Buon sangue non mente.
Comunicato stampa
Comunicato stampa
Nella nostra città alcune brave persone si preparano al weekend, poi si appiccicano a facebook per descrivere le magnifiche sorti delle loro banalità, passano dai social network dove pensano siano tutti imbecilli e dove è possibile dire di tutto anche le bugie più spudorate senza alcun rischio.
Questa è la galleggiante parte della comunità che è convinta di poter determinare anche gli esiti elettorali, mentre prenota un posto a Canazei o in Kenya (dove fa più caldo), fregandosene altamente degli altri, utili solo alle proprie necessità.
Era inevitabile che prima o poi qualcuno si accorgesse del dove va a parare questa campagna elettorale. Sotto, molto sotto la soglia di percezione si nascondono interessi personali di poltrone ed obiettivi molto più grandi, mascherati da slogan o simboli ormai sterili e vuoti.
Per la città serpeggia il malumore ed il disagio di quelli che non hanno voce, quelli che dovranno ancora una volta inchinarsi al nuovo padrone e vincitore per implorare un diritto o come dice Bruna Giorgio infilarsi sotto una scrivania.
Nel nostro ordinamento giuridico e nella nostra mente il furto è un reato ed è punito e condannato mentre la truffa o l'inganno passano in seconda linea quasi che non ci riguardino.
E' ora che le classi disagiate aguzzino la vista ed affinino l'ingegno spazzando la nube di perbenismo che ottunde i sensi. Sappiano bene distinguere i simboli, quelli che noi riconosciamo senza bisogno di troppe chiacchiere o che talvolta nascondono l'inganno.
La stessa parola simbolo è di origine greca -σύμβολον súmbolon dalle radici σύμ- (syn-, "insieme") e βολή
(bolḗ, "un lancio")- cioè qualcosa che unisce.
Se il simbolo non è più tale, separa, diventa DIAVOLO -dia/bolon- vedete che se si cerca la ragione delle parole qualche volta si trova la verità o almeno un'indicazione.
La vicenda di alcune finte missionarie della politica smascherate senza ombra di dubbio aiuti a capire in che razza di gioco perverso siamo finiti e rischiamo di perire.
Lo dico soprattutto ai più vulnerabili ed ingenui che hanno preso questa competizione per una partita di calcio, roba da schierarsi di qua o di là solo perchè un giocatore ha i baffi o perchè è più bello o perchè ha lo slogan più indecente, senza sapere nulla dei prodromi ma soprattutto dei postumi.
___
Nessun commento:
Posta un commento