Provate ad immaginare una serata invernale, una cena romantica. Lui mostra alcune sue foto sorseggiando del buon vino.
Dopo cena, prende una sigaretta, l'accende. Lei è bellissima. Improvvisamente, si china, apre la camicetta, i seni sgorgano come fiume in piena. La foto è una delle più famose di Helmut Newton. C'è tutto: mistero, glamour, lo zolfo che accende dal sapore acre.
Oggi, otto anni dopo la morte dell'uomo della sua vita, June Browne nota come fotografa con lo pseudonimo di "Alice Springs" (dal nome della omonima città australiana) è la fonte della monografia "Helmut Newton" presso il Grand-Palais, Galerie sud-est 24 mars – 30 luglio 2012.
Ne è il commissario stesso. Un evento come questo è la prima mostra che la Francia produce per il fotografo dalla sua scomparsa, per colui che ha amato questa terra di adozione. Presenti a seconda dei temi a lui cari, più di duecento immagini, stampe per lo più originali, a tracciare il percorso di un monellaccio del XX secolo.
Questa è una delle cose che quest'anno avrei voluto vedere, ma non sarà possibile. Ahi lasso me!
Mi accontenterò dei castelli di Puglia e dello stupor mundi. Ma di questo vi dirò domani...
Helmut Newton
Meglio di chiunque altro, mise in scena le donne seducenti ma forti, possenti e altrettanto libere. Prima di lui, la moda era austera, compassata, ampollosa. Dopo di lui, sembra molto insipida, insignificante. Questa è una delle cose che quest'anno avrei voluto vedere, ma non sarà possibile. Ahi lasso me!
Mi accontenterò dei castelli di Puglia e dello stupor mundi. Ma di questo vi dirò domani...
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