28 maggio, 2012

Tu quoque bruto, anzi bruta - Antonella testini - L'altra voce n.3

BRUTA Gravina
Antonella Testini ci porge, nel n° 3 de L'altra Voce, in edicola ormai ogni venerdì, le impressioni su questo, appena trascorso, battage elettorale. Sembra di leggere di alcune considerazioni maturate 'on the city's roads' subito dopo il 21 giugno. La giornalista, brava come sempre, non affonda il bisturi con il piglio spietato ed autorevole solito, si attarda sulle sensazioni, restituendo all'incoscienza civile, il racconto di chi passeggia tra le macerie di un evento esclamando: 'ma che diavolo avete combinato?'. Tanto tempo addietro -  Postea cum Caesar senatum contemneret et regnum peteret, Brutus cum Cassio et aliis civibus conspiravit adversus eum. Cum Caesar in Curia vulneratus est, inter coniuratos Brutum vidit maestusque ei dixit :"Tu quoque, Brute, fili mi ?". -
Così vede Antonella tutta la vicenda: 


"Ho passeggiato per la città. Non si avverte un'aria di festa, anzi nella desolazione umana si sente un inganno, un dolore. Lo stesso che sentì Bruto quando assassinò suo padre, il grande Cesare!!! Il sangue era ancora caldo quando lo stesso Bruto capì subito in quel momento che aveva ucciso la democrazia... fu l'inizio della fine del grande impero romano!!!! Mia Gravina ogni speranza ha una fine"...

Tutto l'articolo l'ho trovate con un click sulla foto a sinistra. Un giorno le chiederò che ruolo abbiano avuto le donne in questa campagna elettorale oltre a far firmare per il referendum per la parità di genere e se tra i carnefici del Cesare non si possa dire che ci sia stata anche qualche bruta, naturalmente per il superiore interesse personale.

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