Essiccando e comprimendo i rifiuti alimentari, gli scienziati giapponesi sono riusciti a produrre un materiale ultra resistente. E potenzialmente commestibile.
Pareti fatte di bucce d'arancia? Un team di scienziati dell'Università di Tokyo 'ha sviluppato un materiale da costruzione simile al cemento proveniente dai rifiuti alimentari', afferma venerdì 3 giugno il quotidiano britannico The Times, per il quale questa scoperta 'è un presagio di un futuro in cui le persone potranno costruire case con bucce di banana riciclate e poterle mangiare, se necessario”.
Bucce d'arancia o bucce di banana, dunque, ma anche fondi di caffè, foglie di tè, cipolle, zucche o alghe sono state testate da questi scienziati. Ma 'l'umile cavolo si è dimostrato il più impressionante di tutti', osserva The Times: 'Ha dato vita a un materiale ancora più forte del cemento convenzionale'.
Kota Machida, uno dei due ricercatori dietro questa scoperta, spiega di aver voluto salvare questi frutti e verdure dal destino che di solito li attende: la spazzatura.
'Pensiamo che meritino un'altra vita'.
Dapprima essiccati e ridotti in polvere, gli scarti vegetali vengono poi pressati a caldo in uno stampo. “I materiali così ottenuti sono di qualità variabile ma la maggior parte hanno una resistenza superiore a quella del calcestruzzo”, osserva The Times. Solo la zucca non è stata all'altezza.
Secondo Kota Machida, 'un piatto a base di cavolo cinese può sostenere un peso di 30 chili'. Per ora sono state prodotte solo lastre. 'Ma i ricercatori ritengono che, rivestito di lacca per respingere i roditori affamati, questo materiale potrebbe essere utilizzato per costruire edifici', scrive il Times.
Nel 2014, in Giappone, sono state gettate via 6 milioni di tonnellate di cibo danneggiato durante il trasporto, oltre a 21 milioni di tonnellate di rifiuti e avanzi.
A livello globale, il Programma alimentare mondiale stima una perdita di cibo di 1 trilione di dollari ogni anno.
'Il calcestruzzo a base alimentare è biodegradabile e può, quindi, essere interrato quando non è più in uso', spiega il documento. E se viene schiacciato e mescolato con acqua, diventerà di nuovo commestibile'.
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