermato.
La sfortunata ragazza è stata ricoverata in ospedale, ma, dalle indagini, non risulta abbia subito abusi sessuali, né è stata abusata in alcun modo.
La polizia, da parte sua, non esclude alcuna ipotesi. Fino ad oggi, l'inchiesta non ha fatto luce su questo strano caso.
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