Una società scozzese ha messo sul mercato, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle donne, una birra di colore rosa, PINK IPA, il 20% dei profitti sarà donato ad associazioni femminili.
Presentata ironicamente da Brewdog, secondo i critici questa iniziativa offusca il messaggio ivi contenuto.
'Vogliamo uguali diritti, parità di retribuzione e una voce che li trasporti di più in tutto il mondo'. In un annuncio pubblicato dal brewer Brewdog due giorni prima, l'8 marzo, diverse donne avanzano le loro richieste. 'Per concentrarci su questi argomenti primordiali, abbiamo fatto ciò che sappiamo fare meglio: una birra'. E la voce continua: 'Abbiamo trasformato il nostro prodotto di punta, IPA Punk, in Pink IPA'.
L'unica differenza tra le due 'Indian Pale Ale' è il colore dell'etichetta. Blue for Punk, Pink for Pink. 'Diverso all'esterno, ma identico all'interno, proprio come la forza lavoro femminile', spiega lo spot dell'azienda scozzese.
Obiettivo dell'iniziativa? Denunciare il divario retributivo tra uomini e donne donando il 20% degli utili percepiti sulle vendite di Punk e Pink alle associazioni per l'uguaglianza di genere. Nei suoi bar, il birrificio offrirà anche le sue bevande alle clienti a un prezzo inferiore del 20%.
Se l'idea è atata generalmente considerata buona, la sua attuazione lo è stata molto meno, dice il quotidiano scozzese The National Herald, che aggiunge 'Molte reazioni negative sono comparse su Twitter'. "Il rosa e il look di 'beer for girls' mi disgustano non solo inn questa versione ma in tutta la tua gamma. Il messaggio significa che il resto della vostra birra non fa per me, perchè odio il rosa", ha detto un utente del social network.
Brewdog ha reagito a questa ondata, sul proprio account Twitter, cercando di giocare la carta dell'ironia. 'Abbiamo fatto una birra per le ragazze. Essa è rosa. Perché è arcinoto che le ragazze amano solo il rosa e il glitter, non è vero? #Sarcasmo. Mostriamo così che gli stereotipi sono sufficienti'.
Ma anche questa risposta ha causato un'ondata di critiche, ' afferma il quotidiano. Per un utente citato dal giornale, il birraio mantiene questo tipo di cliché della campagna che vuole denunciare. Interrogato dal quotidiano, Brewdog ha negato qualsiasi goffaggine, sostenendo che lo spot era 'ovviamente una parodia del sessismo trasmesso dai marchi quando si rivolgono a un pubblico femminile'.
'Creare un prodotto rosa e aspettarsi che le donne lo comprino non è in realtà il modo migliore per criticare il marketing degli altri', controbatte The Guardian. 'Il birraio è caduto nella sua trappola'.
L'unica differenza tra le due 'Indian Pale Ale' è il colore dell'etichetta. Blue for Punk, Pink for Pink. 'Diverso all'esterno, ma identico all'interno, proprio come la forza lavoro femminile', spiega lo spot dell'azienda scozzese.
Obiettivo dell'iniziativa? Denunciare il divario retributivo tra uomini e donne donando il 20% degli utili percepiti sulle vendite di Punk e Pink alle associazioni per l'uguaglianza di genere. Nei suoi bar, il birrificio offrirà anche le sue bevande alle clienti a un prezzo inferiore del 20%.
Se l'idea è atata generalmente considerata buona, la sua attuazione lo è stata molto meno, dice il quotidiano scozzese The National Herald, che aggiunge 'Molte reazioni negative sono comparse su Twitter'. "Il rosa e il look di 'beer for girls' mi disgustano non solo inn questa versione ma in tutta la tua gamma. Il messaggio significa che il resto della vostra birra non fa per me, perchè odio il rosa", ha detto un utente del social network.
Brewdog ha reagito a questa ondata, sul proprio account Twitter, cercando di giocare la carta dell'ironia. 'Abbiamo fatto una birra per le ragazze. Essa è rosa. Perché è arcinoto che le ragazze amano solo il rosa e il glitter, non è vero? #Sarcasmo. Mostriamo così che gli stereotipi sono sufficienti'.
Ma anche questa risposta ha causato un'ondata di critiche, ' afferma il quotidiano. Per un utente citato dal giornale, il birraio mantiene questo tipo di cliché della campagna che vuole denunciare. Interrogato dal quotidiano, Brewdog ha negato qualsiasi goffaggine, sostenendo che lo spot era 'ovviamente una parodia del sessismo trasmesso dai marchi quando si rivolgono a un pubblico femminile'.
'Creare un prodotto rosa e aspettarsi che le donne lo comprino non è in realtà il modo migliore per criticare il marketing degli altri', controbatte The Guardian. 'Il birraio è caduto nella sua trappola'.
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