Vanto della Costa crociere era ospitare opere d'arte di assoluto prestigio. Il Concordia, come le altre della società sono dei veri e propri musei naviganti. La collezione di arte contemporanea della nave era curata da Nicola Salvatore,
docente dell’Accademia di Brera di Milano e scultore. Tra le tante opere
d’arte le tre tele “Oltremare” del pittore figuratico Omar Galliani, il
pannello “Incontrarsi” dello spagnolo Javier Garcera, il ciclo dei nove
grandi pannelli “Viaggio nelle città europee” di Aldo
Spoldi, la tavola “Incontro e dissoluzione” di Jordi Garcaa Pons,
l’opera “La Città della Concordia” di Fernando De Filippi e le sculture
di Nicola Salvatore. Nel Grand Bar Biedermeier erano esposti 24 oggetti
in cristallo della prima metà dell’ottocento. Nel Piano Bar Budapest
facevano bella mostra alcuni vasi delle ceramiche Zsolnay, fondate nel
1853 da Miklòs Zsolnay. Il Centro Benessere Samsara era decorato da una
importante collezione di xilografie giapponesi costituita da 12
xilografie tratte dai libri manga di Katsushika Hokusai. A bordo di
Costa Concordia erano installate anche opere di trentacinque artisti,
docenti e giovani allievi delle principali Accademie d’Arte di Europa.
Il tempo dirà cosa si salverà della sbornia kitch di Farcus e delle
ambizioni artistiche della compagnia.
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