Ormai i giochi sono fatti, quelli delle primarie sostituiti da dibattiti interni e anche accese discussioni. Tutto secondo le regole e le logiche della politica. Non si può dire che le due coalizioni non abbiano discusso a lungo prima di individuare il percorso e il nocchiero. Posso immaginare che in ognuna delle compagini ci siano stati feriti più o meno gravi durante il percorso, non mi scandalizza più di tanto.
Quel che non mi piace di questa situazione è la discussione inutile, da bar dello sport che imperversa nei social forum, nei commenti e quant'altro: le invettive, le calunnie seminate ad arte, la prosopopea infinita degli scritti non firmati che sono congeniali ad una generica stirpe gravinese.
L'intelligenza è invisibile per l'uomo che non ne possiede, credo dicesse Schopenhauer.
Nessuna reprimenda, come si suol dire, ognuno è libero di dire quello che vuole, ma fino a un certo punto.
In ogni coalizione ed insieme di persone è inevitabile che ci sia qualcosa che non va, come è anche apprezzabile la presenza autorevole che fa da contrappeso, in democrazia è così, lo dico scoprendo l'acqua calda, ma sembra che ogni tanto si debba ricordarlo.
In questa campagna elettorale credo che si fronteggeranno due questioni cruciali del nostro tempo che hanno fatto vittime anche illustri.
Semplificando: la legalita, o se vogliamo la questione morale, e la governabilità. In nome di queste due cose, pochissimo astratte, si sono costruiti due schieramenti per tracciare il futuro della città.
Mi piacerebbe che il dibattito latrante si trasformasse almeno una volta nel civile confronto sulle questioni di principio che informano i due eserciti e le stesse strategie.
Alziamo un po' il tiro, che diamine! Non sono riuscito a leggere un commento che si occupasse di questo, tutti a sciorinare panni sporchi!
Cerchiamo di capire fino in fondo dove portano queste due filosofie smettendo di gridare a vuoto e, tutto sommato, inutilmente. Affrontiamo questa campagna elettorale con intelligenza.
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