Konbini ricorda l'impegno degli artisti contro il Fronte Nazionale e il suo successo elettorale dalla fine degli anni '80:
- I Bérurier noir con il loro "Porcherie (vedi)" ('i giovani dileggiavano il Front National") dopo il 14% del FN alle presidenziali del 1988;
- "Un jour en France (Un giorno in Francia)" ("FN, la sofferenza, che è in Francia") del Noir Désire (Desiderio nero) il 15% seguente del FN alle elezioni presidenziali del 1995;
- o, ancora, Saez e il suo "Fils de France (Figlio di Francia" dopo il 21 aprile 2002 l'accesso al secondo turno di Jean-Marie Le Pen ("20% orrore, il 20% paura").
Mentre il FN raggiunge quasi il 25% alle Europee del 25 maggio, il sito si chiede dove sia andata a finire la musica in questione, che affondò il FN. Per Kemar, del gruppo 'No One Is Innocent, (nessuno è innocente'':
"Oggi, parlare di politica non fa più notizia. [...] Negli anni 1990-2000, c'era questa utopia che la politica avrebbe cambiato le cose improvvisamente, allora, parlare di musica non aveva, forse, un senso?"vedi anche beruriernoir.fr e
Certo che anche alle nostre latitudini le cose non vanno mica tanto diversamente. Si assiste ad un proliferare di maîtres à penser, dispensatori di consigli che riescono ad emmerder solo se stessi. Pochissimo preoccupati, tanto non se ne rendono conto, e quel ch'è peggio non se ne accorge nessuno.
Proprio nessuno.
Basta partecipare a qualche 25 aprile, magari con la carica di segretario/a, affiancare qualche Vip di turno, annoiato/a, magari in ritardo, e il gioco è fatto.
Proprio nessuno.
Basta partecipare a qualche 25 aprile, magari con la carica di segretario/a, affiancare qualche Vip di turno, annoiato/a, magari in ritardo, e il gioco è fatto.
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