01 agosto, 2021

Rio de Janeiro ambisce a diventare l'“hub” dei nomadi digitali in Sud America

Il sindaco di Rio chiede la creazione di un visto specifico per soggiorni di lunga durata e annuncia una serie di misure per attirare il nuovo pubblico dei nomadi digitali. 

Fare di tutto per attirare visitatori stranieri che potrebbero stabilirsi per diversi mesi o addirittura anni: questo è l'obiettivo che Eduardo Paes, sindaco di Rio de Janeiro si è prefissato, riporta Diaro de noticias ABC. 
Siamo nel XXI° secolo e il modo di vivere e lavorare ha subito notevoli cambiamenti”, ha spiegato l'assessore comunale, presentando il nuovissimo sito web gestito da Riotur, l'ente turistico del comune.

Per il momento il sito si accontenta di elencare 56 hotel, 14 locande e 18 spazi di coworking. Le strutture che offrono tariffe speciali per nomadi digitali e pacchetti per soggiorni lunghi riceveranno il marchio 'Rio Digital Nomads', assegnato (gratuitamente) da Riotur. 

Il sindaco, che sta pianificando una serie di investimenti per migliorare le infrastrutture della città, ha chiesto al Conselho Nacional de Imigração (Consiglio nazionale dell'immigrazione) di creare un visto specifico per questo tipo di visitatori, come quelli già offerti da Norvegia, Germania , Portogallo o Emirati Arabi Uniti. 

Rio è attualmente al 54° posto nella classifica Work from Anywhere offerta dalla piattaforma di alloggi in affitto Nestpick. 

Lo studio Nestpick, che copre settantacinque metropoli sparse nei cinque continenti, si basa su tre principali categorie di criteri: costi e infrastrutture, legislazione e libertà vigenti, vivibilità. 

Secondo questa classifica, Rio ha indiscutibili punti di forza, compreso il costo degli alloggi, ma soffre del suo punteggio di sicurezza e di un basso tasso di vaccinazione contro la Covid-19. 

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