11 settembre, 2015

Le ragazze dovrebbero giocare meno con le bambole.

Una scienziata britannica sostiene che i giocattoli tipici delle ragazze ostacolino lo sviluppo della creatività. 
http://www.dailymail.co.uk/news/article-3221874/Girls-play-Lego-not-Barbies-says-leading-woman-physicist.htmlLe bambine dovrebbero giocare meno con le bambole e dare più spazio, come i ragazzi, ai giochi di costruzione, per un maggior sviluppo della creatività, lo ha dichiarato la scorsa settimana una influente scienziata britannica, Athene Donald.

"Dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare i ragazzi e le ragazze e ciò che è bene per loro quando sono piccoli. La scelta dei giocattoli è importante? Ne sono convinta", dice la scienziata, professore di fisica sperimentale all'Università di Cambridge, che ha proseguito: 

http://www.telegraph.co.uk/news/science/science-news/11842045/Girls-should-stop-playing-with-Barbies-and-be-given-Lego-or-Meccano.html"Stiamo creando comportamenti sociali stereotipando i tipi di giocattoli che ragazzi e ragazze ricevono nella prima infanzia". La Donald presto diventerà presidente della British Science Association (BSA). 

"I Giocattoli delle ragazze sono in genere legati alla passività - come pettinare i capelli di Barbie, per esempio - e non le costruzioni, l'immaginazione, la creatività, come con i Lego o il Meccano". 

Sottolineando che nella propria area di ricerca mancavano studentesse, sentiva che la scelta di giocattoli inadeguati potrebbe costruire un ambiente sociale che allontana le donne da certe professioni. 

"Organizzazioni come la Confederation of British Industry parlano costantemente di carenza di studenti qualificati nel campo della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica. Ma uno dei modi per rispondere potrebbe essere quello di garantire che la metà della popolazione non se ne senta escluso". 

10 settembre, 2015

La celebrazione di una rottura - Il "selfie divorzio".

No, il divorzio non è necessariamente triste. Per alcuni è anche un momento di gioia, tanto da condividerlo. Alcune coppie mettono le foto su Instagram con un grande sorriso appena dopo la rottura, accompagnato dall'hashtag #DivorceSelfie. Una tendenza che sta emergendo a passi rapidi, come ha notato il sito americano Quartz
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10153496501421422&set=a.10150525563151422.419265.557666421&type=1&theater

La foto di una coppia canadese è stata condivisa più di 37.000 volte su Facebook. Sul sito di Quartz è possibile vedere una piccola selezione di queste immagini allegre di divorzi

http://qz.com/496040/photos-divorce-selfies-are-catching-on-and-for-good-reason/Il selfie può essere seguito da altri, durante la firma, per esempio, con un viso più insofferente per l'impazienza e le lungaggini di un autografo liberatore. Non siate poco gentili con la futura ex-moglie lasciate che firmi... 

Questa tendenza ha una spiegazione del tutto razionale. Il periodo che segue una separazione può essere felice, spiega Quartz, basandosi su diversi studi che sottolineano che questo può essere sinonimo di "esplorazione, reindirizzamento" o di incoraggiamento ad una maggiore "fiducia in se stessi e l'indipendenza". 

09 settembre, 2015

La stragrande maggioranza dei turisti non va a vedere le piramidi, in Egitto

In una delle conversazioni che spesso stimolano i miei post si parlava del perchè i turisti, specialmente nordici, preferiscano una vacanza al mare d'Egitto piuttosto che un giro tra le meraviglie della storia dell'umanità. "Lì fa un freddo cane tutto l'anno, ti pare che dopo un anno di lavoro vadano a vedersi quattro pietre piuttosto che prendere una bella giornata di sole?..."

I turisti gradualmente stanno tornando in Egitto, ma abbandonano i luoghi storici. 

iafrica.com Egypt tourism at risk?

In Egitto, gli operatori del turismo hanno finalmente tirato un sospiro i sollievo. Dopo diversi anni drammatici in termini di presenze, il paese vede finalmente la curva invertirsi. Nel 2014, i turisti stranieri avevano portato 7.300.000.000 $ nel paese, contro i soli 5,5 miliardi nel 2013, secondo i dati del Ministero del Turismo.

Un bell'aumento per le entrate nel portafoglio di stato a corto di liquidità, che si spiega con il crescente numero di turisti: erano 9,9 milioni in Egitto lo scorso anno, un livello che non si vedeva dal 2011, l'anno della rivolta popolare che ha cacciato Mubarak dal potere e fece tuffare l'Egitto in un periodo di instabilità che ha allontanato i visitatori stranieri. 

http://www.dailynewsegypt.com/2015/09/03/cultural-tourism-declines-against-coastal-tourism-in-egypt/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+DailyNewsEgypt+%28Daily+News+Egypt%29
Ma le autorità egiziane sembra si trovino di fronte a un problema: la stragrande maggioranza dei turisti non visita i grandi monumenti egiziani, come i templi della valle di Luxor e preferiscono le località balneari del Mar Rosso. Secondo il Daily News, quotidiano inglese del Cairo, solo il 5% di visitatori stranieri ha infatti praticato il turismo culturale nel 2014. Sotto accusa la scarsa pubblicità del governo nel promuovere i monumenti egiziani, secondo il Daily News. 

Di fronte a questo calo di circa il 30% di presenze sui siti culturali, il Ministero del Turismo ha recentemente annunciato di voler dedicare il 25% del suo budget pubblicitario in campagne per la Valle di Luxor, i templi di Assuan o le piramidi di Giza. 

Hossam El-Bortakaly, direttore del marketing dell'agenzia Nexters Team confida al Daily News che è necessaria una spinta: 

"Il turismo culturale in Egitto deve essere promosso come qualcosa di tendenza, non come una vecchia pietra". 

Sul sito ufficiale dell'ufficio turistico del Paese, sono messi in primo piano i luoghi della valle del Nilo. Forse un segno di un cambiamento di politica. 

08 settembre, 2015

Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali

Comunicato stampa

Il ciclo di convegni "Gli Stati Generali dell'Alta Murgia" a cura del GAL Murgia Più, fa tappa a Gravina in Puglia l'11 settembre 2015 alle 17.00.

Presso le Officine Culturali 
(Via San Vito Vecchio),
si parlerà di

"Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali",

https://storage.googleapis.com/clipular-clips/6050355672514560/5828510823219200?GoogleAccessId=clipular2012@appspot.gserviceaccount.com&Expires=1441795176&Signature=t5%2BMbkSLSqSK0D1VWqgu%2Fu05Yr3KzwPRjBgTBYS44OhmH3yD20ziBRQExS6jqXZDhw7dZ8mb1%2Fs5qleNvVNKmYrekFMtI6PjKPj%2B3hzrY8Iqnon7htdFXHGL7n1QxW9VSp6yPjbK54sNFXdV%2Bzrw6%2F6XkcNz%2FGGafiP0beQmKaDoFSouNxLo2lFnz5%2BkSxQTajUtF%2BXV%2FcXEXILcQ9iwjDJiodyPGHjLMDqWxRoWkkombOtM1CVV8QKGwiRObpv06UFwWFa16vLx9Q1hiSdX%2FmFZL%2BAYzWamlYx1wR8mWe5VDyybUqT24kLyA1Td7Tm9cF45XzNQpuHcOAhHRSm7fA%3D%3D&md5=e0192e825919e5145559ad20d32fbe5f&NOT_A_LINKin vista della stesura del prossimo Piano di Sviluppo Locale.
L'approccio, di tipo partecipativo, coinvolgerà tutti i presenti, che potranno scegliere uno dei cinque tavoli tematici che saranno allestiti per l'evento (no food, aggregazione verticale nelle filiere produttive, aggregazione orizzontale nelle filiere produttive, prodotti tipici o biologico) e portare le proprie idee e i propri contributi, che entreranno a far parte delle progetti del GAL.

Come previsto dal PSR 2014/2020, I PSL devono concentrarsi su un numero di ambiti tematici non superiore a tre, sui quali impostare la progettazione locale, in coerenza con quanto previsto dall’Accordo di partenariato.

Se il GAL punterà su sviluppo e innovazione delle filiere produttive (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri),  in coerenza con i fabbisogni emergenti, le opportunità  del territorio, le competenze e le esperienze maturate dai soggetti partner, non potrà non tener conto dagli esiti di questo incontro. Partecipare è voler contribuire a scrivere il futuro del territorio. 
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comunicato a cura di
https://it.linkedin.com/pub/serena-ferrara/21/955/909Dott.ssa Serena Ferrara
Ufficio comunicazione e informazione 
GAL Murgia Più s. c. a r. l.

Corso Umberto I, 39-41
76014 Spinazzola (BT)
Tel. 0883 684155 - Cel. 3403392254 - Fax 0883 681604




06 settembre, 2015

Niente panico adesso c'è il catenaccio. La Nutella è salva.

Caro Francesco tu lo sai, la Nutella è sacra!

http://www.dailymail.co.uk/femail/food/article-3217138/New-German-gadget-clamps-Nutella-thieves-customised-jar-lock.html
Sarà certo una banalità ma nessuno ci aveva mai pensato prima. Un tedesco ha messo a punto un lucchetto per proteggere il mitico barattolo!

La tragedia è nota a tutti gli amanti delle dolcezze: sono le 17 e il brontolio dello stomaco ci avvisa. Il rimedio: una dose di cioccolato spalmabile. Disastro! aprendo la dispensa: il barattolo è vuoto, o peggio, c'è solo un sottilissimo strato. Il furfante non ha nemmeno pensato di ricomprarlo! 


Un designer tedesco ha trovato la soluzione magica.
http://www.ebay.it/itm/LUCCHETTO-LOCK-PER-BARATTOLO-NUTELLA-200G-ANTIFURTO-ANTILADRO-DIETA-IDEA-REGALO-/191680576083?hash=item2ca10d7a53Ispirato dall'esperienza di uno di quegli amici - che era costantemente derubato del contenitore prezioso - Daniel Schobloch ha inventato un lucchetto. Disponibile con due chiavi, fa furore su Ebay. I primi stock si sono esauriti rapidamente, la sua giovane azienda ne ha prodotto più di mille. Immediatamente venduti. Per tutti i buongustai, la serratura è disponibile per 8,99 euro. 

Niente panico per i distratti: se si perde la chiave, l'acrilico non è un materiale molto forte. L'unica precauzione da prendere è di non rompere il barattolo. 



vedi anche