L’ozio non puó essere risarcito
Corte di Cassazione Terza Sezione Civile – Sentenza n. 21725 / 2012
Corte di Cassazione Terza Sezione Civile – Sentenza n. 21725 / 2012
La Suprema Corte ha emesso una sentenza sulla risarcibilità del tempo libero. La decisione non farà certo piacere agli amanti dell’ozio ma per fortuna siamo ben lontani dai tempi degli antichi greci o dall’epoca romana, dove l’ozio era una fase indispensabile della giornata al punto di considerare otium una occupazione votata alla ricerca intellettuale, riservata alle classi dominanti.
Se per i romani il “dolce far niente” era un “lavoro” nobile proprio perché solo pochi avevano la possibilità di dedicarsi “per scelta” a questa attività (tempo dedicato alle attività fisiche, intellettuali e artistiche), ai nostri giorni una persona che dedica molto tempo all’ozio si definisce un fannullone, un pigro, una persona inattiva. Leggi il resto su sentenze cassazione
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