La copertina di Time presenta un ritratto di Hillary Clinton che sembra avere due piccole corna. Scelta editoriale o svista?
Una silhouette alla Batman, Catwoman o Diabolik? Hillary Clinton probabile candidata alla presidenza degli Stati Uniti nel 2016, è stata gratificata, inavvertitamente o da una scelta editoriale mirata, da due piccole corna da diavolo sull'ultima copertina di Time magazine venerdì 13 Marzo.
La figura in silhouette su blu di Hillary Clinton, facilmente riconoscibile, è sormontata dalla "M" di "Time" nella parte superiore della pagina. Ma la lettera si trova in modo da regalare ad Hillary Clinton due piccole corna.
Questa non è la prima volta che tale incongruenza si verifica sulla copertina della prestigiosa rivista, in cui la posizione della "M" ha già portato diverse personalità come papa Francesco o il fondatore di Microsoft, Bill Gates, a sfoggiare tali corna demoniache e puntute.
Un giornalista di Time ha twittato
un collegamento in cui la M sbarazzina si giustappone in tal guisa per non meno di 33 copertine, tra cui quella del marito di Hillary Clinton, l'ex presidente Bill Clinton (1993-2001).
Ma dopo una settimana dolorosa in cui la futura candidata democratica è stata al centro di una tempesta mediatica circa l'uso della sua casella di posta elettronica privata quando era Segretario di Stato, durante la quale ho appreso che la Fondazione Clinton aveva ricevuto donazioni da nazioni straniere, tra cui il Medio Oriente, l'immagine di copertina ha suscitato un dibattito furioso sui social network.
Anche il titolo che accompagna questa immagine non è molto lusinghiero: "The Clinton way" "Scrivono le proprie regole. Funzionerà questa volta?". Si chiede il settimanale.
Hillary Clinton non ha ancora ufficialmente annunciato la sua candidatura per le elezioni presidenziali 2016, ma l'ex first lady potrebbe iniziare nelle prossime settimane, si sussurra da voci insistenti. Anche se lei non lo ha ancora dichiarato, è già un bersaglio per molti potenziali candidati repubblicani.
La controversia sulle mail inviate dalla mailbox privata, invece di quella del governo, come sarebbe la norma, quando ancora era segretario di stato, ha gettato un'ombra sul lancio della sua campagna che sembrava essere già accuratamente preparata.
Ogni giorno nuove rivelazioni stanno emergendo in questa saga delle e-mail e giovedi il portavoce del Dipartimento di Stato, Jennifer Psaki, ha detto che Hillary Clinton aveva rifiutato il telefono Blackberry, a lei proposto. Precisando "non era un obbligo, nessuno è costretto ad usare un Blackberry del Dipartimento di Stato", ha aggiunto Jennifer Psaki.