15 settembre, 2013

I buoni padri hanno 'i gioielli di famiglia' più piccoli

Piccoli testicoli e mano paterna vanno di pari passo
Gli uomini con piccoli testicoli sono più coinvolti nella gestione della loro prole, secondo gli antropologi americani. Jenny Mascaro ed i colleghi della Emory University di Atlanta hanno misurato il volume dei 'gioielli di famiglia' (con MRI) a 53 partecipanti (accuratamente scelti). Tutte le cavie erano componenti di una coppia con bambino di età compresa tra 1 e 2 anni, figlio biologico (Le madri sono state intervistate separatamente) 

Nel questionario, i ricercatori hanno valutato il coinvolgimento parentale di ognuno: 
cambiano i pannolini del loro bambino?
gli fanno il bagnetto?
li portano dal medico? 
Le cavie sono state sottoposte a una scansione cerebrale, mentre venivano mostrate le immagini del loro bambino.
Risultati del questionario: 
Padri meno dotati dalla natura sono stati più coinvolti con la loro prole. Di fronte alle immagini dei loro figli, hanno mostrato una maggiore attività cerebrale nell'area correlata alla ricompensa. 

Il volume testicolare ed i livelli di testosterone sono inversamente proporzionali ai coinvolgimenti dei genitori, conclude lo studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences (PNAS)
Anche se statisticamente significativo, il rapporto non è strettamente meccanico: alcuni maschi generosamente dotati hanno dimostrato doti di padri attenti. Ma è senza dubbio il frutto di una "scelta personale", secondo lo studio citato dal Medical Daily
La cura per il proprio bambino è probabilmente più difficile quando si è dotati di organi più grandi, ma avere grandi testicoli "non scusa in ogni caso" i padri assenti, sostengono i ricercatori.

Ball size only matters when you're playing catch with your kids, Josh Levs says.
I volumi delle gonadi variano in tutto il mondo, da una parte all'altra. Attributi, questi, che cambiano anche con l'età, dice Abass Alavi, ricercatore statunitense, citato dalla CNN. La loro dimensione aumenta fino alla pubertà, raggiungendo il massimo intorno a 15-20 anni. A 60 anni, si riducono, fino a misurare poco più di un terzo della sua dimensione a 80 anni. L'età di cambiare i pannolini ai pronipoti ... *

14 settembre, 2013

Ha volato molto alto. Voleva andare sulla luna il ranocchio che non sarà mai più un principe azzurro

Il ranocchio che voleva andare sulla Luna 
La conquista dello spazio ha i suoi eroi e le sue vittime. Forse alcuni di voi ricordano 'l'astronauta pipistrello' che si aggrappava al serbatoio della navetta Discovery nel 2009. Qualche giorno fa, la NASA ha vissuto un'altra tragedia. Avvicinandosi troppo in prossimità del lancio di un razzo, una rana ha fatto un passo veramente da gigante per un anfibio. Quel momento è stato immortalato dalla NASA (Mirror).

Venerdì 6 settembre 2013, un Minotaur V razzo vettore della sonda LADEE destinazione Luna. Ma nessuno sapeva che stava per lanciare un passeggero dalle coscette gustosissime (c'è a chi piacciono): La Rana dello spazio. Forse lei voleva ballare con gli dei, ma è finita su una foto ormai storica. 

La presenza di una rana davanti a un razzo al momento del lancio non è poi cosa rarissima come potrebbe sembrare a prima vista. Si deve sapere che, al momento del lancio, ci sono tonnellate di acqua che vengono scaricate per evitare che le fiamme possano danneggiare troppo la base, oltre che per attenuare pressioni sonore inimmaginabili. Così che, intorno alle aree di lancio, l'ambiente è spesso paludoso, oltre che accogliente per i nostri amici anfibi, pieno di zanzare appetitose. 
E' già accaduto che degli uccelli siano stati colpiti da un razzo durante il decollo. Vi risparmio il video relativo, penso non sia il caso. 
Ma tornando alla nostra rana, entra nella storia dell'esplorazione spaziale umana. Questo è un grande risultato per una rana.

13 settembre, 2013

Le servitù militari. Si ricomincia. Tira aria di guerra.

Comunicato stampa a cura di 
Michele Ventricelli
VENTRICELLI: "DICHIARAZIONI MINISTRO MAURO MIOPI E IRRISPETTOSE DEL TERRITORIO. NOI CONTINUAMO LA BATTAGLIA CONTRO LE SERVITU’ MILITARI.
Foto
Michele Ventricelli
Il Consigliere regionale Michele Ventricelli, componente del Comitato Misto paritetico, commenta le dichiarazioni del Ministro Mauro riportate dai giornali: “Le dichiarazioni del Ministro della Difesa Mauro sulle servitù militari in Puglia e in particolare nel Parco dell’alta Murgia, riportano indietro il dibattito sull’uso dei poligoni militari nelle aree protette e segnalano la miopia politica del Ministro difronte alle giuste rivendicazioni delle istituzioni e delle popolazioni di queste aree.  Da anni chiediamo di  liberarci daI vincoli delle servitù militari che sono assolutamente incompatibili con il percorso di  valorizzazione dell’area del Parco dell’Alta Murgia che per altro si è candidato alla carta europea del turismo sostenibile.
Non comprendere tali rivendicazioni equivale a sottrarsi alle responsabilità istituzionali verso questi territori. Aldilà della non condivisione delle dichiarazioni del Ministro, che ci auguriamo non siano riconducibili all’intero Governo,  queste svelano una scarsa conoscenza del territorio nonostante le sue origini pugliesi. Noi continueremo la nostra iniziativa per l’eliminazione delle servitù militari nel Parco chiamando a sostenere questa battaglia tutte le istituzioni e le associazioni  coinvolte confidando nella assoluta legittimità della richiesta”.
Altamura, 13/9/2013
Michele Ventricelli
Consigliere Regionale
Comitato Misto Paritetico Puglia
Vedi anche
  

Attenti alle slogature da grate. Il Passaggio a Nord-Ovest per la cattedrale di Gravina

Le scale per la cattedrale.

   
Ho incontrato questo giovedì mattina Michele Lafronza, mio amico, mentre mi recavo in piazza notar Domenico. Preoccupato, abita da quelle parti, sempre attento alle vicende della città, mi ha mostrato le scale del passaggio da via Marconi a piazza cattedrale e mi ha fatto notare il visibile avvallamento, ìndice, a suo dire, di un possibile collasso della volta portante, certamente fatiscente, che costeggia la discesa per San Michele delle Grotte. 
Mi ha anche detto della pericolosità delle grate in cemento, credo, che lastricano la pavimentazione antistante, sgangherate e molto pericolose non solo per i tacchi femminili.
Con questo, lungi dal creare allarmi o polemiche, mi preme suggerire ai lettori di questo blog di fare attenzione.

p.s. Michele lamentava uno scadente servizio di pulizia. L'ho consolato, campagno di sventura, dicendogli che, secondo la vulgata metropolitana, il servizio sarebbe affidato a persone raccomandate, poco solerti, che, tuttavia assicurerebbero il servizio almeno una volta alla settimana. In zona San Sebastiano almeno ogni due. (autorevoli testimonianze di pubblici ufficiali sono pronte a sottoscriverlo)

12 settembre, 2013

I casi di violenza, numerosi, scuotono le regioni dell'oriente

Un quarto degli uomini in Asia-Pacifico hanno commesso violenza
Un'indagine inedita delle Nazioni Unite rivela che un quarto degli uomini della regione hanno già ammesso di aver commesso uno stupro.

Manifestazione contro le violenze, Djakarta, Indon photo 3474066_6_804e_manifestation-contre-le-viol-a-djakarta-en_402a2f58f36dc533111cb1758927debd.jpgQuasi un quarto degli uomini nella regione Asia-Pacifico hanno già riconosciuto di aver commesso stupro. Questa è la conclusione di una vasta indagine delle Nazioni Unite pubblicata sulla rivista medica britannica The Lancet (vedi in basso).
Su un campione senza precedenti, con più di 10.000 intervistati tra uomini dai 18 ai 49 anni, in condizioni di anonimato. Questo studio conferma che 
"la violenza contro le donne è una dura realtà",
lo dichiara Roberta Clarke, che rappresenta la Nazioni Unite, durante la presentazione dello studio Martedì a Bangkok. 
"Abbiamo bisogno di cambiare la cultura che permette agli uomini di dichiarare di avere il potere e il controllo delle donne", 
in qualità di funzionario responsabile delle questioni femminili per le Nazioni Unite nella regione. 

"Violare una donna" 
La pubblicazione di questo studio in Bangladesh, Cambogia, Cina, Indonesia, Papua Nuova Guinea e dello Sri Lanka, venne presentato a New Delhi quando i quattro presunti stupratori di una studentessa, in dicembre, furono riconosciuti colpevoli di stupro e omicidio. 

http://www.epfweb.org/news/i130/c2/epf-news/gender-based-violence-in-parliamentary-spotlight-as-victim-of-gang-rape-in-delhi-bus-dies
Nello studio, non è stato chiesto direttamente ai 10.000 uomini se avessero commesso violenza ma se avevano "costretto una donna che non fosse la loro moglie o fidanzata a fare sesso" o se avessero avuto rapporti sessuali con una donna troppo ubriaca o drogata per dire se lei fosse consenziente.

Le Nazioni Unite sottolineano le grandi differenze da una zona ad un'altra, con risultati che vanno dal 4,3% al 40,7% in Bangladesh su un'isola in Papuasia_Nuova_Guinea, un paese che registra livelli di violenza i più alti contro le donne del mondo. 

http://archive.indianexpress.com/news/working-women-face-more-domestic-violence-in-india-study/534815/Si tratta circa dell'11%, in media, ad aver commesso almeno uno stupro. La percentuale sale a quasi un quarto (24%), se si include lo stupro della propria compagna, moglie o fidanzata. Anche in questo caso, le differenze sono notevoli: il 13% in Bangladesh e il 59% in Papuasia. 


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The Lancet Global Health articolo
The Lancet Global Health PDF