11 aprile, 2014

Ha giocato la versione hard - Soffra anche lui fino a congelarsi le mani

tetris photo Tetris-011.jpgAlcuni giorni fa vi dissi del tetris e di altri giochi come distrazioni utili alla dieta. Ben diverso è il risultato che oggi vi descrive questo post:

      
Secondo uno studio, il Tetris può rendere violenti come il GTA
           
Ecco uno studio che potrebbe riaprire il dibattito sul legame tra videogiochi e violenza. Dopo aver condotto una serie di test su quasi 600 studenti, due ricercatori dell'Università di Oxford sono giunti alla conclusione che il comportamento aggressivo di un giocatore non è causato dalla violenza di un videogioco.
             
Questa reazione dipende, in realtà, dalla frustrazione dovuta alla difficoltà del gioco che fa perdere le staffe ai drogati dal joystick. 'Candy Crush' o 'GTA', stessa frustrazione. Così ci spiega uno dei due ricercatori, Andrew Przybylski: (scaricare lo studio)
                                 Dr Andrew Przybylski"Qualsiasi giocatore che batta i pugni dopo aver perso una partita sa come si può creare un forte sentimento di rabbia". 
In un esperimento, le cavie sono state divise in due categorie. Mentre alcuni stavano giocando a Tetris in modalità facile, altri si irritavano su una versione del gioco molto più difficile. Ogni soggetto doveva decidere quanto tempo il giocatore successivo doveva tenere le mani in acqua ghiacciata. In media, chi aveva giocato in modalità "hard"-Tetris aggiungeva dieci secondi di sofferenza in più.

09 aprile, 2014

L'ignoranza e la disinformazione. Una cospicua parte del mondo si esprime senza conoscere nulla dell'argomento. Meno si sa e più si pontifica

La stupidità e l'ignoranza sono spesso lo scenario quotidiano: i social network, più spesso, covo di tali fenomeni. Pensate solo qualche istante alla marea di commenti di 'esperti' che intasano anche i siti d'informazione. Il guaio più grosso è che queste intrusioni sono le stesse che partecipano alla formazione del consenso, soprattutto nei momenti più importanti, quali quelli elettorali. 
Il team di scienziati di cui vi parlo oggi suggerisce alcune riflessioni sull'argomento.

     
Meno gli americani sanno dove si trovi l'Ucraina, più vogliono un intervento militare.
            
Lo studio è stato condotto a fine marzo da scienziati politici su un campione di 2.066 americani. A questi è stato chiesto di individuare dove fosse l'Ucraina, su una mappa, e dare il loro parere su un possibile intervento degli Stati Uniti.
             
Solo un intervistato su sei è riuscito ad individuare l'Ucraina, fin qui poco male, la si è immaginata come paese dell'Africa o dell'America del Nord. Soprattutto, i ricercatori hanno trovato una strana correlazione: meno intervistati sapevano dove collocare l'Ucraina, più volevano un intervento militare.

leggi tutto sul Washington Post

08 aprile, 2014

L'alba, la luce del mattino fa dimagrire. Svegliarsi presto, quindi, fa doppiamente bene.

Alzarsi presto per godere di un po' di luce del mattino aiuta a mantenere la linea, secondo un nuovo studio condotto su 54 volontari. 

https://sleepreviewmag.com/uncategorized/morning-rays-keep-pounds/
Niente di più semplice per conservare la linea: basta alzarsi presto per godere delle prime luci del mattino, secondo uno studio pubblicato Mercoledì 2 aprile negli Stati Uniti. 

Questa ricerca, che si è concentrata su un campione limitato di 54 volontari, ha mostrato che la maggior parte di loro pur non facendo più esercizio fisico o non osservando una dieta mostravano un aspetto migliore rispetto agli altri. 
                 
Erano soltanto un po' più esposti alla luce naturale durante la giornata. I risultati di questo studio sono pubblicati sulla rivista PLoS ONE
"Più si è esposti alla luce naturale del giorno, più diminuisce l'indice di massa corporea degli individui. Questo è l'aspetto più importante", 
ha osservato Kathryn Reid, professore di neurologia presso la Scuola di Medicina della Northwestern University Feinberg, co-autrice di questo studio.
            
I partecipanti avevano 30 anni in media. Indossavano un dispositivo da polso che misura l'esposizione alla luce e i cicli sonno-veglia. Hanno anche registrato tutto quello che hanno mangiato durante i sette giorni dello studio. L'esposizione alla luce del mattino ha avuto un'influenza sull'indice di massa corporea (BMI) dei pazienti, indipendentemente dal loro livello di l'attività fisica, dell'apporto calorico, e del tempo di sonno o di età. 
               
Secondo questa ricerca, la luce del mattino è responsabile per il 20% del (BMI). "La luce è l'agente più importante nel regolare il nostro orologio interno che regola il ritmo circadiano (che ha un periodo di circa 24 ore) e che, a sua volta, regola il bilancio energetico", dice Phyllis Zee, un altra co-auteice. 

"La conclusione è che si dovrebbe cercare di vedere più luce tra le 08:00 e mezzogiorno", ha ha aggiunto. Dai 20 ai 30 minuti possono essere sufficienti per un effetto positivo sul BMI, conclude lo studio.

07 aprile, 2014

Siamo in grado di distinguere mille miliardi di odori diversi.


One in a trillion. The vials of smells that volunteers sniffed in the new study were only a tiny sampling of all the possible smells that humans can distinguish. Secondo uno studio, gli esseri umani possono distinguere odori in una quantità di molto superiore a quella che la scienza aveva stabilito finora.
         
Sinora, infatti si pensava che l'uomo riuscisse a distinguere 10.000 odori, mentre oggi uno studio rivela che si è in grado di rilevarne 1.000 miliardi.                  

VosshallNYTPer decenni, la letteratura scientifica ci aveva detto che il naso umano poteva rilevarne solo alcuni, circa 10.000 profumi, ci ricorda Leslie Vosshall, direttrice del Laboratorio di Neurogenetica alla Rockefeller University di New York, co-autrice di questo lavoro pubblicato sulla rivista americana Science.
                  
"Questo è il numero generalmente accettato", ha detto. "Ma la nostra analisi mostra che la capacità umana di distinguere diverse variazioni di odore è molto più estesa di quanto si creda".
                            
Ha detto anche che era sorprendente che la capacità olfattiva umana possa essere stata limitata perché gli altri sensi sono molto più sviluppati.
                                  
Così che se l'occhio può vedere con tre recettori fino a 10 milioni di colori e l'orecchio distinguere 340.000 suoni, con 400 sensori olfattivi, si era pensato che il nostro naso potesse sentire solo 10.000 odori. "Gli scienziati, finora avevano misurato le nostre capacità visive e uditive, mai il nostro potenziale olfattivo", Leslie Vosshall ne è sorpresa.

Per questo studio, i ricercatori hanno sottoposto 26 persone al test di molteplici combinazioni complesse di 128 diversi odori che riguardano erba, agrumi e vari prodotti chimici.
                
"Non volevamo che questi odori fossero facilmente riconoscibili e la maggior parte delle miscele che abbiamo creato erano molto sgradevoli e strane", dice la scienziata. I ricercatori hanno chiesto ai volontari di fare 264 diverse comparazioni tra questi e gli odori noti.
          
Partendo da questi campioni essi hanno estrapolato, per stimare quanti odori potesse distinguere una persona normale, tutte le combinazioni possibili delle 128 molecole di profumo, che è un numero astronomico. Hanno, quindi, stabilito che un soggetto medio era in grado di distinguere almeno 1.000 miliardi odori.

140320-vosshall-odors
Secondo Andreas Keller, della Rockefeller University e autore principale della ricerca, questo numero è quasi certamente sottostimato perché nel mondo reale ci sono molte altre molecole più odorose che si possono combinare in innumerevoli modi.
                  
Lo scienziato ci dice che i nostri antenati usavano molto il loro olfatto. La refrigerazione e lo sviluppo dell'igiene personale, poi, hanno significativamente limitato gli odori nel mondo moderno. "facendo sì che il nostro atteggiamento verso l'odore non sia più così importante quanto l'ascolto e la visione".
                    
Resta però che l'olfatto è strettamente legato al comportamento umano e che lo studio possa far luce su come il nostro cervello elabori le informazioni complesse.

06 aprile, 2014

La fortuna di essere asociale - L'insostenibile pesantezza della mondanità


Mettiamo bene in chiaro una cosa. Non vi amo affatto, non mi piacete e me ne frego se vi piaccia o meno quello...

"Tutto il florilegio di chiacchiere irrilevanti", la fortuna di essere asociale
                     
Questa è una nota dal blog di Laurent Sagalovitsch (foto-link) che farà piacere a tutti coloro che detestano la mondanità e hanno sempre pronta una scusa marcia per sfuggire a una cena. Sagalovitsch ha scritto:
"La scorsa notte, mia moglie era ancora fuori, invitata da uno di quegliamici a partecipare al nonsisacosa di qualche impresa di socializzazione con altri adepti, seguaci della comunicazione di gruppo. Così sono rimasto a casa da solo a chiacchierare con il mio gatto ... "
Questo è il testo di un asociale convinto che ha descritto il suo disagio per le feste dove non si conosce nessuno:
"E' che io non capisco l'interesse di comunicare con una persona che sono quasi certo di non rivedere mai più, di cui non mi interessa sapere l'opinione sulla scomparsa programmata dei servizi postali o il parere sulla qualità dei pasti serviti nel suo ultimo volo transatlantico o ancor meno la posizione tranchant sulla questione ucraina".
Un Asociale che, tuttavia, si mostra seccato se non è più invitato alle cene e confessa il motivo del suo atteggiamento: 
"E' contemporaneamente un misto di timidezza, legato, diciamocelo senza mezzi termini, ad un complesso di superiorità assoluta". 
Se per voi l'argomento è interessante 
Segue su
        
Slate.blog.Sagalovitsch: Du bonheur d’être asocial