Perché i gatti ci snobbano: abbiamo (finalmente) la spiegazione scientifica.
Il vostro gatto gira mai la testa quando si parla di lui e si degna di venire quando lo chiami? Sembra che soffra della sindrome del "Grumpy Cat". C'è, ci sarebbe, una spiegazione scientifica a questo.
Ogni maestro (ce ne sono molti in giro), vi dirà, che i gatti sono considerati animali domestici, ma non si sentono mai in debito, o riconoscenti. Di venire ai nostri piedi quando li chiamiamo? Nemmeno per sogno! Se ne infischiano di soddisfare le nostre aspettative?
Un nuovo studio condotto dalla Università di Tokyo conferma questa tesi. Benchè siano in grado di riconoscere la nostra voce, deliberatamente scelgono di ignorarla. Le ragioni di questo comportamento si spiegano con l'evoluzione dell'animale.
La ricerca si è basata su 20 gatti domestici. Il principio era semplice: tre estranei alla loro vista li hanno chiamati, uno per uno, per nome. Poi è stata la volta del loro padrone e, infine, un altro sconosciuto. Hanno poi analizzato le risposte dei mici misurando fattori come udito, coda, movimento della testa, gambe e la dilatazione delle pupille.
Quando i loro nomi sono stati pronunciati, la stragrande maggioranza ha cominciato a muovere la testa e gli occhi per individuare la fonte del suono. Questi movimenti sono diventati più significativi quando i loro padroni li hanno chiamati, ma nessuno di essi, manco a dirlo, ha cominciato a cercarli.
Questo studio suggerisce che i gatti non rispondono fisicamente ai loro padroni quando sono chiamati e distinguono le loro voci da quelle degli estranei. Questo comportamento li distingue nettamente dai i cani.
Questa "non-risposta" ha la sua origine nella storia della addomesticazione dei gatti. Se oggi sappiamo che i cani sono immensamente attaccati a noi è perché li avremmo addomesticati due volte, sembra che i gatti non abbiano bisogno di questo. L'antenato dei gatti moderni, "felis silvestris", è una specie in contatto con gli esseri umani da circa 9000 anni. Con il tempo gli uomini hanno sviluppato l'agricoltura, il felino li avrebbe avvicinati, attratto dal cibo. In altre parole, è venuto da noi più che lo abbiamo trovato.
Storicamente, quindi, i gatti, a differenza dei cani, non sono stati addomesticati ad obbedire agli ordini degli esseri umani. Sono loro che hanno preso l'iniziativa di stabilire la comunicazione con gli uomini e sembra che essa dipenda ancora oggi dalla loro buona volontà.
Infine, lo studio si conclude con il mistero dell'attaccamento degli uomini ai gatti (che ovviamente ci rendono molto meno rispetto ai loro compagni cani). É vero ma perché, allora, ci piace questa piccola palla di pelo leggermente ingrata? Beh sono bestie simpatiche, queste piccole creature (soprattutto quando gli fa comodo).
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