21 gennaio, 2012

Con il concordia si perdono 6000 opere d'arte

Vanto della Costa crociere era ospitare opere d'arte di assoluto prestigio. Il Concordia, come le altre della società sono dei veri e propri musei naviganti. La collezione di arte contemporanea della nave era curata da Nicola Salvatore,

 


docente dell’Accademia di Brera di Milano e scultore. Tra le tante opere d’arte le tre tele “Oltremare” del pittore figuratico Omar Galliani, il pannello “Incontrarsi” dello spagnolo Javier Garcera, il ciclo dei nove grandi pannelli “Viaggio nelle città europee” di Aldo Spoldi, la tavola “Incontro e dissoluzione” di Jordi Garcaa Pons, l’opera “La Città della Concordia” di Fernando De Filippi e le sculture di Nicola Salvatore. Nel Grand Bar Biedermeier erano esposti 24 oggetti in cristallo della prima metà dell’ottocento. Nel Piano Bar Budapest facevano bella mostra alcuni vasi delle ceramiche Zsolnay, fondate nel 1853 da Miklòs Zsolnay. Il Centro Benessere Samsara era decorato da una importante collezione di xilografie giapponesi costituita da 12 xilografie tratte dai libri manga di Katsushika Hokusai. A bordo di Costa Concordia erano installate anche opere di trentacinque artisti, docenti e giovani allievi delle principali Accademie d’Arte di Europa. Il tempo dirà cosa si salverà della sbornia kitch di Farcus e delle ambizioni artistiche della compagnia.

 


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