L'ONU
CENSURA
La scultura "La creazione dell'uomo" è stata coperta con una tenda al Palazzo delle Nazioni a Ginevra, alla vigilia dei colloqui sul nucleare UE-Iran.
Un bassorilievo raffigurante un uomo nudo sdraiato, con gli attributi in evidenza, all'ingresso della Sala del consiglio del Palazzo delle Nazioni a Ginevra è stato coperto da un telone bianco, alla vigilia dei negoziati di oggi, martedi, UE/Iran, sulla questione nucleare.
L'informazione è stata rivelata Ieri sul proprio sito da la Tribune de Genève che riferisce che lo schermo è stato messo lì da diversi giorni.
Davanti al drappo, due bandiere, la europea e quella bandiera iraniana. Il sipario nasconde un bassorilievo in marmo Ashburton, opera dello scultore britannico Eric Gill dal titolo "La creazione dell'uomo", il lavoro è in parte ispirato all'affresco di Michelangelo "Creazione di Adamo". Il Regno Unito ne aveva fatto dono alle Nazioni Unite nel 1938.
Secondo la Tribune de Genève, consultazioni tra le Nazioni Unite e l'Iran si svolgeranno in sale private che si affacciano su "La creazione dell'uomo", e non è il caso di 'choquer' gli ospiti iraniani.
Interrogato, il servizio stampa delle Nazioni Unite ha risposto di aver soddisfatto le esigenze del paese ospitante, cioè la Svizzera. Secondo un portavoce del ministero degli Esteri svizzero lo schermo è stato piazzato per avere uno "sfondo neutro" dietro ai partecipanti, per le foto ufficiali, oltre che per nascondere le porte della Sala del Consiglio.
Secondo la Tribune de Genève, consultazioni tra le Nazioni Unite e l'Iran si svolgeranno in sale private che si affacciano su "La creazione dell'uomo", e non è il caso di 'choquer' gli ospiti iraniani.
Interrogato, il servizio stampa delle Nazioni Unite ha risposto di aver soddisfatto le esigenze del paese ospitante, cioè la Svizzera. Secondo un portavoce del ministero degli Esteri svizzero lo schermo è stato piazzato per avere uno "sfondo neutro" dietro ai partecipanti, per le foto ufficiali, oltre che per nascondere le porte della Sala del Consiglio.
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vedi anche Le Figaro
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