08 luglio, 2014

Il pene di Titano - Guardare ma non toccare

Centinaia di spettatori, più di duemila, hanno affollato, Lunedì 30 giugno, Nantes, per ammirare nella serra del giardino botanico, al prezzo di un'ora e mezza di coda, un "pene di Titano", fiore gigante composto da un pistillo lungo circa due metri e da una corona di colore viola che fiorisce solo una volta ogni dieci anni. 

Il fiore era sbocciato "Domenica alle 15:35", secondo il direttore del giardino botanico, Romaric Perrocheau, l'evento ha catturato quasi 2.000 persone disposte a fare la fila per fotografare e annusare anche solo per qualche minuto, questa forma rara di fallo amorfo e assaporarne il fetore. 

"Guardare ma non toccare", diceva un cartello davanti al fiore, fusto eretto e pallido nel bel mezzo di una corolla viola venata di bianco, mentre gruppi, composti in maggioranza da pensionati, sfilavano attraverso la serra tropicale. 
           
Quanto al profumo de l"Amorphophallus Titanum" - destinato in natura ad attirare le mosche - evoca un misto di carogna e carne in putrefazione, e formaggi vari da calzino bagnato. 
            
Fortunatamente, la fioritura dura solo 72 ore. A partire da Mercoledì, la fioritura sarà completata. appassira e si affloscerà miseramente.

Il cronista, che ha fatto la fila, racconta dei commenti nei ranghi lontani, a 300 metri dalla coda, per vedere l'amorfofallo, quello di Titano è il pistillo per eccellenza, tra i sorrisi dei visitatori che schivano le domande circa l'aspetto ammiccante del fiore. "... Io e mia moglie siamo venuti per la taglia davvero particolare", sorridendo di fronte alla guglia di 1,60 cm.. 

     
Dall'altro lato della serra di vetro, un po' più giovani, in media, scattano foto per evitare l'attesa, "siamo venute per l'evento insolito", dice la fanciulla. "... E la dimensione del fiore che ci colpisce di più", sorridendo. 
            
Acquisito nel 2012 dalla città di Nantes, questo fiore, nativo di Sumatra, è il terzo di questa varietà a fiorire in Francia. Per l'occasione, i giardini botanici, chiudevano a mezzanotte. Quasi come la notte della nostra Gravina.
         
L'amico impertinente so già che mi dirà qualcosa ... ve lo riferirò un altro giorno intanto vi passo Marina per l'open day, così come lei scrive sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Si tratta di altro argomento, senza fallo, e tanto meno falloforie, di ben altro spessoro, insomma e riguarda la nostre parti e la nostra cultura. 

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