Le piante non hanno cervello, ma hanno incredibili capacità decisionali, secondo il biologo italiano Stefano Mancuso.
L'intelligenza del filo d'erba, a prima vista, sembra una provocazione. Possiamo parlare di intelligenza delle piante? Le piante non hanno cervello. Non hanno né bocca né orecchie, naso o sistema nervoso, eppure respirano, si nutrono, memorizzano, prendono decisioni, comunicano tra loro, sviluppano strategie.
Secondo il biologo italiano Stefano Mancuso, sono socievoli e sofisticate, almeno tanto quanto noi.
In 'Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale', pubblicato con la giornalista Alessandra Viola, questo professore all'Università di Firenze e direttore del laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, smonta i nostri pregiudizi e sconfigge l'idea di un'organizzazione della natura piramidale, dominata dall'uomo, dove le piante non sarebbero altro che ornamenti o materie prime.
Il termine intelligenza, Stefano Mancuso, lo assume pienamente. 'La definizione di intelligenza varia molto a seconda di quale scienziato tu poni alla domanda', avverte. 'Per me è la capacità di risolvere i problemi, e da questo punto di vista le piante sono estremamente brillanti. Noi, animali, usiamo la nostra mobilità per evitare problemi, mentre le piante sono costrette a risolverli perché non possono sfuggire'.
In 'Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale', pubblicato con la giornalista Alessandra Viola, questo professore all'Università di Firenze e direttore del laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, smonta i nostri pregiudizi e sconfigge l'idea di un'organizzazione della natura piramidale, dominata dall'uomo, dove le piante non sarebbero altro che ornamenti o materie prime.
Il termine intelligenza, Stefano Mancuso, lo assume pienamente. 'La definizione di intelligenza varia molto a seconda di quale scienziato tu poni alla domanda', avverte. 'Per me è la capacità di risolvere i problemi, e da questo punto di vista le piante sono estremamente brillanti. Noi, animali, usiamo la nostra mobilità per evitare problemi, mentre le piante sono costrette a risolverli perché non possono sfuggire'.
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