27 gennaio, 2021

Nel Canton Ticino scoperta una doppia arma contro il virus

Un istituto di Bellinzona ha sviluppato un anticorpo che non solo protegge da tutte le varianti del coronavirus, ma ne impedisce anche la mutazione. Crescono le speranze
Si tratta di un grande successo annunciato dall'Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB) di Bellinzona (TI). Lo sviluppo di un doppio anticorpo di seconda generazione, efficace non solo contro tutte le varianti del coronavirus, ma che ne impedisce anche l'ulteriore mutamento. 

L'immunoterapia è una tecnica che aiuta a combattere le malattie iniettando nel corpo umano, ad esempio, degli anticorpi. 

Si è già dimostrato contro il coronavirus, ma finora ha dovuto affrontare due grossi ostacoli, ha detto in una nota l'istituto, affiliato all'Università della Svizzera italiana. 
Un anticorpo potrebbe essere efficace contro un ceppo del virus, ma non necessariamente alle sue varianti. 

Il coronavirus, come tutti i virus, ha un meccanismo che gli permette di mutare per resistere proprio ai trattamenti che lo combattono.

L'IRB ha scoperto il rimedio che riunisce due anticorpi naturali (quindi prodotti dal corpo umano) in un'unica molecola artificiale. 
Questo anticorpo bispecifico, come viene chiamato, ha quindi una doppia azione, mira a due siti attraverso i quali il virus infetta il corpo umano. Secondo i test preclinici, neutralizza fortemente del coronavirus anche la sua recente variante britannica e gli impedisce di cambiare la sua struttura, quindi di mutare. 

Durante questi test preclinici, una singola iniezione di questo anticorpo bispecifico è stata sufficiente per fornire una protezione immediata contro Covid. Riduce la carica virale nei polmoni e allevia l'infiammazione tipica della malattia. 

Per l'IRB, questi risultati promettenti rendono questo anticorpo "un candidato ideale per studi clinici sull'uomo, con buone possibilità di utilizzo" non solo per curare la malattia, ma anche per prevenirla. 

"Nonostante le risorse limitate rispetto alle grandi aziende farmaceutiche, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi in ​​pochi mesi", afferma Davide Robbiani, Direttore IRB.

1 commento:

Gelly ha detto...

Se ne parla poco... purtroppo