Poster e cultura. Ritorno al Castello.
Il manifesto (link)
didascalia dell'opera: Ritorno al Castello (1969), Giorgio de Chirico: la tavola compone due caratteristiche delle aure da emicrania nel loro ciclo combinato: lo scotoma (presenza di una zona cieca nel campo visivo, dal punto centrale nero) e i motivi a zig-zag.
Cavaliere nero coperto di spine, zig-zag e zone scure: le opere del pittore presentano strane analogie, dicevo, con disturbi del sistema visivo, in alcuni casi dell'emicrania. Stranezza, confusione per l'occhio.
I dipinti di Giorgio de Chirico, italiano atipico e bizzarro degli inizi del VENTESIMO secolo, affascinante e, talvolta, inquietante, di solito sono costituiti da disegni semplici che colpiscono per i loro contorni insoliti o per il contesto in cui sono rappresentati. Gli oggetti a prima vista banali (carciofi, cannoni) danno luogo, per la loro giustapposizione singolare, un sentimento che il pittore voleva nuovo e sconosciuto. Un giorno disse: "Basta isolarsi dal mondo e le cose, per qualche istante, così che gli oggetti e gli eventi più comuni, ci appaiano come completamente nuovi e sconosciuti, rivelando così la loro vera essenza." Inoltre, le righe pittoriche storte e la comparsa del personaggio in nero dardeggiato da spine, suscita stupore.
Vedere il nuovo nel vecchio, non è una caratteristica dell'artista e del creatore?
E 'con questo talento che i grandi nomi della pittura nel 1910, quando arrivò a Parigi, subito notato da nomi prestigiosi come Picasso, Apollinaire e Breton che lo accolsero sotto la loro ala. Le linee tagliate dei suoi dipinti, i zig-zag famosi, e le creature oscure che attraversano la tela, appaiono anche provenire da una zona difficile da definire.
In tal modo si presenta la nuova iniziativa dell'assessorato alla cultura, della serie 'continuiamo nei luoghi', con un programma di 5 ore sovraccariche di eventi (click sull'immagine) che sembra impossibile possano accadere in così poco tempo. Dal corteo storico, mobilità animale, alla liberazione del falcone (falco grillaio ?!?) sino al convegno sull'attualità di Federico II, dalla giunta monotematica open_air sulla situazione del patrimonio artistico alla degustazione dei vini. Fino alle letture di passi di Federico II e medioeval_rock (?!?) di chiusura.
Il manifesto (link)
didascalia dell'opera: Ritorno al Castello (1969), Giorgio de Chirico: la tavola compone due caratteristiche delle aure da emicrania nel loro ciclo combinato: lo scotoma (presenza di una zona cieca nel campo visivo, dal punto centrale nero) e i motivi a zig-zag.
Cavaliere nero coperto di spine, zig-zag e zone scure: le opere del pittore presentano strane analogie, dicevo, con disturbi del sistema visivo, in alcuni casi dell'emicrania. Stranezza, confusione per l'occhio.
I dipinti di Giorgio de Chirico, italiano atipico e bizzarro degli inizi del VENTESIMO secolo, affascinante e, talvolta, inquietante, di solito sono costituiti da disegni semplici che colpiscono per i loro contorni insoliti o per il contesto in cui sono rappresentati. Gli oggetti a prima vista banali (carciofi, cannoni) danno luogo, per la loro giustapposizione singolare, un sentimento che il pittore voleva nuovo e sconosciuto. Un giorno disse: "Basta isolarsi dal mondo e le cose, per qualche istante, così che gli oggetti e gli eventi più comuni, ci appaiano come completamente nuovi e sconosciuti, rivelando così la loro vera essenza." Inoltre, le righe pittoriche storte e la comparsa del personaggio in nero dardeggiato da spine, suscita stupore.
Vedere il nuovo nel vecchio, non è una caratteristica dell'artista e del creatore?
E 'con questo talento che i grandi nomi della pittura nel 1910, quando arrivò a Parigi, subito notato da nomi prestigiosi come Picasso, Apollinaire e Breton che lo accolsero sotto la loro ala. Le linee tagliate dei suoi dipinti, i zig-zag famosi, e le creature oscure che attraversano la tela, appaiono anche provenire da una zona difficile da definire.
In tal modo si presenta la nuova iniziativa dell'assessorato alla cultura, della serie 'continuiamo nei luoghi', con un programma di 5 ore sovraccariche di eventi (click sull'immagine) che sembra impossibile possano accadere in così poco tempo. Dal corteo storico, mobilità animale, alla liberazione del falcone (falco grillaio ?!?) sino al convegno sull'attualità di Federico II, dalla giunta monotematica open_air sulla situazione del patrimonio artistico alla degustazione dei vini. Fino alle letture di passi di Federico II e medioeval_rock (?!?) di chiusura.
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